A 3 km da Greve in chianti e con Montefioralle davanti, immersi tra bellissime strade bianche Lorenzo Correani porta avanti il lavoro del padre e presenta questo vino di annata tra i suoi Chianti Classico che porta l’etichetta a firma paterna, un artista molto quotato. Il piglio del vino è proprio quello dell’etichetta con un tono allegro vivace e pimpante che pare saltar fuori dal bicchiere tra note squillanti floreali, viola, giaggiolo, ribes rosso, lamponi e un tocco di lavanda.
pairing
Montefioralle Chianti Classico 2018
Alessia e Lorenzo Sieni conducono oggi insieme al padre questa realtà famigliare che porta il nome del borgo cui si trova a ridosso. La realtà vinicola è molto antica ma la famiglia Sieni comincia a far sul serio negli anni ’70. Oggi questo Montefioralle Chianti Classico è il frutto culminante del grande lavoro di rimodernamento nel solco della storia ed è degno esempio di grazia e rustica femminilità di Montefioralle, note di lamponi e ribes rosso maturi ma anche spezia e pepatura.
Podere Bucine Chianti Classico 2018
Un’annata di grande equilibrio esprime un chianti classico diretto e immediato da solo cemento con note di frutto scuro maturo e marcato a prevalere su floreale e toni rossi. Visciole, mirtillo e more di rovo miste a tabacco e lavanda aprono un naso scuro e di bella intensità da cui balzano fuori note di macchia e sottobosco nonché pepe nero. Struttura lieve, sorso dal tannino rustico ma brillante che anticipano un carattere forte che si risolve in dolcezza fruttata piacevolissima.
Abbinamenti dolci siciliani e vini passiti, una piccola guida
Se la pasticceria siciliana seduce con la sua ricchezza di forme colori e sapori non si può certo dire che il vino sia da meno! Anche solo restando nei vini dolci ci troviamo di fronte probabilmente della regione italiana con maggior variabilità e differenze nei vini dolci che dai vini passiti propriamente detti arrivano fino ai semisecchi e ai vini liquorosi, fortificati con tante sfumature di dolcezza, ideali per abbinarsi alle mille combinazioni di dolci e torte siciliane. Su Voilà Magazine di Luglio in edicola intervistiamo Rita Busalacchi e diamo alcune risposte su come orientarsi in questo mare di dolcezza che renderà la vostra vacanza siciliana, ma non solo, un’esperienza indimenticabile!
Taittinger Cuvèe Prestige Champagne
Il biglietto da visita della maison è sempre una cuvèe affidabile e freschissima che sottolinea il grande legame della maison con lo chardonnay nonostante il blend sia costituito soprattuto da uve rosse. Ma il tocco dello chef de cave si sente e grazie anche ad un dosaggio equilibrato abbiamo una cuvèe che piacerà a tutti con le sue note floreali dolci di robinia, gelsomino, limone, pompelmo e zenzero.
Joseph Perrier Cuvèe Royale Champagne
Una solida maison di ispirazione familiare che non ha mai perso di vista l’artigianalità e l’eleganza delle sue cuvèe. Questa Cuvèe Royale ha tutto per piacere con una bella nota rossa e nera dovuta al bel pinot nero tra Hautvillers e Damery che si traduce in bocca polposa e succulenta in cui una dose di chardonnay dona freschezza e sensazioni agrumate e floreali piacevolissime.
Nicolas Feuillatte Brut Reserve Champagne
Etichetta affidabile e dal grande rapporto qualità prezzo con un solido blend 40% Pinot Nero, 35% Pinot Meunier, 25% Chardonnay e ben 3 anni di affinamento (un anno di più rispetto al “base” che si trova in GDO). Questa bottiglia ci arriva molto fresca di sboccatura e ha una spiccato nota agrumata a sottolinearne la grande freschezza.
Il cacciucco alla livornese di Paolo Gori
Paolo Gori ci spiega in quali condizioni e come si può abbinare la robusta corposità e aromaticità del Cacciucco alla livornese alla delicata mineralità dello champagne più qualche nota storica su questa antica ricetta della costa toscana. Ricetta che cambia ogni km sulla costa andando da Viareggio a Piombino ma che riserva sempre sorprese e gusto da scoprire… Ecco il video
Sale mare e vino, il territorio di Castiglion della Pescaia dice la sua per questa Estate
Da sempre interprete principale e in gran parte scopritore delle potenzialità enoiche di questo lembo di Toscana, Tenuta la Badiola nel tempo è riuscita a far parlare di sè per tante iniziative capaci di potenziare la vocazione turistica della cittadina Toscana. Ma soprattutto far ricredere sulle potenzialità enoiche di questa zona grazie alla qualità e alla franchezza dei suoi vini.
Da Greve in Chianti, un sangiovese “classico” rosato che va oltre il salasso
Si può affermare che la tradizione chiantigiana del rosè, che comincia ad essere corposa, preveda in gran parte l’uso del salasso con la conseguenza di avere vini molto incisivi e al limite dell’aggressività che li rende amati da una gran parte del pubblico. Ma la duttilità del Sangiovese in zone meno vocate per la potenza e per il grande rosso può dare soddisfazioni se vinificato in rosato lieve e delicato. (altro…)