Squillante e vivace già dal colore mai troppo carico ma freschissimo. Lato technicolor del sangiovese con lampone e fragola sparati e incalzanti già al naso e anche in bocca la festa continua. Ricco profumato intenso, schietto. Certo la mano dell’enologo lavora pulita e sicura ma più di rimessa che di aggiunta, lasciando libero il territorio di tirar fuori calore e speziature senza forzature ed esagerazioni. (altro…)
montepulciano
Terra e Cielo 2006 Fattoria Castellina – Montelupo (FI) 100% Sangiovese
Comanda la mano dell’uomo qui e da Empoli si arriva quasi fino a Montalcino in un attimo. L’attimo in cui la macerazione si allunga e il sangiovese risponde usando la sua dura scorza e regalando al vino un carattere quasi ilcinese con frutta sotto spirito, tabacco kentucky, humus e sottobosco autunnale, un variegato mondo sottile di brume autunnali e pomeriggi di quiete riscaldati da un calore tergano e viscerale. (altro…)
Vin Santo 2003 Bianco dell’Empolese Fattoria di Piazzano
Damo Vino Nobile di Montepulciano Montemercurio 2007
San Lorenzo Ciliegiolo IGT Maremma Toscana Sassotondo 2007
Ad Armando Trebbiano Spoletino IGT Umbria Giampaolo Tabarrini 2008
Poggio ai Chiari Sangiovese IGT Toscana Colle Santa Mustiola 2004
Manaresi Pignoletto Frizzante Colli Bolognesi DOC 2010
La maieutica socratica applicata al terroir | l’enologo, oggi
Aiutare i terroir a far nascere i vini: questo è il ruolo dell’enologo oggi. La maieutica socratica impone domande, instilla dubbi e rafforza nelle convinzioni delle persone e nel fatto che ogni anno la natura è sovrana ma ancora di più lo è il terroir in tutte le sue manifestazioni. Guai a parlarne a caso soprattutto in Italia dove lo si nomina a vanvera ad ogni minimo accenno di mineralità in un vino. Ma laddove i vitigni autoctoni sono padroni e sono avviluppati ai territori di nascita in maniera profonda, è impossibile non sentire la forza delle nostre produzioni più caratteristiche. (altro…)
Symbola : Come si comunica l’ambiente e l’ecologia attraverso la bottiglia, siamo davvero sicuri che l’acino voglia diventare vino?
Preambolo di quel grande evento internazionale che è il seminario estivo Symbola sulla Green Economy, ecco una riunione quasi carbonara (nella sala della contrada di Gracciano a Montepulciano) per discutere di comunicazione del vino “green” e delle sue infinite connotazioni dal biologico al naturale passando per la biodinamica e il “sostenibile”. Tutti termini che afferiscono ad un sentire comune di avere prodotti più legati alla natura e all’ambiente, rispettosi dell’uomo e della vigna. Già ma quale il modo per presentarsi chiari, allineati e convincenti nei confronti dei consumatori? (altro…)