Tappa sempre bella e stimolante quella Montepulciano durante la settimana delle anteprime toscane ed è stato intrigante scoprire tutto quello che si muove in questa apparentemente defilata e tranquilla DOCG toscana. Da sempre il Nobile è la migliore scelta per la bistecca alla fiorentina nel nostro locale e le nostre attenzioni per questa zona sono sempre altissime. L’annata 2017 in assaggio (qui tutte le mie considerazioni) non è stata sempre semplice ma ha regalato qualche bella chicca senza contare alcuni capolavori dalla 2016. Bella anche la presenza di nuovi produttori e giovani in azienda, un segnale bellissimo per il futuro!
montepulciano
I miei assaggi alle #AnteprimeToscana 2019 : Il Nobile di Montepulciano 2016 e Riserve 2015
Non si può mai trascurare il sangiovese e i vini di Montepulciano quando si viene in Toscana perché è uno dei territori più storici e famosi e quello forse più promettente in futuro visto il clima particolare che c’è in questa zona. E con il biennio 2016-2015 sono stati prodotti forse i migliori prodotti mai fatti nella città del Poliziano…
Farnito Vinsanto del Chianti Doc 1999 Carpineto
Dopo qualcosa come 17 anni in caratello, probabilmente il tempo più lungo per un vin santo in commercio adesso, esce il 1999 Vin Santo del Chianti di Carpineto, frutto di un prezioso e certosino assemblaggio di uve malvasia e trebbiano maturate e affinate in caratelli sparsi tra Montalcino, Dudda (Chianti Classico) e Montepulciano, terra importantissima e famosa per la tipologia.
Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 1990 Carpineto
L’annata mito in Toscane e in Italia ci regala un Nobile di Montepulciano Riserva di Carpineto ancora di una dolcezza e freschezza di frutto impressionanti come dimostrano le note di prugna, oliva, mirtillo e lamponi in confettura al naso impreziosito poi da speziatura orientale di sandalo, vetiver e note bellissime di bergamotto e agrumi rossi.
Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2013 Carpineto
Nell’anno del Sassicaia ecco un altro vino che completa la splendida prestazione della Toscana del vino con un brillante 11esimo posto per la Top100 Wine of the Year di Wine Spectator! Una bellissima annata nella città di Montepulciano e il Nobile di Carpineto lo racconta benissimo con questa versione dolce e complessa di Riserva. Note classiche della denominazione a partire da prugna, more mirtilli e olive nere seguite da bella speziatura tra cacao, alloro e tocchi di legno delicato.
Spumante Brut Carpineto
Forse il primo spumante in Toscana prima del grande boom, un martinotti lungo 100 giorni in autoclave che garantisce note raffinate di nocciola e lieviti per uno spumante ottenuto con questo metodo unendole a note agrumate e floreali delicate e intriganti.
Montepeloso Bianco IGT 2016
Un raro blend toscano che sa accorpare i classici vitigni bianchi della tradizione come trebbiano e malvasia insieme ad influenze mediterranee ovvero vermentino e clarette senza cedere alla moda del viogner e sauvignon per addolcire il risultato. Questo bianco di Montepeloso è in linea con le idee di Fabio Chiarellotto sui vini della maremma e risulta piacevolissimo già dal naso ricco di suggestioni sapide saline e di erbe aromatiche tra timo, salvia e un bel floreale con ritorni agrumati.
Eneo 2015 IGT Toscana Montepeloso
Il sogno di Fabio Chiarellotto di creare un grande vino mediterraneo trova compimento proprio in questo Eneo, il vero grand vin aziendale di Montepeloso. Eneo che prende il nome, impegnativo, dal mito greco di Oineùs colui che ospitò Dioniso il quale si invaghì di sua moglie, Altea. Accortosi dell’amore del Dio, Eneo si allontanò permettendo quindi al dio di giacere con sua moglie ma per ricompensa Dioniso gli dono della vite e gli insegnò a produrre il vino.
Gabbro IGT Toscana 2015 Montepeloso
Ecco lapiccola chicca rara e preziosa nel progetto di vino mediterraneo di Fabio Chiarellotto in quel di Suvereto, Val di Cornia con Montepeloso, che tra i suoi vigneti ha trovato spazio per due piccoli lotti per il cabernet. Questo cabernet sauvignon in purezza è l’eccezione che conferma la regola nella produzione di Montepeloso solitamente impostata su vitigni del mediterraneo e non sui bordolesi. Ciononostante su questi suoli particolari e antichi il terroir esprime le note più ammalianti delicate e allo stesso tempo sontuose dell’uva bordolese per eccellenza.
A Quo 2014 IGT Toscana Montepeloso
Un azzeccato blend di uve toscane storiche con un minimo di tocchi mediterranei anche francesi con sangiovese 30%, montepulciano 30%, cabernet 20%, marselan 10%, alicante 10% rappresenta l’ingresso perfetto nella Val di Cornia di Fabio Chiarellotto con Montepeloso. A Quo è il vino di ingresso ma ha già tutti gli elementi per capire la sensibilità dell’azienda per il frutto nitido e distinto di frutta di bosco ciliegie e fragole e soprattutto per la macchia mediterranea, lo spigo toscano, lavanda, alloro, mirto e tocchi speziati giocati in leggerezza. (altro…)