La grande annata e la grande M si incontrano…il risultato è molto 2002 con Montaudon sullo sfondo come si impone per ogni vera grande annata in Champagne. Il vino è tanto carico di colore ed esrratto che pare quasi rosato, dorato con riflessi ambra, naso fragola e ribes rosso pinot nero sugli scudi, pepe e ginepro, arancia rossa, bocca con nerbo ma non eccessivo, ampio e profondo, con il gesso che emerge nel finale agrumato. (altro…)
montaudon
Montaudon Champagne Chardonnay Premiere Cru
Fresco, croccante e immediato come il suo colore giallo paglierino dove il verde va il verso all’azzeccatissima tonalità lime dell’etichetta. Al naso richiama tanto gli agrumi (50% dello Chardonnay viene da Avize, 50% da Grauves) ma anche la frutta tropicale dalla papaya all’ananas. (altro…)
Champagne Collard Picard Dom Picard
Un millesimo non dichiarato 100% chardonnay che mette in mostra grazia e delicatezza e un savoir fair straordinario nel gestire l’uva bianca proviente solo dai vigneti di proprietà a Mesnil e Oger. Non solo mineralità ma tanti agrumi, note tropicali e una ineffabile eleganza che ne fanno uno Champagne perfetto per aperitivo o crostacei dato anche il corpo molto delicato e sottile. (altro…)
Champagne Montaudon Classe “M”
Frutto della selezione esclusiva dei vigneti di proprietà, acquistati a partire dal 1960 e arrivati oggi alla bella cifra di 45 ettari, divisi tra Chardonnay (da Avize e Grauves) e Pinot Noir (da Verzenay, Bouzy, Mareuil) ha il piglio del vino particolare già dal naso stratificato e complesso, notevole assemblaggio di sensazioni agrumate , floreali con gessosità importante e frutta rossa lamponi fragole e anche tamarindo. (altro…)
Bistecca e Champagne: si può fare? Ecco il responso…
La risposta, da libro di testo sommelier, sarebbe ovviamente no…troppa la succulenza della carne perchè la sola componente alcolica (peraltro sempre bassa) dello Champagne possa asciugarla in mancanza di tannino e troppa la differenza di corpo. Però… come spesso accade ci sono diverse considerazioni da fare per esempio il fatto che ci si possa accontentare ed essere felici di un abbinemento in cui la carne abbia il sopravvento e il vino si limiti ad assecondare e accompagnare il boccone senza poter aggiungere molto. Oppure si può considerare il fatto che quanto il boccone di carne comprende una buona percentuale di grasso allora la bollicina e le sensazioni agrumate di alcuni Champagne possano essere esaltate e giungere molto piacevoli. Nel nostro caso, il pubblico si è diviso in maniera quasi omogenea tra la Classe M, etichetta portabandiera dei vigneti di proprietà di Montaudon, e il 2002 deciso forte, di buon corpo e struttura (e anche alcol) che a livello di gusto accompagnava benissimo la carne anche se la sua forte acidità da 2002 risultata in contrasto con note della cottura della carne stessa.
La Classe M invece ha bollicina più lieve e soprattutto più corpo con un’acidità meno marcata e una gamma di sensazioni più morbide.
Buoni anche se molto inferiori, i risultati del Rosè di casa che per un 20% degli avventori era il vero Champagne da Bistecca della situazione… Serata stimolante e piacevole, ovviamente da ripetere finchè non troveremo un abbinamento azzeccato al 100%
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Bruno Paillard Premiere cuvèe sb. Maggio 2011 vs Ottobre 2010
Confronto tra due sboccature diverse di Brut Premiere di Bruno Paillard…a ciascuno il suo! Evoluzione in bottiglia contro freschezza e brio, gusto adulto o giovane…impariamo come scegliere il proprio stadio di maturazione ideale. (altro…)
Champagne Corbon 2002 Avize Grand Cru
Annata straordinaria il 2002 e questo Champagne tutto dal Grand Cru Avize, primo paese della Cotes des Blanc, non fa eccezione alla regola che vede i grandi interpreti della regione di riuscire a presentare prodotti incredibili per spessore e intensità qui molto più al gusto che al naso che appare dimesso e cresce solo con il tempo nel bicchiere. In bocca invece la cremosità e speciale e anche il finale agrumato minerale e con un fruttato incantevole che non stanca mai.
Champagne Montaudon Grand Rosè
Una grande maison solo recentemente acquisita da LVMH ma da tanti anni sulla breccia grazie alle grandi capacità della famiglia Montaudon di sottolineare e accompagnare momenti speciali che spiegano la grande predilezione di Josephine Baker per queste bollicine. E il rosè ne incarna bene l’eleganza e una certe civetteria con una aggiunta corposa e succulenta di Pinot nero dall’Aubois dona a questa cuvèe un carattere caldo e suadente. (altro…)
Podere 414 dalla Maremma a a Vino in Parlamento Hotel Bernini mercoledì 14 Dicembre | God Save The WineChristmas
Dal rugby alla Maremma e al Morellino, Simone Castelli ha sempe lo stesso entusiasmo e la voglia di lottare per un mondo del vino toscano e italiano che sappia rinnovarsi senza rinnegare il proprio passato. Spazio in vigna quindi esclusivo per Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante e Colrino e forse l’unico caso di azienda mono etichetta (ma di una qualità unica e speciale come scoprirete nel sontuoso Hotel Bernini per il Natale targato GSTW) ma tante idee per il futuro come testimoniano i continui progetti legati all’innovazione nel marketing del vino e del territorio. (altro…)
Casavyc da Scansano a Vino in Parlamento Hotel Bernini mercoledì 14 Dicembre | God Save The WineChristmas
La Maremma è certo la zona di frontiera del vino toscano con realtà nuove che provengono spesso da lontano e che portano in questa terra freschezza di idee e voglia di fare. Casavyc si è posta subito all’attenzione non solo per gli ottimi vini di territorio come i due Morellino di Scansano ma anche per un lavoro molto importante sulle varietà del Rodano, Syrah in primis come asseggerete con gusto el sontuoso Hotel Bernini per il Natale targato GSTW. (altro…)