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La Belle Epoque (2002) a Milano, cose d’altri tempi

Alla cena, su questo tavolo quasi sospeso nel vuoto, bellissimo a dire la verità,  non eravamo stati invitati, però la festa con champagne a fiumi (letteralmente, mai visto champagne versato con questo ritmo) non potevamo perdercela.

Piove a Milano come sempre ma dentro l’atmosfera è perfetta (sbirciate le foto), il dress code “black tie, mask and flowers” viene presa sul serio e gli ostiti “selezionatissimi” si adeguano e sfilano Nancy Brilli, Giorgio Pasotti (sì, sta ancora con la Romanoff, c’era pure lei), Valentina CErvi e diversi altri cognomi importanti come La Russa (junior), Mondadori, Monti (sì, l’editore) perchè c’era non solo da degustare in anteprima la cuvèe Belle Epoque ma anche il libro “The art of Vintage” di Electa Mondadori. (altro…)

I colori dei Rosati della finale: Pommery, Goutorbe, Cazanove e Jaquart (per tacere della cotoletta di Filippo Gozzoli )

Non dico che valeva la pena patire per il concorso per stare a cena qui ma sicuramente la cucina e la cotoletta (anzi, ieri medaglione) di Filippo Gozzoli, specie se abbinata a qualche bollicina francese giusta (Lanson e Tsarine), la sua impressione la lasciano eccome. Ma partiamo dal pomeriggio, ovvero dai vini oggetto della finalissima italiana dell’Ambassadeur du Champagne… (altro…)

Marco Anichini a Reims per l’Italia…vice-Ambassadeur pour l’Italie suona poi tanto male?

Anche questa è andata, nel senso che sono riuscito a piazzarmi di nuovo secondo. Però almeno stavolta avevo la scusa di avere di fronte uno dei pià grandi comunicatori dello Champagne in Italia oggi, ovvero Marco Anichini (mano a dirlo toscano pure lui, produttore di vino a Sinalunga) alla quarta finale qui al concorso Ambassadeur du Champagne.

Non l’ennesimo master o concorso all’ultimo bicchiere versato o al dodicesimo riconoscimento floreale nascosto ma un concorso basato sulla comunicazione del vino, innovativa ma anche adatta a chi il vino non lo conosce. (altro…)