Il primo vino di ogni piemontese, ma crediamo anche di ogni italiano, è quasi sempre il Moscato d’Asti per la sua bassa gradazione e grande capacità di seduzione per i suoi incantevoli rimandi floreali e fruttati. Note di gelsomino notturno, gardenia e narciso si fondono con richiami alla vaniglia e alla frutta tropicale per sfociare in una vera e propria nuvola di dolcezza al sorso dove però non stanca mai veramente.
michele chiaro
Roero Arneis le Madri DOCG 2023 Michele Chiarlo
Alberto, direttore commerciale di Michele Chiarlo, racconta in trattoria la storia e l’impegno dell’azienda Michele Chiarlo per la barbera e per i vitigni e terroir piemontesi. La produzione aziendale comprende infatti anche Barolo , Barbaresco e Moscato oltre il cuore nel Nizza con la Barbera e non poteva non riguardare anche l’Arneis, il bianco di casa che nasce come vino di risulta o di consumo veloce per diventare un riferimento tra i bianchi italiani.
Nizza LaCourt Michele Chiarlo Riserva 2020
La barbera è vitigno caparbio e rustico ma se trattato in guanti bianchi sviluppa complessità eleganza e ricercatezza come pochi altri vitigni italiani. Durante la serata dedicata a Michele Chiarlo e la cucina piemontese in trattoria abbiamo esplorato le varie sfumature della Barbera nella Nizza DOCG. Dalle versioni incentrate su frutto e freschezza si arriva ad una Riserva come questa dove le componenti immediate e goderecce affiancano una evoluzione e una complessità speziata cangiante e suadente.