malvasia
La maieutica socratica applicata al terroir | l’enologo, oggi
Aiutare i terroir a far nascere i vini: questo è il ruolo dell’enologo oggi. La maieutica socratica impone domande, instilla dubbi e rafforza nelle convinzioni delle persone e nel fatto che ogni anno la natura è sovrana ma ancora di più lo è il terroir in tutte le sue manifestazioni. Guai a parlarne a caso soprattutto in Italia dove lo si nomina a vanvera ad ogni minimo accenno di mineralità in un vino. Ma laddove i vitigni autoctoni sono padroni e sono avviluppati ai territori di nascita in maniera profonda, è impossibile non sentire la forza delle nostre produzioni più caratteristiche. (altro…)
Ancella di Puglia, cultura del vino millenaria e nuove realtà: video intervista
La Puglia rappresentà una storica realtà produttiva italiana ma solo da poco ha ritrovato una vocazione per la qualità e il vino che cerca di interpretare a fondo un territorio e non solo a sfruttarlo con rese altissime. Scopriamo di più sul progetto Ancella, realtà nuova fatta da giovani che si presenta con convinzione al pubblico di oggi che cerca sempre più territorio e cultura nel bicchiere. (altro…)
Semplicemente Uva: Altro non è il vino se non la luce del sole mescolata con l’umido della vite
Spesso ci si dimentica (volentieri?) di queste parole di Galileo Galilei qualche secolo fa . Siamo tutti presi, qui a Semplicemente Uva a indagare terreni mineralità e insondabili riferimenti ferrosi nei vini che quasi ci scordiamo che per fare il vino ci vuole la luce e qualcuno che la sappia leggere, ascoltare, incantare. Una chiave di lettura che attraversa molti dei vini “cosiddetti” naturali e in particolare i 4 che ho avuto il piacere di raccontare e scoprire insieme al pubblico accorso in sala durante la fiera. (altro…)
Autoctoni del Chianti Classico: Roberto (Mannucci) Droandi ci spiega perchè difenderli
Serata dedicata ad alcune delle decine di varietà di uve storiche del Chianti Classico (qui tutti i video), quel mare magnum solitamente defintito appunto come “autoctoni del Chianti”, non solo ovviamente Sangiovese e Canaiolo ma anche Barsaglina, Foglia Tonda, Pugnitello, Malvasia Nera e molti altri. Vinificazioni separate, fatte con l’idea che la biodiversità vada comunque conservata e che assaggiare questi vini serve per conoscere la storia del nostro terroir, indipendentemente dal fatto che oggi vengano usati o meno nel blend per i vini DOCG. (altro…)
Frascati sugli scudi: ma perchè nessuno vuole il Biologico? Risponde Casale Mattia
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La tradizione a Roma è il Frascati e adesso se ne trovano finalmente di grande respiro. Con Casale Mattia scopriamo però che il “bio” in etichetta in Italia è paradossalmente un problema, mentre altri paesi sono molto avanti e per loro bio non è un tabù.
Selvapiana Vin Santo della Rufina DOC 2003
In anteprima dalla vasca senza etichetta, uscita prevista febbraio 2010!. 5 anni di caratello, grande uva di partenza, freschezza notevole al naso, colore suadente . Olfatto di miele, ginestra, frutta tropicale disidratata, zafferano, mostarda dolce. In bocca è dolce quasi dolcissimo, ma la spalla acida e la temperatura aiutano a farlo sentire mai stancante e sempre sul pezzo.
Di seguito il video: (altro…)
Vin Santo del Chianti Classico Castello di Albola 2000
8 anni di caratello con malvasia e trebbiano, dopo quasi 5 mesi di appassimento (fino a febbraio!). Il risultato è uno dei Vin SAnto più tipici e personali del Chianti con un naso incantevole di albicocche disidratate e marmellata di pesche rifinite con fico secco e mandorle e una bocca quasi secca, nitida e un finale ammandorlato. (altro…)