Misterioso e affascinante, sottile e trasparente eppure energico mutevole e sensibile nei confronti del luogo dove cresce, capace di sprigionare i profumi più arditi e sensuali del mondo del vino ma allo stesso tempo l’uva più complicata al mondo da coltivare e vinificare nel modo migliore: è facile capire come mai il pinot nero abbia un posto così speciale nel cuore di tutti gli appassionati di questa bevanda. E la Toscana poteva forse tirarsi indietro in questa sfida? In edicola su Business People di Settembre trovate una rassegna piuttosto completo sul tema…
lorenzetti
La proposta Biodinamica, dall’Uva al Vino: convegno aperto a tutti a Firenze sabato 25 febbraio dalle 15:30
Si parla di biodinamica e in qualche modo non riesco a resistere ad un certo tipo di inviti…specie se c’è da approfondire il rapporto speciale e controverso che si instaura tra consumatore e vino cosiddetto biodinamico. Sabato prossimo 25 Febbraio ci sarà modo di parlarne durante il Convegno aperto al pubblico a Palazzo Antinori Corsini a Firenze, sede della scuola APAB.
Ecco il programma completo che si propone non solo di trattare di filosofia e ideali ma anche e soprattutto della pratica di questo tipo di viticoltura molto chiaccherato ma anche poco conosciuto nei dettagli: (altro…)
Valpolicella Superiore Ripasso 2006 “Campi Magri” Corte Sant’Alda (Mezzane di sotto)
Una delle poche realtà biodinamiche che abbiano ricevuto premi non da categoria protetta (il titolo di cantina dell’anno per il Gambero Rosso). E proprio la Valpolicella è una zona dove la biodinamica ha molto da dire in mezzo a mostri enologici di opulenza e succosità, qui abbiamo un naso sì pieno e completo ma che in bocca non dimentica di essere soprattutto un vino per la tavola. (altro…)
Cesanese del Piglio la Visciola Priore 2009: meglio biodinamico o tradizionale?
Su Intravino se ne discute da ieri abbastanza vivacemente… Come più volte ripetuto, da biologo non pongo molta fiducia nei vari corni di vacca ripieni di urina sotto i vigneti, mentre come sommelier devo fidarmi e lavorare con quello che ho nel bicchiere, indipendentemente da dove provenga. Ecco che avere a disposizione tre cru analoghi per terreno e clima, con vigneti della stessa età e condotti dalla stessa mano in vigna e in cantina e a tre diversi stadi di applicazione del metodo biodinamico non era un’occasione da mancare. Stiamo parlando di Cesanese del Piglio, sconosciuto purtroppo ai più, ma non è questo il punto, e vediamo perchè. (altro…)
BiologicoDinamico con Michele Lorenzetti, cena didattica venerdì 26 marzo con Riso di PAsqua di Nonna Irene e agnello di Zeri all’issopo!
Cena biodinamica alla scoperta di miti e realtà della viticoltura biodinamica con il dott. Michele Lorenzetti. Avremo due temi, in apertura una (didattica): orizzontale Cesanese del Piglio annata 2009 (tre cru Mozzata,
Vignali, Ju Quartu a diversi stadi di applicazione del metodo biodinamico: 5 anni, 2 anni, senza applicazione) – Priore, Az. Agr. La Visciola. (altro…)