Dal Castello del Trebbio e la Rùfina molto amata da critica e pubblico negli ultimi anni ecco un’altra dimostrazione di come il sangiovese possa beneficiare del passaggio in terracotta. Colore vivido e vitale, profumi ampi di viola, marasca, tabacco, pepe e frutta di sottobosco rossa lamponi e fragole.
leonardo sorrisi
BogginAnfora 2014 da Tenuta di Petrolo nel Valdarno
Con Carlo Nesterini agronomo a Petrolo ecco una dimostrazione di come le lunghe macerazioni possano portare a colori molto fini ed esangui ma con un fascino incredibile quando al palato si rivelano ricchi di struttura, sale e rimandi balsamici. Il sangiovese del vigneto Bòggina, già reso famoso dal Boggina “C” in botte grande, resituisce qui una grazia e una leggerezza fantastici al naso con note di rose, viole, more e mirtilli e poi tocchi balsamici e speziati ben dosati.
Cannonau Le Anfore 2015 Elena Casadei
Dalle tenute di Olianas nella Sardegna nel centro, una riprova di come la terracotta sia provvidenziale in vitigni che tendono alla riduzione come ad esempio il Cannonau.
Syrah Le Anfore 2015 da Suvereto Elena Casadei IGt Toscana
Uno dei vitigni che finora ha dimostrato maggiore affinità con la terracotta è proprio il Syrah (in questo caso coltivato a Suvereto in Maremma) che sconfigge così la sua tendenza a ridursi. L’ossigenazione e la macerazione prolungata (trentadue giorni!) estraggono grande materia ma si rimane leggeri e sospesi con note che fanno davvero molto Rodano in questo caso.
Moscato Le Anfore 2015 di Elena Casadei
Dai vigneti di Suvereto di Casadei, 25 giorni di macerazione in rosso per ottenere un colore seducente e ricchissimo per un vino che esalta il naso con rimandi ai fiori gialli e bianchi e un frutto candito da passito di moscato quasi. Ma in bocca si trasforma quasi dando note ossidative controllatissime, freschezza e sapidità incalzanti che dissetano e rilanciano un sapore e un gusto marino e iodato per tanti tipi di abbinamenti.
Le Anfore di Elena Casadei, esperienze di macerazione e ossidazione a confronto
Pier Paolo Pagni ci racconta come si lavora in Casadei con le anfore, macerazioni e accortezze per ottenere il meglio da questo contenitore che si rivela ideale con vitigni con tendenza alla riduzione come Cannonau e Syrah ma anche con Sangiovese e Moscato si è rivelato utile e soprendente in numerose occasioni.