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Come si dice Castello Banfi in Romanesco? Scopritelo il 21 Novembre a Roma al Porto Fluviale con God Save the Wine!

La novità dell’anno è certamente rappresentata dalla nuova tenuta a Bolgheri che ha già riscosso un prevedibile successo sia con il rosso da Cabernet che con il bianco Pettegola dalla Maremma che ha spopolato l’estate scorsa. Ma ovviamente i vini più importanti vengono sempre da Montalcino dove dal 1975 Castello Banfi è presenza rassicurante e multiforme del paesaggio ilcinese, dove il grande progetto di selezione massale è completo e la gamma si allarga con tanti cloni di Sangiovese espressi al massimo grazie anche ai nuovi tini che uniscono i vantaggi del legno a quelli dell’acciaio. (altro…)

Tre parole per dirlo, in romanesco! God Save The Wine approda al Porto Fluviale a Roma il 21 Novembre, be there!!!

In effetti stavolta vale davvero la pena ovunque voi siate…ci spostiamo di nuovo nella capitale per una serata dedicata al buon bere e alla ricerca di abbinamenti gustosi semplici e “di pancia”. Niente complicazioni e fronzoli, tre parole per descrivere un vino e tanta pratica con la possibilità di bere confrontandosi con i produttori presenti nel classico stile God Save The Wine. Nostro partner d’eccezione stavolta il Porto Fluviale, il locale di tendenza che sta cambiando un intero quartiere e il modo romano di intendere la ristorazione, il tutto il 21 Novembre, segnatevelo! (altro…)

Sicilia e Mortadella, come far funzionare l’abbinamento

Con Settesoli proviamo ad abbinare la fragranza della mortadella con la freschezza e gli aromi mediterranei dei Seligo bianco (chardonnay e grillo) e rosso (Nero d’Avola e Syrah). Abbinamento più che riuscito con pepe, spezie e agrumi a rincorrersi con pistacchio e l’aroma intenso del salume più famoso d’Italia. (altro…)

Pignoletto, Sangiovese di Romagna e Mortadella: scuola di abbinamento

Moma spumante bianco con charmat lungo di Pignoletto e Sangiovese e cabernet rappresentano il meglio che Umberto Cesari dedica ogni anno alla mortadella con cui duellano a colpi di sapidità e freschezza e una note dolce vagamente suggerita con non stona su molte preparazioni dove la Mortadella è regina. (altro…)

L’assemblaggio come atto creativo nella Champagne con Regis Camus e Piper Heidsieck

Come ama dire appunto Regis Camus, chef du cave di Piper Heidsieck, la sfida più stimolante per una Maison è proprio creare ogni anno il proprio Brut Maison di cui non esiste formula o ricetta ma che appunto si basa sulla capacità di leggere il terroir e capire i vini base a primavera per poi aspettare con calma la sboccatura 24 mesi o anche di più dopo. Poi ovviamente la Maison deve anche capire i trend e i bisogni dei consumatori e saper giocare con le proposte e le mode del momento: ma senza la costanza del prodotto si va poco lontano con inventiva e trovate pubblicitarie. (altro…)

I Supertuscans e la rinascita della tradizione nel Chianti Classico

Argomento spinoso e oltremodo foriero di polemiche quello dei Supertuscans che nascono proprio con San Felice nel 1968  e il prototipo del loro Vigorello che oggi è diventato un emblema della sperimentazione e della creatività applicata al grande terroir della Berardenga che ha dimostrato di saper produrre grandi sangiovese ma non solo. Ri-assaggiamo il Vigorello oggi e ripercorriamo la sua storia, istruttiva e illuminante per molti aspetti. (altro…)

Motori, colori e tradizione verdiana: cosa serve oggi per vendere il Lambrusco

Di certo non si può imputare a Cantine Ceci di essere a corto di idee e voglia di metterle in pratica. Dalle bottiglie multicolori per il Dry fino alle varie versione della geniale intuizione di Otello, la cantina ha introdotto elementi sempre nuovi e attuali per far parlare di sè ma soprattutto di una tipologia di vino che andava presentata in maniera diversa agli appassionati che lo davano ormai per scontato. (altro…)

Abbazia di Rosazzo è sognare un vino di territorio, un atto creativo che rompe e crea la tradizione

Tradizione non vuol dire che non esiste creatività, anzi ogni tradizione nasce proprio con un atto creativo e che rompe gli schemi del passato. Un vino va sognato e immaginato (così come un tempo erano un sogno i grandi vini del Friuli come quelli di Livio Felluga) ed è per questo che bevendolo non solo si apprezza il territorio ma anche la creatività e l’idea che è nella testa del produttore. Ogni passo e non solo l’assemblaggio delle uve o la scelta delle tesse richiede creatività. (altro…)

Frascati e Mortadella, freschezza e intensità per due simboli d’Italia

La freschezza e l’intensità del Frascati e la dolce grassezza della mortadella rappresentano due tra i punti più fermi della nostra enogastronomia almeno per quanto riguarda il primo impatto con l’Italia per milioni di turisti ogni anno. (altro…)

Dalla creatività del colore al nuovo verde dell’attenzione all’ambiente, il vino è in movimento

Tra le prime aziende ad avvalersi della consulenza di Giulio Gambelli che condusse per mano Antonella d’Isanto e il marito nell’avventura, non solo sangiovesista, de I Balzini fino all’intuire e mettere in pratica le tendenze legate all’ambiente e al “bio” soprattutto grazie all’ingresso in azienda della figlia Diana, ecco il panorama “creativo” nella ormai storica azienda di Barberino Val d’Elsa. (altro…)