Maggio scorso era il mese deputato al debutto della manifestazione Mamojada Vives dedicata all’anteprima dei vini dell’ultima vendemmia destinati ad arrivare sul mercato nei prossimi mesi e dovevamo essere tutti in Sardegna… Per rimediare allo stop imposto dal Covid, i produttori si sono ingegnati a farci arrivare le bottiglie a casa. Su Intravino sono usciti alcune mie note e punteggi sui vini che mi hanno più colpito ma mi piace integrare quella lista con gli altri assaggi e rimedio in questo spazio. Sono vini di personalità e carattere che rappresentano un bellissimo inizio per programmare le vostre prossime vacanze alla scoperta dell’anima sarda dell’entroterra, magari alternandola ad una bella spiaggia!
grenache
La Sardegna rossa del vino si veste di nuovo, anzi di antico
Non solo cannonau e carignano, ma una tradizione variegata antichissima e primigenia per troppo tempo poco conosciuta. Fortuna che l’avvento di nuovi produttori, nuove consapevolezze e tanta voglia di fare da parte di grandi aziende e piccoli ha portato la Sardegna del vino rosso alla ribalta come non mai prima di ora.
Montepeloso Bianco IGT 2016
Un raro blend toscano che sa accorpare i classici vitigni bianchi della tradizione come trebbiano e malvasia insieme ad influenze mediterranee ovvero vermentino e clarette senza cedere alla moda del viogner e sauvignon per addolcire il risultato. Questo bianco di Montepeloso è in linea con le idee di Fabio Chiarellotto sui vini della maremma e risulta piacevolissimo già dal naso ricco di suggestioni sapide saline e di erbe aromatiche tra timo, salvia e un bel floreale con ritorni agrumati.
Eneo 2015 IGT Toscana Montepeloso
Il sogno di Fabio Chiarellotto di creare un grande vino mediterraneo trova compimento proprio in questo Eneo, il vero grand vin aziendale di Montepeloso. Eneo che prende il nome, impegnativo, dal mito greco di Oineùs colui che ospitò Dioniso il quale si invaghì di sua moglie, Altea. Accortosi dell’amore del Dio, Eneo si allontanò permettendo quindi al dio di giacere con sua moglie ma per ricompensa Dioniso gli dono della vite e gli insegnò a produrre il vino.
Gabbro IGT Toscana 2015 Montepeloso
Ecco lapiccola chicca rara e preziosa nel progetto di vino mediterraneo di Fabio Chiarellotto in quel di Suvereto, Val di Cornia con Montepeloso, che tra i suoi vigneti ha trovato spazio per due piccoli lotti per il cabernet. Questo cabernet sauvignon in purezza è l’eccezione che conferma la regola nella produzione di Montepeloso solitamente impostata su vitigni del mediterraneo e non sui bordolesi. Ciononostante su questi suoli particolari e antichi il terroir esprime le note più ammalianti delicate e allo stesso tempo sontuose dell’uva bordolese per eccellenza.
A Quo 2014 IGT Toscana Montepeloso
Un azzeccato blend di uve toscane storiche con un minimo di tocchi mediterranei anche francesi con sangiovese 30%, montepulciano 30%, cabernet 20%, marselan 10%, alicante 10% rappresenta l’ingresso perfetto nella Val di Cornia di Fabio Chiarellotto con Montepeloso. A Quo è il vino di ingresso ma ha già tutti gli elementi per capire la sensibilità dell’azienda per il frutto nitido e distinto di frutta di bosco ciliegie e fragole e soprattutto per la macchia mediterranea, lo spigo toscano, lavanda, alloro, mirto e tocchi speziati giocati in leggerezza. (altro…)