Annata minore per la Toscana ma in realtà perfetta per un cru di eleganza e potenza sotto controllo come Il Poggio. Forse il primo cru in assoluto del Chianti Classico, deriva da un vigneto meraviglioso sempre baciato dal sole in ogni direzione e nelle amante più fredde riesce laddove molti altri vigneti vanno in difficoltà ovvero a portare a perfetta maturazione il sangiovese nella sua componente tannica più delicata. Questo 2014 è il primo a portare in etichetta la tipologia “Gran Selezione” ed è decisamente un inizio promettente, naso intrigante fine e delicato, tra ciliegia, fragola matura, noce di cola, pepe, lamponi in confettura, bergamotto e fragole.
gran selezione
Tolaini dai supertuscan al Chianti Classico della Berardenga
Una cena informale ma intrigante al Palagio del Four Seasons di Firenze per presentare cosa è Tolaini oggi con Francesco Rosi enologo con la consulenza esterna di Luca d’Attoma, Luca Mittica responsabile commerciale e ovviamente Lia Tolaini mattatrice ispirata della conversazione per capire cosa è l’azienda Tolaini oggi, una realtà importante ma anche emblematica per capire il percorso del Chianti Classico oggi con una profonda riscoperta di terroir e sangiovese dopo la lunga e gloriosa epopea dei Supertuscans.
Venerdi 9 novembre in trattoria va in scena Clemente, Vino e Convivio con Zeffiro Ciuffoletti e le novelle del Chianti Classico Grevepesa
Bibbiano Chianti Classico Riserva Vigna del Capannino 2005
Annata molto particolare in Toscana, piovosa e fresca, molto atipica ma adatta a chi ha il manico e sa lavorare il sangiovese. Naso davvero splendido ricco e fitto di rimandi speziato balsamici e floreali con il frutto molto sottile di frutta di bosco e poi tabacco kentucky, humus autunnale. (altro…)
Bibbiano Chianti Classico Riserva Vigna del Capannino 2008
Una delle ultime annate in commercio per questo sangiovese grosso selezione clonale da Bibbiano che sfodera note umorali boscose e cupe in questa fase con uno svelamento progressivo di frutta di bosco nera tra mirtillo, ribes nero e corredo balsamico tra pepe, alloro, rimo, vetiver e musk.
Bibbiano Chianti Classico Riserva Vigna del Capannino 2007
Annata calda in Toscana e nel Chianti Classico ma dalla quale sono usciti vini notevoli. Questo Capannino al naso è ricco di frutta rossa di bosco lamponi fragole poi vetiver e bergamotto, pepe e alloro a raffrescare.
Bibbiano Chianti Classico Riserva Vigna del Capannino 2006
La grande annata si sente eccome a Castellina in Chianti in casa Marrochesi Marzi con una freschezza al naso che sorprende e conquista tra rimandi di frutta di bosco, amarene e note balsamiche e terrose squillanti.
Bibbiano Rosato “Scappalepre” 2016 IGT Toscana
Appena presentato a Vinitaly, noi lo ce lo siamo gustato in anteprima assoluta nella serata dedicata a Bibbiano in trattoria. Un rosato alla provenzale ma da sangiovese di Castellina, una combinazione piacevolissima di rigore e piacevolezza che nel bicchiere si presenta di un rosato invitante placido e tranquillo come un tramonto di primavera. Note di melograno, rose, fragole di bosco e tocco di cipria, bocca sapida piacevolissima con retrogusto sapido e appena amarognolo, un mix accattivante e di una grande piacevolezza complessiva.
Domani Venerdi 7 aprile Verticale di Vigna del Capannino 2005-2008 Chianti Classico Bibbiano e presentazione nuovo ROSATO!
Domani sera finalmente debutta in anteprima assoluta (che in realtà sarebbe a Vinitaly…) il primo Rosato della storia di Bibbiano (Listrice 2016) e sarà solo l’inizio dell’attesa cena di venerdi 7 aprile dedicata al Vigna del Capannino, ora Gran Selezione ma storica riserva Chianti Classico di Bibbiano, azienda gambelliana che si è sempre distinta per i suoi vini diretti minerali e con un frutto nitido e persistente. Vi aspettiamo domani (venerdi) sera per questa serata speciale con OTTO vini e un menu scelto appositamente da Paolo Gori per esaltare il sangiovese di Castellina in Chianti!
Riserva Ducale Oro Ruffino e Sagrantino 25 Anni di Marco Caprai abbracciati per 4 vendemmie
Ormai classico l’appuntamento con la verticale intrecciata di fine Cookstock a Pontassieve. Quest’anno di fronte la storicità eleganza e continuità della Riserva Ducale Oro da poco diventata Gran Selezione Chianti Classico e dall’altro il vino mito dell’Umbria moderna ovvero il Sagrantino di Marco Caprai. Due modi di leggere e raccontare il territorio passando da due vitigni fortissimamente nostri come Sangiovese e Sagrantino, due vitigni che non potrebbero essere più diversi e che pertanto sono ideali per rappresentare la vasta gamma di emozioni che il vino italiano può suscitare: eleganza, leggerenza, struttura, potenza, freschezza, speziatura, frutto. Ecco i nostri assaggi e le introduzioni da parte dei protagonisti: (altro…)