gori

Riso con il Lampredotto

Piano piano cominciamo a svelare (in realtà sono quasi tutte ricette tradizionalissime) le ricette con le frattaglie che abbiamo utilizzato nella cena con Leonardo Romanelli di venerdì scorso. Cominciamo dalla frattaglia più nota e che più spesso, suo malgrado, si è guadagnata l’onore delle copertine di recente…il lampredotto! (altro…)

Centotrenta Taurasi DOCG Riserva Mastroberardino 1999

Non mi capita spesso di emozionarmi ma questo Taurasi, indipendentemente dalla sua etichetta “storica” rievocativa della fondazione ufficiale dell’azienda Mastroberardino, sa far capire in un mezzo secondo cosa significhi la storia in Irpinia il vino e l’Aglianico. (altro…)

Terredora Fatica Contadina Taurasi DOCG 2001

Annata piena e rotonda la 2001 e importante per la denominazione  e per una delle sue aziende simbolo, Terredora di Walter Berardino. Un vino molto marcato dalle durezze che al naso però lascia spazio alle dolcezze con frutta di bosco matura,confettura di lampone e mirtillo, cassis, ribes rosso e nero, carne cruda, balsamico di lavanda. (altro…)

Terra di Lavoro Fontana Galardi 2007 Roccamonfina

Dal 1994 un vino che ha voluto nascere da sè e che ogni anno rinnova l’incanto di una unione Aglianico Piedirosso necessaria e storica ai piedi del vulcano di Roccamonfina.  E celebra il coraggio e l’intuizione della famiglia Galardi che ci ha creduto fin quasi da subito. (altro…)

Le Grandi annate della Campania Felix del Vino

Un tardivo ma doveroso grazie all’Ais Campania che mi ha voluto per una degustazione impegnativa e affascinante come quella di domenica scorsa con protagonisti i grandi vini della Campania nelle sue annate più rappresentative. Grandi le annate, grandi i vini, e grande il pubblico, interessato e attento. (altro…)

Il Vermentino e la Toscana, terroir, microclimi e stile dalla Maremma fino ai Colli Apuani

Se qualcuno voleva un motivo per essere a fine maggio (26 e 27) ad Alberese al Primo Simposio Internazionale organizzato da Arsia ne ha trovati qualcuno in più domenica di buona mattina a Vinitaly. E anche io non posso negare che ogni volta che mi avvicino a questi vini ho sempre qualche sorpresa e sostanziosa scoperta.
La degustazione parte dal sud della Toscana, in un percorso che va un pò a ritroso di quello che può essere la diffusione del vitigno nei secoli con la zona del Candia come la prima storicamente riconosciuta e via via a scendere verso Pisa, Livorno (straordinario il successo recente del Vermentino di Bolgheri) e infine Grosseto con il Montecucco, la Maremma e le sue coste velocemente colonizzate. Ma c’è una identità di questo vitigno, almeno in Toscana? C’è la capacità di leggere i diversi terroir? E’ vero che Vermentino e Furmint ungherese sono parenti prossimi? Prevale l’enologia o l’uva è libera di esprimersi? Domande cui qualche risposta è stato possibile fornire durante la degustazione grazie ai 6 campioni degustati. (altro…)

Credere nel Chianti Classico: 5 etichette con il Gallo Nero a Villa Calcinaia

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Dal nuovo grande cru Bastignano (che diventerà una Riserva con menzione di “Vigna” con l’annata 2008) ai nuovi “Piegaia” dai vigneti giovani, quando  si presentano al mercato 5 etichette con il Gallo Nero sopra vuol dire che si crede davvero tanto nella Denominazione e che il terroir ha tutte le potenzialità per esprimersi a vari livelli.

Countdown per Vinitaly: l’Umbria di Tuscany & co. Adanti e Barberani dall’aperitivo al dolce

Finisce oggi il countdown per Vinitaly e mi rimane l’ultimo post “utile” prima di gettarmi nel vortice degli assaggi per presentarvi le aziende che troverete se deciderete di passare a trovarmi e far due chiacchere al padiglione 8, settore E5. Vediamo  l’Umbria con 2 sole realtà iche rappresentano la storia antica dell’Umbria, e quindi Orvieto e i Bianchi di Barberani e la nuova Umbria rossa su tutte le ribalte con Adanti e il Sagrantino di Montefalco. (altro…)