Cosa sta succedendo alla nazione che ha insegnato nel corso della storia a tutto il mondo come bere il vino? Come mai d’un tratto sembra che il colpevole di tutte le stragi del sabato sera sia diventata la bevanda di Bacco? L’Italia si sta piegando alle condizioni dell’Europa oppure si tratta di un destino comune dei paesi grandi produttori di vino farsi ogni tanto un grande esame di coscienza? Con il nuovo codice della strada molte risposte le abbiamo avute…Vediamo quali e come reagire, anche scegliendo vini meno impegnativi. (altro…)
gori
Campionato del Mondo Sommelier a Santo Domingo: cronaca dal nostro inviato
E’ cominciato stamani (in realtà 6 ore fa) In gara a Santo Domingo (dove adesso sono le 15:30) l’attesa seconda edizione del Campionato del Mondo WSA WorldWide Sommelier Association. Per l’Italia in gara Ivano Antonini e presente anche Luca Gardini in quando campione europeo in carica (scoprite qui tutti gli altri semifinalisti). Dopo le semifinali scritte e pratiche (trovate le foto online qui), ci sono arrivati i primi aggiornamenti che vi raccontiamo. A cominciare dalle tostissime domande. Fate refresh del browser che staremo collegati fino a notte fonda fino alla proclamazione del vincitore, verso le 3 di notte! (altro…)
Una certa idea del Sangiovese, da Montecucco a God Save The Wine Salustri e le Grotte Rosse
Non solo le idee fanno i grandi vini ma anche e soprattutto, come scoprirete all’Hotel Savoy il 21 Ottobre, la costanza e la caparbietà degli uomini capaci di andare a scoprire il genius loci del Montecucco e risalire alla grande vocazione naturale per il Sangiovese. Leonardo Salustri ha portato dietro la sua idee scienziati, ricercatori e tutta la famiglia pur di ottenere quel grande vino che oggi tutti riconoscono essere il GRotte Rosse. Ma la strada era tutta in salita… (altro…)
Terre da Cabernet: i terroir italiani nella degustazione di San Leonardo, Tasca d’Almerita, Lupicaia e Montevetrano 2005 e 2001
Il Cabernet è stato per 4 grandi aziende italiane la scintilla per farle nascere , ne raccontiamo la storia attraverso i vini e questo vitigno. Oggi cè grande confusione, mode si susseguono ed è difficile dare identità alle proprie aziende. Tanta attenzione alle varietà autoctone oggi ma non ad ogni costo, se l’alloctono legge il territorio allora può essere ambasciatore del territorio meglio di molti altri meno piacevoli. Quattro famiglie, aziende sempre di proprietà e legate al luogo dove nascono. Le ricchezze vanno sudate e il vino ha contribuito a preservare territori che forse si sarebbero perduti nel tempo. Scopriamo come sono da giovani, cosa esaltano dei rispettivi terroir e come evolvono. (altro…)
Terre da Cabernet: Attilio Scienza racconta storia, evoluzione e mercato del Cabernet Sauvignon in Italia
Lo scorso venerdì ho avuto il grandissimo onore di condurre insieme ad Attilio Scienza un incontro seminario sul Cabernet Sauvignon in Italia, atto primo dell’associazione “Terre da Cabernet”. Questa associazione nasce da Tenuta San Leonardo, Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio e Montevetrano a Roma, Palazzo Taverna e con l’intento di dimostare e portare all’attenzione di molti che il successo del Cabernet Sauvignon in Italia come in molti paesi del mondo non dipenda dal varietale in sè ma dalla sua capacità di leggere un territorio. Ecco la relazione introduttiva condotta da Attilio Scienza, in seguito pubblicheremo l’analisi dei vini secondo i loro terroir d’origine. (altro…)
L’idea del cru nel Chianti Classico: Podere il Palazzino (e Black Metal) a God Save The Wine 21 ottobre
La famiglia Sderci ha saputo valorizzare con Podere Il Palazzino il grande terroir di Gaiole in Chianti, nello specifico la rinomata zona di Monti in Chianti con vini che riportano in etichetta semplicemente il nome del podere da cui vengono le uve (sempre e comunque sangiovese) che li compongono. In teoria semplice ma negli scorsi anni nel Chianti Classico pareva un’idea destinata solo a confondere le idee ai consumatori, e invece come scoprirete all’Hotel Savoy durante God Save The Wine, una piccola rivoluzione.
Il vino ha davvero bisogno di nuove idee o solo di nuove persone?
il mondo del vino sta vivendo una fase molto delicata che richiede senza dubbio un grande sforzo di immaginazione e di creatività per trovare la via giusta che ci faccia uscire da una difficile crisi. I tempi del vino sono molto più lenti rispetto a quelli di altri settori merceologici e questo implica che lo sforzo debbano farlo gli attuali attori che hanno l’esperienza e le conoscenze per trovare nuove strade senza perdersi in tentativi infruttuosi. Le nuove persone saranno importanti in una seconda fase per portare avanti e consolidare le scelte che avranno ottenuto più successo.
Come mai il consumo di vino cala nonostante la grande qualità del vigneto Italia?
in realtà quello che potrebbe sembrare un paradosso ha invece una sua logica: man mano che cresce la cultura nel vino – sia tra i produttori sia tra i consumatori – a una maggiore conoscenza corrispondono scelte più ragionate e selettive. In sostanza da una parte i produttori lavorano sempre meglio, non solo perchè applicano tecniche più sofisticate di produzione, ma anche perchè imparano a coltivare in modo più attento all’ambiente e alla salute; dall’altra i consumatori bevono in maniera più consapevole, per soddisfare un bisogno che diventa più culturale che semplicemente edonistico. Si beve quindi senz’altro meglio di prima, ma tendenzialmente meno.
Il vino ha bisogno più di un iPhone o di un PC?
ci sono ancora grandi spazi di crescita per l’uso delle nuove tecnologie nel mondo del vino. Per quanto appaia ormai impensabile il nostro modo di lavorare senza internet, il lavoro del viticoltore è ancora molto legato più alla fase del PC che a quella dell’iPhone, tanto per usare l’esempio iniziale. Nella nostra azienda siamo quindi molto impegnati a modificare la nostra comunicazione utilizzando meglio e in modo più efficace la rete e i suoi strumenti.
Vino e musica: cosa ti immagini di ascoltare davanti ad un tuo bicchiere?
l’unica musica che viene accettata in casa è il black metal, visto che un componente della famiglia produce e suona solo questa musica (ok ve le cercate allora ! ndr).
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L’idea più pazza che hai realizzata per far conoscere il tuo vino…
un’idea veramente pazza l’abbiamo avuta, ma è rimasta solo a livello teorico, quella di produrre un vino per i seguaci del black metal con un’etichetta nera e oro, con un teschio al posto dello stemma di famiglia e un nome che è tutto un programma: Memento. Più pazza di così..
Alessandro Sderci
Soc. Agr. Il Palazzino
di Alessandro e Andrea Sderci soc. sempl.
53013 Monti in Chianti (Gaiole in Chianti) Siena
p.iva – codice fiscale: 00523330520
www.podereilpalazzino.it
tel. 335-5449761 0577-747008 fax 0577 747148
palazzino@podereilpalazzino.it
gino@ginodellaporta.it
Vini in degustazione
La Casina Girasole Toscana IGT 2008
Argenina Chianti Classico DOCG 2007
Grosso Sanese Chianti Classico Riserva DOCG 2006
Cantine Lunae Bosoni: l’idea del vino dagli Etruschi fino a noi, e non solo Vermentino… a God Save The Wine!
Scovare il giusto mezzo tra Toscana e Liguria e saper crescere il Vermentino in un luogo che unisca gli influssi del mare (indispensabili per questo vitigno) e le dolci colline di Luni è stata un’impresa non da poco ma oggi i vini di Diego Bosoni e della sua famiglia sono arrivati a portare l’idea del vino di una delle più antiche zone etrusche del vino fino ai giorni nostri. E se pensate che questa zona sia solo “bianca” allora forse non conoscete i vitigni rossi Pollera Nera e Massareta, e scommetto pensate anche che non esista un Vermentino nero…tempo di ricredersi a God Save The Wine IV all’Hotel Savoy il 21 ottobre (altro…)
L’idea della nobiltà toscana del Vino, Castello di Poppiano Guicciardini a God Save The Wine
La famiglia Guicciardini non ha bisogno di molte presentazioni e in particolare vi basterà incontrare all’Hotel Savoy il 21 Ottobre il conte Ferdinando per capire quanto l’idea del grande vino toscano sia connaturata a questa nobile famiglia della nostra regione. Ecco l’Idea del vino di Firenze dal magnifico Castello di Poppiano ma anche dalla Maremma con il Morellino e la ricerca dell’espressione del territorio usando vini internazionali come nel “Tricorno” (in Maremma) fino al riuscito esperimento con il bianco Viogner, portato dal Rodano e dell’Hermitage nel cuore della Toscana, tante le declinazioni del vino toscano da assaporare. (altro…)
Cecchi Coevo 2007 e il segno dei tempi
Può far discutere o meno, ma quando l’intento di un vino è già dall’inizio quello di stare al passo dei tempi, non ci si può scandalizzare che ogni anno sia diverso e non solo per l’annata, anche come filosofia e impostazione. Parola d’ordine del 2007 è infatti bevibilità freschezza e “più Castellina in Chianti che Maremma” come dice Chiara di Cecchi.
Lavoro, terroir, profumi e bere bene: Vajra e il Barolo a Creavino God Save The Wine il 21 Ottobre
Il Piemonte rappresenta forse l’idea più ardita fine ed elegante insieme del vino italiano ma rappresenta anche il duro lavoro di contadini che credono nella terra e nel valore dei migliori vigneti. Qui la terra è sacra, ogni esposizione, ogni inclinazione e ogni microclima viene esaltato e condotto nel bicchiere con amore incondizionato per il Nebbiolo, il vitigno dei grandi vini Barolo. Milena e Aldo Vajra portano all’Hotel Savoy il 21 Ottobre a God Save The Wine la loro idea della poesia del vino e del lavoro contadino con le loro bottiglie, tra le più suadenti, profumate e ricercate di tutta le Langhe. Senza contare che in terra di grandi rossi, osano creare uno dei migliori vini bianchi italiani da uve riesling tedesche… (altro…)