Praticamente era una prima volta o tante prime volte insieme con Paolo a cucinare in trasferta, l’ingresso a Eataly Torino, un pubblico cui non siamo abituati e un palcoscenico particolare. Meno male che curiosità interesse e partecipazione degli ospiti della serata erano davvero di livello ed è sempre un piacere servire da mangiare a chi viene armato di curiosità e gusto della scoperta gastronomica e non solo. (altro…)
gori
Le proprietà emergenti di un sistema complesso: la formula della cuvèe di Champagne
Dicevamo (su Intravino) che l’Ambassadeur de Champagne è un concorso molto fuori dagli schemi classici cui siamo abituati, e che va affrontato (l’ho imparato solo quest’anno al terzo tentativo) pensando all’obbiettivo comunicativo che vogliamo raggiungere. E se si decide di usare la matematica e di sfruttare la sua proverbiale precisione e chiarezza si possono ottenere risultati interessanti. Ma come ogni volta che tiriamo in ballo la matematica bisogna stare attenti a non spaventare nessuno! (altro…)
L’arte dell’assemblaggio nello Champagne, un esempio in musica
Per spiegare cosa significhi realizzare una cuveè in Champagne e come le sfumature del terroir si possano manifestare in un vino si può ricorrere ad una formula oppure si può anche essere più poetici e nel mio caso durante l’esposizione alla finale italiana del Concorso Ambassadeur de Champagne 2011, ho fatto ricorso ad un esempio musicale. Un esempio capace di far capire come Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier possano suonare in maniera diversa a seconda del terroir e dei cru dove crescono e contribuire a quella armonia unica e particolare delle grandi cuvèe.
Ma anche e soprattutto delle cuvèe che rappresentano l’anima dello Champagne, non necessariamente costosissime e irraggiungibili. (altro…)
L’Ambassadeur de Champagne pour l’Italie c’est moi!
Faccio ancora fatica a crederci ma ce l’ho fatta! E ora Epernay per la finale europea! Un grazie al CIVC per avermi sopportato anche quest’anno e complimenti a Maurizio Zanolla e Andrea de Agostini splendidi secondi posti che sulla Champagne hanno dimostrato di saperne anche più di me… (altro…)
Montebrullo Sangiovese di Romagna Superiore 2007 Costa Archi
Rosso potente e brillante, opera di Gabriele Succi dal vigneto omonino, con naso squillante di marasca fresca che pare voglia uscire dal bicchiere. la punta di alcol è appena avvertibile ma è ben integrata senza sembrare un difetto. Si avvertono note di tamarindo, nocciole e un filo di mandorla, poi tabacco e cannella. (altro…)
Barberani Villa Monticelli Moscato Passito 2007
Da una zona classica e famosa da sempre per i suoi vini dolci come Orvieto ecco uno dei due gioelli dolci di casa Barberani. Meno noto del Calcaia (il muffato di casa) il Villa Monticelli è capace però di vette aromtiche di una suadenza incredibile che lo rendono perfetto da sorseggiarsi al tramonto. (altro…)
Bruton Bianca
Ormai un classico pluripremiato, è sempre un piacere berla per come sviluppa la sua schiuma abbondante nel bicchiere e per come sparge la sua freschezza aranciata e coriandolata dal bicchiere. (altro…)
Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Rita Mulas e il terraforming del Carignano del Sulcis a Portoscuso
Rita Mulas in qualità di direttore tecnico Convegni della Villa Medicea che ogni anno ospita il Convegno ha l’onore di aprire la mattinata e insieme al prof Scalabrelli Università di Pisa ci presenta il Progetto pilota del Polo del Carignano a Portoscuso, un esempio di come la biodinamica possa diventare una parte importante nella bonifica e riqualificazione di un sito degradato da attività industriali minerarie ma non solo. Istruttivo e in parte triste come sempre vedere certi obbrobri ed errori, ma un progetto che ci da un carico di ottimismo per il futuro. (altro…)
Convegno Biodinamica Cerreto Guidi | Lisa Granchi e la Fermentazione vinaria spontanea: quali lieviti costruiscono il terroir?
Tema annoso e dibattuto quello dei lieviti in vinificazione con la grande “moda” dei lieviti autoctoni in risposta ad anni di lieviti selezionati e prefabbricati dall’industria. Ma che cosa si intende davvero per autoctono e come mai non è così facile stabilirlo ce lo ha spiegato Lisa Granchi dell’Università degli studi di Firenze alla Facoltà di Agraria Dipartimento di Biotecnologie Agrarie Sez. Microbiologia. Il tutto a partire dall’acino d’uva e la sua naturale predisposizione a diventare vino fino alle selezioni in cantina che determinano il vero “gusto” di un vino, spesso più di una cantina che di un territorio. Vediamo come. (altro…)
Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Stefano Mancuso e la comunicazione nelle piante
E se sulla terra avessero vinto i vegetali? E se la nostra accezione dispregiativa di “vegetale” dovesse essere completamente ripensata? Stefano Mancuso, direttore LINV Laboratorio internazionale di Neurobiologia Vegetale ha prodotto un intervento illuminante che ha posto la platea davanti a nuovi scenari e ad un modo diverso di guardare al verde che ci circonda.
Non necessariamente un mondo più rassicurante però… (altro…)