Come dice il nome, ecco uno Champagne “Pure”, puro schietto e bianco con note che sfociano nel balsamico con acacia e gelsomino poi tocco di fragola appena matura. Non il blend della seminale Extra Cuvèe de Reserve classica della Maison ma un blend appositamente studiato privilegiando le uve più  mature, cariche ed equilibrato con la solita bella prevalenza di uve rosse. (altro…)
epernay
Beaumont de Crayeres Champagne Grand Rosè
Ennesimo esempio dei prodigi della cooperazione in Champagne questa Beumont de Crayeres che nasce nel 1955 per ora di 5 viticoltori che decidono di fondare questa maison cresciuta fino a 250 conferitori per un totale di 90 ettari tra cui anche pregiate uve Grand Cru. (altro…)
Giorno 4 Ambassadeur du Champagne | il giorno della finale, pronti o no
Dopo 3 giorni di binge drinking di champagne e vin claires, siamo alla fine arrivati alla levataccia definitiva, quella che volenti o nolenti ci ha portato a Epernay nel “ministero” dello Champagne, la sede del CIVC. Che è esattamente come ti aspetti un ministero francese, solenne imponente, efficiente e con i suoi rituali da seguire. Volti seri e preoccupati, la tensione per la prima volta si fa sentire anche se il gruppo ormai è rodato e affiatato, si beve insieme, si soffre insieme, si studia insieme. (altro…)
Giorno 3 Ambassadeur du Champagne | Grandeur e Chardonnay, chiusura en rosée con Moet, Fourny e Ruinart
Continua il nostro piccolo survivor in Champagne…sveglia discreta alle 8:30 e partenza per l’abbazia che diede origine a tutto e pellegrinaggio alla tomba di Dom Pierre Petrus Perignon poi omaggio doveroso all’impero Moet et Chandon da cui tutto passa e tutto si trasforma in stelle. Impensabile la Champagne senza Moet e impensabile non partire di qui per tanti discorsi. Pranzo da re in guanti bianchi e poi pomeriggio a mollo nello Chardonnay di Vertus e finale apoteotico da Ruinart, altro ministero dello Champagne cui è impossibile rimanere indifferenti. (altro…)
L’arte dell’assemblaggio nello Champagne, un esempio in musica
Per spiegare cosa significhi realizzare una cuveè in Champagne e come le sfumature del terroir si possano manifestare in un vino si può ricorrere ad una formula oppure si può anche essere più poetici e nel mio caso durante l’esposizione alla finale italiana del Concorso Ambassadeur de Champagne 2011, ho fatto ricorso ad un esempio musicale. Un esempio capace di far capire come Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier possano suonare in maniera diversa a seconda del terroir e dei cru dove crescono e contribuire a quella armonia unica e particolare delle grandi cuvèe.
Ma anche e soprattutto delle cuvèe che rappresentano l’anima dello Champagne, non necessariamente costosissime e irraggiungibili. (altro…)
L’Ambasciatore dello Champagne 2011 è Toscano: finale il 14 settembre a Milano ma abbiamo già un verdetto…
Non ho doti di preveggenza ma a leggere i nomi dei finalisti che il prossimo 14 settembre a Milano disputeranno la finale del Concorso Ambassadeur du Champagne c’è da inorgoglirsi subito per la nostra terra visto che sia Maurizio Zanolla dell’Accademia dei Palati a Firenze, Andrea de Agostini de Il Convito di Curina a Castelnuovo Berardenga (SI) e il sottoscritto veniamo tutti dalla stessa regione… (altro…)
Ambassadeur du Champagne: il vincitore, la finale e le macchie di Roscrach
Vabbè non è andata. Si potrebbe dire che me le cerco in effetti e che forse me le merito certe legnate però ecco stavolta ci credevo, o almeno credevo di aver trovato un modo nuovo semplice ma profondo per discutere di champagne. Non so se ho infilato qualche castroneria nel presentare i vini della finale, certamente sia Nicola Bonera che Marco Chiesa (che è risultato vincitore) avevano una conoscenza dell’argomento e dei vini maggiore della mia però ecco contavo sul fatto che funzionasse la mia idea, invece no. (altro…)