Da un vigneto piantato nel 1997 il primo acuto degno di nota con un vino integro splendido e carico di note intense che sorprendono visto i ben 13 anni in bottiglia. Rubino vispo e note aromatiche dove prevale il sangiovese con un bellissimo floreale di viola mammola e lavanda, tanto frutto rosso e nero con fragole e ribes rosso e spezia orientaleggiante tra cardamomo e pepe.
enologo
E’ il vino dell’enologo: Andrea Paoletti e il suo “Rancore”
Da un vigneto piantato nel 1997 ecco il “vino dell’enologo” innamorato del suo lavoro e della terra toscana, un vino particolare e affascinante sempre splendido nella sua veste e carico di note intense frutto di un unico vigneto a Grassina, alle porte sud di Firenze verso Greve in Chianti. Un blend azzeccato di sangiovese, merlot e pinot nero a raccontare la vita di Andrea, ex direttore tecnico delle Tenute Antinori e attuale agronomo di Ornellaia ed enologo per tante realtà di pregio toscane ma non solo .
Non serbare Rancore! Le nostre degustazioni 2017 iniziano venerdi 13 con un vino introvabile e meraviglioso
A Castello di Gabbiano arriva la (Gran) Bellezza, un nuovo chef e la sostenibilità Magis
Vinitaly intenso a Castello di Gabbiano con molte novità che portano questa azienda di 160 ettari ancora più nel cuore della Toscana vitivinicola dal piatto al campo passando per le novità della tipologia più elevata di Chianti Classico. Le abbiamo scoperte con Leonardo Romanelli a Verona durante Vinitaly 2014. (altro…)
Federico Giovannetti e l’eleganza della Maremma calda e selvaggia di Rocca di Montemassi
I rossi e il vermentino di Rocca di Montemassi sono una continua sfida con il clima le stagione e il suolo maremmano mai così ricco altrove di minerali (siamo sopra le colline metallifere). Vini asciutti sapidi e dinamici con un rinnovato Astraio da Viogner, un Vermentino che beneficia della grande esperienza della casa madre in Friuli e rossi con influenze francesi e animo toscano che partono dal Monteregio di Massa Marittima fino ad arrivare al sontuoso bordolese che porta il nome dell’azienda. (altro…)
Dal Vulture il Vino che Verrà a God Save The Wine l’Aglianico di Taverna il 24 Gennaio a Obikà Via Tornabuoni a Firenze
Un territorio magico e particolare come quello del vulcano del Vulture in Basilicata non lontano da Matera è esemplare per mostrare tutte le peculiarità del vino italiano e quanto successo possa avere nel mondo. Vini profondi, minerali che traggono dalla potenza del vulcano la loro struttura ma che devono essere domati e resi eleganti da uomini come Pasquale Lunati, nipote del Pasquale fondatore dell’azienda nel 1899, che da sempre crede nelle potenzialità di un territorio che unisce mare, montagna e suggestioni mediterranee. (altro…)
La Franciacorta in Magnum come Vino di mezza Estate a Firenze il 19 Luglio al God Save The Wine con Contadi Castaldi
Tra le aziende più grandi e rappresentative per la qualità franciacortina, Contadi Castaldi ha sempre incarnato lo spirito della delicatezza e suadenza del Satèn, cremoso e floreale ma per l’Estate riservano sorprese anche gli abbinamenti con il Brut e il sempre più stuzzicante Rosè millesimato , tutti vini che scoprirete in formato magnum sulla terrazza dell’Hotel Baglioni a Firenze domani sera 19 Luglio! (altro…)
Castello di Gabbiano e i nuovi vigneti | Gestire il reimpianto con Francesco Caselli a #Vinitaly
138 ettari di cui 25 appunto rinnovati di recente, ecco i vantaggi del corpo unico in agricoltura. Ne parliamo con l’enologo e cerchiamo di capire cosa viene avvantaggiato e cosa reso più accurato da questa gestione a Castello di Gabbiano nel Chianti Classico. (altro…)
San Lorenzo Etna Rosso Girolamo Russo 2008 (video)
BioBacco | perchè ci servono delle regole e perchè il Vino o è bio o non può dirsi Vino
Dopo l’incontro con le centinaia di persone che si sono affacciate sabato scorso, un’ottantina di assaggi e una densa e ispirata Tavola rotonda di 3 ore sul tema, possiamo dire che BioBacco di Studio Umami ha lanciato diversi sassolini nel mare del vino biologico, biodinamico o naturale che dir si voglia. Anzi si possa, perchè la disputa sulle regole è stato il focus di gran parte delle discussioni sia dal vivo che su Twitter dove potete recuperare tutto con l’hashtag #BioBacco. Discussione che ha visto affermare che serve un minimo comune accordo su cosa possa essere definito “vino biologico” ma che debba soltanto il punto di partenza per una grande e più diffusa comunicazione del vino che porti il consumatore a sapere che prodotto scegliere.
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