Ormai un classico a Montalcino la grandezza dei vini di Giulio e Alessia Salvioni che in realtà producono vino “soltanto” dal 1985 in un territorio che ha bruciato le tappe per la grandezza mondiale. Dai suoi 4 ettari curati maniacalmente e con talento, la famiglia Salvioni produce vini raffinati e intriganti dotati di ricchezza e definizione di frutto ma mai eccessivi ed estrattivi.
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Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2011
Il millesimo successivo alla straordinaria consacrazione della 2010 al Marroneto è stato baciato da un sole bellissimo che altrove ha portato note molto marcate e mature ma qui invece si è convertito in eleganza e sottigliezza. Assaggiato oggi in chiusura di un bel confronto del miglior sangiovese degli anni ’10 è splendido, sottile appunto e balsamico, con note di timo e mentuccia, lavanda, amarena, ciliegie e cannella, fragole e rabarbaro, buccia di peperone, bocca ammantata di grazia e levità senza la profondità della 2010 nè la sua lungimiranza ma che da bersi oggi è una festa per il palato.
Castello di Monsanto Chianti Classico Riserva Il Poggio 2014
Annata minore per la Toscana ma in realtà perfetta per un cru di eleganza e potenza sotto controllo come Il Poggio. Forse il primo cru in assoluto del Chianti Classico, deriva da un vigneto meraviglioso sempre baciato dal sole in ogni direzione e nelle amante più fredde riesce laddove molti altri vigneti vanno in difficoltà ovvero a portare a perfetta maturazione il sangiovese nella sua componente tannica più delicata. Questo 2014 è il primo a portare in etichetta la tipologia “Gran Selezione” ed è decisamente un inizio promettente, naso intrigante fine e delicato, tra ciliegia, fragola matura, noce di cola, pepe, lamponi in confettura, bergamotto e fragole.
Pergole Torte 2016 Montevertine
Una bellissima annata a Radda questa 2016 che unisce energia ricchezza ed eleganza come poche altre. Il Pergole 2016 spicca con rosso rubino brillante con velo di cupezza e oscurità maggiore che in altre annate a sottolineare la ricchezza. L’eleganza del naso ben si sposa all’etichetta con la figura femminile 2016 di Alberto Manfredi scelta per quest’annata con il suo frutto molto preciso, una grandissima intensità di amarena, visciole e poi note lievi di legno miste a pepe verde, mirto e tabacco, more e ribes nero.
Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2015
Anteprima golosa di una 2015 che si preannuncia memorabile a Montalcino e per molti la vendemmia migliore di sempre (finora). Vendemmia come sempre settembrina precoce per lo stile aziendale, necessaria per preservare acidità in un contesto dove potenza sole ed energia abbondavano nell’annata. Il profilo è levigato, roccioso, floreale, viola, amarene, ribes rosso lamponi e fragole, intensità cangiante struggente che vira già in parte sul balsamico, menta, alloro, cardamomo, bergamotto.
Grandi Vini, Contrade e polemiche senesi: a Siena non si può bere bene e responsabile (o forse si, aggiornamento)
Una delle principali novità di una iniziativa culturale come Vino & Contrade (ovvero grandi produttori a presentare i propri vini nelle tradizionali cene contradaiole estive a Siena) era proprio il proporre una modalità di consumo consapevole e “slow” in opposizione ai classici “fiaschi di spugnaccio e limoncello al gasolio“. Però la questione, messa così, non è piaciuta al Corriere di Siena e oggi monta la polemica.
Ma davvero servire Montevertine e Caparsa ad una cena in contrada istiga all’alcolismo? (altro…)
Cosa fare per scoraggiare l’abuso di alcol nei giovani: per esempio stasera 5 agosto a Siena nelle contrada dell’Istrice
Molti di voi conoscono Davide Bonucci o almeno lo conoscete come “Brozzi” sul Forum del Gambero Rosso. Questa estate si è dato da fare per una serie di eventi innovativi di degustazione di vino nelle sedi delle contrade. L’argomento nuovo non è “bere vino a Siena” ma l’imparare e sensilizzare a farlo con moderazione e gusto, elementi in genere distanti da alcuni eventi contradaioli più tradizionali. Ben vengano dunque queste iniziative, specie quando sono bene organizzate e i produttori coinvolti sono seri, capaci e con proposte tradizionali e vere: i migliori testimonial che il vino possa vantare di questi tempi.
Vi riporto la lettera di presentazione che Davide ha diffuso, con appuntamento STASERA nella contrada dell’Istrice e al 10 agosto per i rosati nella Contrada della Lupa! (altro…)
Forever young
Scomodiamo gli Alphaville stavolta, o almeno andrebbero scomodati per questa magnum c (Il Sodaccio 1985 di Montevertine) capace di riassumere in sè tutta la grandezza possibile remota e forse non più replicabile di un terroir tra i più grandi al mondo, facendone semplicemente uno dei miei assaggi migliori di sempre. Ma assaggiare degustare ed esaminare alcuni tra i più rappresentativi Chianti Classico 1985 con l’Enoclub di Siena di Davide “Brozzi” Bonucci ha portato molto in luce e aperto molte questioni che forse ancora aspettano di essere risolte. (altro…)