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Una serata Solare sotto le nevi all’Oberwirt di Marlengo, Romantik Hotel

Va bene che la star della serata era il Solare 1999 (sangiovese e malvasia nera da Gaiole) ma l’ospitalità speciale altoatesina e l’incanto dell’Obertwirt (date un’occhiata alle foto, pliz)hanno fatto sì che vino, compagnia ed assaggi si fondessero in una delle serate più rilassanti post festival cui abbia mai partecipato. Visto che siamo blogger chiariamo pure la situazione, trattasi di cena di festival quindi con clienti e fornitori per assaggiare i vini e parlare un pò di come vanno le cose, e ciò significa che ovviamente la cena non l’ho pagata ma ha gentilmente offerto Capannelle, mio fornitore in Osteria per il Chianti Classico e il 50&50. Okay ci siamo levati il pensiero, andiamo con la cena e i vini! (altro…)

L’aglianico e il vulcano, i maiali e il peperone

A dire la verità i suoi (di Berardino, deus ex machina del paradiso Terre di Conca)  di maiali sono in questo momento a “fare sangue nuovo”, ovvero non vengono macellati ma si stanno riproducendo imparentandosi con altri al di fuori dell’allevamento originario per evitare troppa consanguinità. Ci si rivolge allora a macellai di fiducia ma il risultato non cambia a tavola. Il resto lo fa il terroir di RoccaMonfina, antichissimo vulcano ora un parco dalla terra fertile straordinaria che fa nascere ortaggi frutta e ognibendidio, compreso il vino che vanta già realtà qualitativamente grandissime (vedi Spada e Galardi) e altre che faranno parlare di sè. (altro…)

Iddu e la granita, Ritrovo Ingrid (Bergman) a Stromboli

ingridDa sempre i vulcani hanno un posto nel mio cuore ma Stromboli per me vale quasi più del Mauna Kea. Anche perchè sullo Stromboli ci sono salito due volte e sempre a piedi. E ogni volta che passo di qui (poi in fondo dista solo 2 ore da Tropea) non posso non pensare che non esiste posto al mondo posto più memento mori di questo. Dove l’uomo costruisce una vita sospesa tra una eruzioe e quella successiva e assomiglia molto alla vegetazione che spunta qua e là in mezzo alla sciara del fuoco.

E in mezzo a tutto questo, metteteci il ritrovo Ingrid. (altro…)

Il gelato si fa torta in Calabria, ad esempio da Comi (VV)

tartufo_comiSe non sono riuscito a perdere neanche un etto in calabria gran parte della colpa è della Pasticceria Comi, dal 1969 a Vibo Marina. Quasi l’unica rimasta a sfornare ogni ora cornetti e paste dolci ma soprattutto torte gelato meravigliose, da mangiarsi per Ferragosto e non solo. Per esempio vi dicevo della guerra del tartufo che qui hanno risolto  a modo loro. (altro…)

Trattoria La Darsena, Viareggio: via dalla pazza folla e dentro il pesce, con meno di 50 euro

Per me la Versilia è IL mare ma a parte Romano e Lorenzo e pochi altri, non è mai facile, specie di sabato e in altissima stagione, mangiare bene, tranquilli del buon pesce con pochi fronzoli e una carta dei vini con 6 pagine di bollicine ( di cui 3 pagine di champagne…). Grazie all’amico Adolfo Gianecchini invece non lontano dall’Oca Bianca e quindi lontanto dalla Darsena modaiola ecco in via Virgilio questa Trattoria slow. (altro…)

Roberto Franceschini e le cuvèe della Versilia

Dicevo di lui che non è facile essere protagonisti in famiglia e nemmeno essere ristoratori in Versilia. Oggi non ce l’abbiamo fatto ad essere a mangiare da Romano e contiamo di farlo presto, ma abbiamo comunque goduto della sua squisita ospitalità per un aperitivo  (ovviamente a Champagne e ovviamente Philipponant che quest’anno va un casino) e abbiamo potuto scambiarci due chiacchere, compresa una sua topten di cuvèe de prestige del cuore e una panoramica della vita in versilia.

Eccolo nel video, a prestissimo Roberto e grazie ancora! (altro…)

La Leggenda dei Frati racconta che i fratelli Saporito…

Si fa un pò fatica a star dietro a tutti i rimandi che si possono fare sul cognome dei fratelli Saporito, i frati, la badia e la vita appunto di Abbadia Isola, fortuna però che quando vieni a cena qui il tutto si fonde senza soluzione di continuità in una esperienza da vivere e da gustare davvero di livello. Difficile scontornare i piatti e l’atmosfera dal posto e dal luogo, e infatti prima di continuare vi dovete almeno vedere il video dell’ingresso del locale, se così si può dire… (altro…)

Brùton Lilith Birra Ambrata

Da Lucca, anzi San Cassiano di Moriano, ecco un’ambrata che fa suo il luppolo Cascade (orgine nordwest americano) per offrirci una interpretazione toscana della classica birra ambrata da meditazione. In effetti il gusto è importante, pieno e deciso con nota finale amaricante classica da cascade. Però il naso è ricco e sfaccettato, giovanissimo e croccante di lavanda, cuoio, sandalo, miele di castagno, ciliegia. Nel complesso una birra molto ardua da abbinare ma decisamente divertente e appassionante da scoprire. 5,5% alcool, 14# Plato.

Di seguito il video: (altro…)

Da Burde…all’Oca Bianca!

ocaCome minacciato tempo fa ieri sera sono stato a cena con moglie e amici alla mitica Oca Bianca di Viareggio. La scusa ufficiale era quella di salutare Adolfo Giannecchini, sommelier AIS e mio collaboratore sul sito regionale AIS Toscana (così svelo il conflitto di interessi…) e fresco neo direttore del locale ma soprattutto c’era la voglia di fare una bella mangiata di pesce cucinato come si deve e di bere champagne ultra selezionato. Ecco direi che il più grande complimento che posso fare ad Adolfo è quello di avermi
fatto sentire più che a casa, coccolato e accudito in maniera tenera e professionale allo stesso tempo. (A parte la povera Claudia che si ricorderà le sue battute per un pò…). Mi aspettavo un locale ovviamente lussuoso e chic ma come tanti di questi anche un pò di freddezza e invece direi che l’aspetto maggiormente positivo della serata (tra l’altro siamo stati a tavola dalle 20 alla mezzanotte e mezzo!) è stata proprio l’accoglienza e il modo in cui gli ospiti sono trattati. Non so se Adolfo lo prenderà come un complimento ma all’Oca bianca si mangia come ad un ristorante di gran classe ma si sta come in una trattoria di quelle di una volta.
E gran parte del merito di questa sensazione va proprio al cibo che non cede mai al gusto del nuovo e del creativo ad ogni costo ma anzi tiene sempre presente che la gente la sera a tavola vuole soprattutto MANGIARE (lo so sembra una banalità ma non lo è!). E mangiare vuol dire sentire i sapori dei cibi, apprezzare qualche invenzione particolare ma rispettosa degli ingredienti.
Abbiamo scelto il menù degustazione (55 euri) composto da 4 antipasti 2 primi e un secondo poi ovviamente abbiamo rimescolato un pò il tutto per assaggiare quanti più piatti possibili. panzanella mareCome antipasto abbiamo assaggiato una particolarissima panzanella di mare veramente ottima, semplice ma gustosa con sapori forti (cipolla) e tenui (gambero) benissimo amalgamati nel pane e nella salsina che lo accompagnava. cecinaMolto carina anche la mitica cecina (quasi buona come quella di Atos…) presentata in un bel tegamino con sopra filetti di baccalà e una strisciolina di pancetta croccante. Altro antipasto molto apprezzato sono stati i gamberoni con pompelmo rosa serviti tiepidi che erano veramente ben combinati e presentati in maniera molto invitante (lo so le foto sono tutte di piatti già in parte mangiati ma i miei commensali non riuscivano a trattenersi!!!) gambeorno pompelo. Buonissimi erano anche i maltagliati pomodoro e cozze (purtroppo mi manca la foto) e anche i taglierini con i frutti di mare e fiori di zucca. Alle girls presenti sono piaciuti un sacco i pici con fagioli e totani, delicati al gusto ma importanti come struttura in bocca, un misto mare-terra veramente azzeccato. pici oca .

Ma l’applauso più grande della serata va al grandissimo classico del locale ovvero Foie gras con Scampi e aceto balsamico. foie grasDevo dirvi che dopo il post di Kela Blu sul Foie Gras mi ero ripromesso di non mangiarlo MAI più ma ieri sera la tentazione è stata talmente forte che non ce l’ho fatta a resistere: il piatto era incredibilmente ben equilibrato, intenso e delicato allo stesso tempo con lo scampo dolcissimo che trovava nel foie gras struttura e forza che si stemperavano nel balsamico ben dosato. Insomma, un capolavoro!
gallinellaGiusto il tempo di veder passare un trasporto eccezionale con sopra un immenso yacht sotto il ristorante verso la darsena ci siamo ripresi con una gallinella lessata con pomodori patate e zucchine che aveva un sapore di mare così semplice e intenso da lasciarci veramente a bocca piena…Era delicata e con un gusto rosa particolare che ti accarezzava il palato eppure la continuavi a gustare per dei minuti…veramente bravi!
Sul finale di serata Adolfo ci ha poi distrutti con un vassoio di bomboloncini fritti al momento serviti con panna e crema pasticcera ottimi e per niente pesanti (che per mister bomboloncino è un gran complimento!). Caffè ottimo, tostato poco, mediamente amaro, nei profumi di nocciola e frutta candita, degno coronamento di una cena difficilmente dimenticabile…
bomboloncini
Ah cosa dite? cosa abbiamo bevuto? Questo post era troppo lungo già così che ho deciso di fare un articolo apposito…per dedicare ad Armando e alla sua scelta di Champagne il posto che si merita!