Un vitigno che sta diventando il riferimento per il bianco piemontese nonostante la storia di Gavi e la tradizione recente dello chardonnay in questa regione. L’Arneis di Damilano è agrumato sapido scattante e con tracce di note balsamiche davvero incantevoli con una vinificazione in acciaio molto attenta a lasciare vive le caratteristiche del vitigno.
damilano
Barolo Lecinquevigne Docg 2013 Damilano
La storica tradizione dell’assemblaggio per ottenere ogni anno il miglior Barolo rivive nel Lecinquevigne di Damilano che vedono confluire nel blend cinque vigne da quattro diversi comuni langaroli. I vigneti sono il Castellero (Barolo), La Cavourrina (Grinzane Cavour), Ravera (Novello), Bussia (Monforte) e Le Coste (Barolo), tutti cru di importanza notevole che sono in grado di sfornare vini monovigna di spessore e profondità.
Nebbiolo Marghe Langhe Doc 2015
Un classico della tavola piemontese per chi non sa rinunciare al nebbiolo da tutti i giorni e tutti i momenti. Naso che invoglia e allarga da note di rose e incenso a quelle di frutta rossa in confettura e fresca, spezie e pepatura ben dosata che preludono ad un sorso imponente che invece (per fortuna) si risolve in una bocca agile e squillante capace di ben abbinarsi a tanti cibi diversi senza mai sopraffare quello che si ha nel piatto.
Barbera d’Asti Docg 2016 Damilano
La regina degli abbinamenti grassi in Piemonte è sempre e comunque la Barbera con il suo carico di frutta e freschezza che la proietta in un certo campo a giocare incontrastata in tavola. Sono pochi i vini oltre la Barbera d’Asti ad unire così bene ricchezza intensità di profumi di frutta di bosco e spezie ad un sorso piacevolmente acido e ficcante senza le complicazioni del tannino.
Sabato 25 novembre a PRANZO Gran Bollito Piemontese e Barolo Damilano da Burde
Carlo Cracco e gli abbinamenti per Barolo e Chardonnay
Con l’occasione di un pranzo di Damilano per presentare i suoi Cannubi e Langhe Chardonnay da Cracco, Carlo ci racconta come costruisce i piatti in abbinamento per questi vini e soprattutto insiste sul presentarli in un ordine insolito con pasta e pesce al termine del pasto e inizio con i piatti di carni e salse più impegnativi.
Sua Maestà il Barolo: come mai non ha rivali oggi
Per i Toscani appassionati di sangiovese è una dura realtà da digerire ma i risultati di tante aste e del gradimento del pubblico non ammettono molte repliche: se c’è una denominazione che spicca tra le tante meritevoli d’Italia sulle aste e sui mercati dei collezionisti mondiali questa è indiscutibilmente il Barolo. Ma come si è arrivati alla stagione d’oro attuale? Come mai tanta frenesia nell’accaparrarsi vigneti e aziende con offerte milionarie da tutto il mondo su queste colline? Proviamo a scoprirlo insieme su Business People di Gennaio 2017 in edicola ora!
Dolce e pungente Nebbiolo: la nuova giovinezza del nostro vitigno più nobile
Non solo le bollicine, forse il lato più spiazzante e davvero nuovo per questo vitigno, ma anche altre interpretazioni originali o iperclassiciste (vedi il ritorno alle lunghissime macerazioni) hanno reso gli ultimi anni molto interessanti e stimolanti per questo vitigno da sempre associato a vini importati e strutturati. Su Business People di Gennaio cerchiamo di fare una orizzontale di proposte che ne colgano la capacità di leggere il territorio a livello di cru ma anche quello di prestarsi a nuovi utilizzi tutti da scoprire e da godere. (altro…)
Damilano e il Barolo rock il 29 Gennaio all’Hard Rock Cafe Firenze per God Save the Wine!
Nel cuore del Barolo sorge la cantina della famiglia Damilano, praticamente impossibile da non scorgere se si ha la fortuna di passare qualche ora nelle Langhe. Proprio qui cominciò Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, a coltivare e vinificare le uve di proprietà. Giacomo Damilano, genero del fondatore, sviluppò con passione insieme ai figli il lavoro e l’amore per le sue vigne, selezionandole e curandole con abilità e attenzione e migliorando la qualità della vinificazione fino a renderla un “gioiello” da trasmettere con orgoglio ai suoi nipoti che – dal 1997 – sono alla guida dell’Azienda, gestendo le terre dei loro avi. La quarta generazione composta da Paolo, Mario e Guido Damilano ha saputo dare nuovo vigore e impulso all’azienda di famiglia, potenziando e sviluppando i frutti che un territorio così straordinario offre, con uno slancio sempre proiettato anche verso l’innovazione che non si è fermata al vino ma ha coinvolto anche altre eccellenze langarole e piemontesi in generale. (altro…)