In edicola su Business People di Luglio 2019 una interessante disamina di cosa potete aspettarvi da questi due grandiosi millesimi quando arriveranno nei vostri bicchieri. Due annate diverse ma per certi versi simili con l’ovvio vantaggio della 2008 per adesso ma che potrebbe assotigliarsi via via che le 2012 più importanti arrivano sul mercato.
cristal
Ottantacinque anni di amore Italia-Francia con un compleanno da Renoir a Torino
Francia e Italia, e ancora di più la sua vecchia capitale Torino, sono sempre state vicine e quasi contigue per assonanze ma soprattutto sensibilità. Non è forse un caso che alcuni dei sodalizi commerciali e di distribuzione più importanti d’Italia per quanto riguarda lo Champagne sia quello tra Sagna e la Maison Louis Roederer. Non lo di certo che attorno a questo siano negli anni maturati altri importanti accordi come quello con Baron de Ladoucette, con Chateau Trotanoy, il Cognac Delamain e l’Alsazia di Schlumberger. Invece delle candeline, tanti grandi vini e un’ambientazione da favola ovvero la mostra di Renoir al Gam aperte per l’occasione. (altro…)
Cristal 2005 dall’uovo di Fabergè una prima lettura del millesimo in Champagne
Il millesimo 2005 in Champagne non è considerato memorabile, almeno non quanto i 2005 in Borgogna e a Bordeaux ma la presentazione dei vari millesimati di quest’annata ha fatto scoprire degli ottimi prodotti che hanno saputo trarre da un’annata molto “chardonnay” le giuste mineralità e tonalità agrumate e sottili capaci di rendere solari e gustose molte cuvèe. Ma c’è come una nota decadente, matura e appena adombrata di humus che le attraversa tutte e ci fornisce una lettura qualitativa notevole ma non memorabile. Per trarre i bilanci definitivi ovviamente servono i vini più importanti e tra questi come sempre Cristal esce per primo dopo “solo” 7 anni di cui 5 sui lieviti, un vino da sempre destinato a far discutere, figuriamoci in una annata come questa… (altro…)
Cristal 1996 Champagne Louis Roederer
An electric smoky cloud of iodine, spicy citrus, ginger and kumquats, almonds and roasted barley, resin, white pepper, talc invades your nose while a sumptuous yet fresh mouth explores you palate. (altro…)
Cristal 2004 Louis Roederer
Its color is the same as dreams at sunset are made of, golden with amber shades. Then you get caught by the citrus from Avize, the seductive minerality of gypsum, as a continuous dance on tiptoe. A touch of camphor follows whispering, and it envelops you without ever overdoing it. Then talc which brings you back to the scents of your childhood, and a rose like in the garden where you stopped thinking. A touch of lavender, a crisp mirabelle and an innocent juicy peach, like the thread of perfume on the pillow next to yours on the bed the very next day you woke up alone. (altro…)
Louis Roederer Vintage Brut Rosé (Millésimé) 2005
Un riferimento tra i rosè millesimati per Louis Roederer, la grande maison con il più alto rapporto (2/3) tra vigneti di proprietà (ben 214) e quelli in affitto. Si staglia subito con il suo colore scarichissimo al limite dell’ossidato, salmone chiaro. Rivela note di melograno, lampone e ribes ma soprattutto pepe rosa, gesso e pan briosciato, note quasi balsamiche di alloro e menta. (altro…)
Rosa di Luglio, novità conferme e sogni in rosato su Business People in edicola e sul vostro iPhone iPad!
In edicola da oggi su Business People (e da questo mese gratis anche su iPhone iPad) un mio articolo sui rosati per la prossima stagione, non solo moda ormai, ma consapevole scelta di un gusto diverso e più versatile. Più che una lista di consigli, cerchiamo di far riflettere sul potere che i rosati hanno, simbolico o reale poco importa, di farci vedere ogni situazione da un punto di vista, diverso, alternativo e spesso anche più piacevole.
Di certo, meno tradizionale, chiuso e conformista di prima: che di bisogno di “vedere in rosa” le cose se ne sente sempre più la necessità… (altro…)
Enogenio 2009: “che di dolcezza i sensi lega”
Non c’è bisogno di scomodare il Petrarca per ricordare la bellissima degustazione alle Terme del Tettuccio di Montecatini (qui tutte le foto) però uscire dalla sala con ancora nei sensi la straordinaria aromaticità e incanto di Yquem 2003 che quasi riassumeva in sè metà dei vini appena assaggiati e trovarsi davanti questa scritta è stato un momento davvero emozionante. Poi la musica, il pianoforte, la tranquillità di un pomeriggio di sabato toscano termale…come rinascere in pratica con sensi nuovi.
Qualche vino da brivido, quasi niente al di sotto delle attese, tante sensazioni e momenti da fissare il prima possibile. Ecco le mie note:
Salon 1996, Dom Perignon Oenoteque 1995 e Cristal Rosè 2000: non siamo certo nati per soffrire
Continua la crescita qualitativa delle degustazioni Ais Toscana con il grandissimo ritorno di Enogenio a Montecatini, con un parterre di vini da far tremare i polsi…Non bastassero i nomi da 90 nel titolo che ve ne pare di Valentini, Le Macchiole Messorio, Gaja Sorì San Lorenzo, Amarone dal Forno? E un finale con Chateau d’Yquem 2003 ce lo vogliamo negare?