E’ tornato sul mercato da qualche anno, affiancando il rarissimo e prezioso Ornellaia Bianco, il Poggio alle Gazze, amatissimo bianco della costa Toscana uscito per la prima volta negli anni ’90. L’interpretazione della costa in bianco non è certo facile visto il clima e il caldo soprattutto degli ultimi anni ma la grande bravura in vigna e in cantina di Olga Fusari ha permesso nella 2021 un grandioso equilibrio.
cinghiale
Montecristo Igt Toscana 2016 Bulichella
Il vino più importante di Bulichella è proprio Montecristo che prende il nome dall’isola che si può intravedere dalla Val di Cornia in giornate limpide. Nasce da Cabernet, Merlot, Petit Verdot guidate in cantina da Luca d’Attoma. Dopo qualche anno in bottiglia (questa 2016 è uscita due anni fa) sviluppa un bouquet straordinario e potente, sfaccettato e di roboante frutto che con il passare dei minuti pare stendersi e rilassarsi. (altro…)
Nubio 2019 Petricci e del Pianta Cabernet Sauvignon
Un Cabernet di spessore e impatto questo Nubio di Petricci e del Pianta, tanto balsamico e frutto di sottobosco fresco e che mette golosità di berlo. Ingresso di impatto e struttura , resa più fine da rimandi balsamici di alloro ed eucalipto . (altro…)
Le Serre nuove dell’Ornellaia Bolgheri DOC 2020 Tenuta dell’Ornellaia
Opulenza e stile rigoroso, Le Serre Nuove è progredito molto negli ultimi anni assumendo un rango molto più alto del classico “second vin” della Tenuta. Con il grand vin Ornellaia oggi più elegante e sfumato, Le Serre Nuove diviene l’alfiere della ricchezza sbandierata e salina di Bolgheri tra rimandi fruttati e corposi di more di rovo, mirtilli, cassis, floreale di viola e un cangiante sottofondo speziato e tostato di una complessità invitante.
Petra 2019 Igt Toscana
Petra , grand Vin dell’omonima tenuta a Suvereto, Val di Cornia, sfrutta l’Annata grande e grandiosa nei fatti con una intensità aromatica prorompente, frutto fresco mirtillo ribes nero, oliva, viola candita e rosa marocchina , al contempo note scure di musk, carrube , mallo di noce e macchia mediterranea spalmata su legno nobile di scatola di sigaro (legno di cedro).
Bakkanali Rosa Igt Toscana 2022
Ecco un vino rosa dalle caratteristiche modernissime e incredibilmente centrato sulle richieste del mercato. Sebastian Nasello e Ugo Fabbri hanno realizzato sull’Amiata con Bakkanali il sogno di ogni sommelier ovvero un vino capace di abbinarsi e rilanciare i gusti e persistente fra loro molto disparate. Nel nostro caso si è rivelato ottimo su polenta e fegatelli ma in tutte le occasioni dove serva persistenza, freschezza, intensità, dolcezza soave, questo rosa si rivela un vino perfetto e incredibile abbinamento. Nel video Sebastian ci racconta come nasce un vino rosa sull’Amiata e come è possibile lavorare enfatizzando le caratteristiche del terrore di montagna.
Ornellaia 2014 Bolgheri Superiore DOC “L’Essenza”
Annata considerata minore ma perfetta per esprimere un’idea di Ornellaia più rarefatta ed essenziale ma sempre affascinante, la 2014 ha tutto per affascinare chi lo stappa in questo momento. Naso straordinario con intensità speziata molto evidente, bordolese nella struttura con rimandi di sandalo, vetiver, verbena su un tappeto di sottobosco elegante e dimesso tra more di rovo, amarene, cassis. Imponente la parte di macchia mediterranea perchè il frutto è meno roboante del solito quindi si esaltano componenti altrimenti meno in primo piano. Il risultato al sorso soprattutto è di una profondità e una eleganza purissima, capace di far capire il fascino del terroir bolgherese in tutte le sue sfaccettature e finezze, compreso un tannino fitto e morbido che rinnova le sensazioni balsamiche ad ogni sorso. In abbinamento meglio su cacciagione da piuma che cinghiale o preparazioni eccessive viste il corpo esile e sfumato ed è anche un grande vino da chiacchera e da divertenti confronti con altre grandi zone da cabernet mondiali.
Venerdi 17 marzo Ornellaia e Cinghiale!
Torna la serata dedicata al principe dei vini di Bolgheri con il piatto più impegnativo della cucina toscana preparato da Paolo Gori, il cinghiale in dolce e forte! Ma non sarà l’unico abbinamento goloso della serata…
Roccapesta Morellino di Scansano DOCG 2020
Costantemente tra le aziende più premiate del territorio, ha nel suo vino di ingresso una dichiarazione chiara di intenti ovvero eleganza e raffinatezza unite al carattere dolce e vivace del sangiovese vista mare. In questo Roccapesta 2020 il sangiovese e il ciligiolo galoppano bene accanto con rimandi di frutto rosso, rosa, viole e un’idea di balsamico appena accennata ma bella intrigante.
Bakkanali Rosso Igt Toscana
Tra le novità più eclatanti degli scorsi mesi in Toscana c’è sicuramente il progetto Bakkanali ovvero la viticoltura di montagna del sangiovese e non solo. Nel corso della serata in trattoria abbiamo avuto Ugo Fabbri a raccontarci la storia del suo progetto insieme a Sebastian Nasello. Ci racconta di come a 600 metri sul livello del mare, esposti ad ovest, in una piccola località di Seggiano chiamata Poggioferro, hanno trovato il campo base con 3,6 Ha di Sangiovese e 0,9 Ha di Cabernet, suddivisi in 3 parcelle sulla base della geologia del suolo. Ugo e Sebastian ricordano nitidamente quali furono le prime parole che ci siamo detti il giorno che inciamparono in questa vigna: “Non ci credo sembra di essere nel Clos de Bèze!”. Avevano davanti un tappeto di rocce carbonatiche e calcari, appoggiate su una marna color caffè latte che s’intravedeva fra lo scheletro superficiale del terreno. Di seguito trovate il video del racconto e la degustazione del vino bandiera ovvero il Rosso Bakkanali.