Schietto diretto e immediato il dolcetto nella tradizione popolare e storica piemontese ma non mancano le varianti con struttura e intensità maggiori del solito. Questa proposta di Mirafiore si pone a metà tra la beva scanzonata tutto frutto scuro cassis e amarene e il dolcetto più strutturato e intenso di altre denominazioni.
chianti classico
Verrazzano Chianti Classico Riserva 2016
Silvia Cappellini presenta la Riserva della famiglia in quel di Verrazzano, cantina storica molto legata alla tradizione dove i Cappellini operano con successo e tanto investimento umano, in vigna e in cantina. Questa riserva ha eleganza e potenza e gode della magica annata 2016 che le regala soprattutto un sorso ricco e sontuoso ricco di tannini setosi che pungono senza ferire mai.
Villa Calcinaia Vin Santo del Chianti Classico 2011
Lorenzo Mazzotta di Villa Calcinaia racconta la nascita di questo raro e prezioso vin santo dai toni scuri dovuti alla presenza particolare di canaiolo (15%) insieme a malvasia (15%) e trebbiano (70%, versione rosa) per oltre 170 gr/lt di zucchero. L’acidità e un velo di tannino del canaiolo aiuta l’incantesimo al naso ma soprattutto in bocca dove i profumi di prugne, farina di castagno, confettura di rosa canina, carrube, fico nero maturo, mallo di noce e liquirizia, cacao, torrefazione, ebanisteria e sagrestia.
Viticcio Chianti Classico Gran Selezione 2016 Prunaio
Daniele Innocenti agronomo di Viticcio racconta di questo ex supertuscan convertitosi alla via del Chianti Classico. Il Prunaio edizione 2016 rinasce come Gran Selezione dopo un anno e mezzo tra tonneau e barrique in parte nuovi, rivela intensità baldanzosa di sangiovese che dalla viola e amarena e pesca sciroppata vira verso l’arancio candito, la lavanda, timo, mallo di noce, carrube, il ginepro e note dolci di cannella e cacao sudamericano misto a pepe molto presente per concludersi con un tono di eucalipto intrigante.
Terre di Melazzano Chianti Classico Gran Selezione 2015
Chiara Falciani presenta la Gran Selezione di famiglia praticamente alla sua apparizione. Siamo davanti a Montefioralle come collocazione, esattamente a metà della famosa Via Chiantigiana che collega Firenze e Siena su una superficie di 40 ettari di cui 22 coltivati a vigneto specializzato e 3 ad oliveto.
Montefioralle Vin Santo del Chianti Classico 2016
Classicissimo per costruzione e riferimenti, malvasia e trebbiano in caratello e appassimento di grande respiro, sfodera note di canditi di albicocca, arancio e mandarino con lievi tocchi tropicaleggianti che lasciano presto il campo a note più laccate e smaltate.
Podere Campriano Chianti Classico Riserva 2018
Elena Lapini, terza generazione di viticoltori a Campriano, racconta la realtà di famiglia che lavora in biologico con vari vigneti nel Chianti Classico ma cuore pulsante a Montefioralle e soprattutto questo vino 100% sangiovese da un vigneto che sorge dove un tempo c’era un bosco, pare ereditarne fresco e toni fruttati di sottobosco appunto tra more di rovo, ribes rosso e fragoline di bosco su tappeto di muschio e humus leggero.
Villa Calcinaia Vigna Bastignani Chianti Classico Gran Selezione 2016
Sebastiano Capponi presenta il vino selezione da uno dei podere più antichi acquistati dalla famiglia e il più alto di quelli piantati a sangiovese. Bastignani delle Gran Selezioni di casa è l’epitome di Montefioralle perché giace su terreno molto sassoso e dotato di un microclima speciale , un climat alla francese con soprasuolo sopra roccia madre di alberese di solo 30-40 cm.
Le Palaie Chianti Classico 2018
Solo 5mila bottiglie di produzione totale famigliare per un’azienda giovanissima che imbottiglia da pochissimi anni ma con molta convinzione e passione. Questo Chianti Classico nasce da uve coltivate su terreni esposti nord-sud con suoli argillosi, ricchi di pietra alberese e da un blend intrigante di 80% sangiovese grosso, 10% merlot e 10% cabernet sauvignon vinificati in cemento e poi barrique non del tutto nuove.
Venerdi 26 novembre Piemonte vs Toscana , Barolo vs Chianti Classico!
Torna la sfida tra il rosso toscano e quello piemontese, tra sangiovese e nebbiolo (e dolcetto…) in una lotta all’ultimo bicchiere che appassiona, ogni anno con vini più particolari. Stavolta di scena un celebrato cru di Barolo come il Paiagallo nella versione succulenta di Mirafiore e i Chianti Classico di Colombaio di Cencio che da Gaiole anno dopo anno stanno scalando le classifiche di gradimento del gallo nero. Ad aprire le danze un grande Vermouth di Torino al suo debutto. E in tavola ci sarà un menu a tutto classici…