cena

La cacciagione nella cucina di Burde

Ammettiamo subito che non siamo così assidui nella cucina di caccia nelle proposte di ogni giorni in trattoria ma ci piace e la rispettiamo e cerchiamo di onorarla ogni volta possibile nelle nostre serate di degustazione. La serata Amarone Brunello con protagonisti le cantine Aldrighetti e Col d’Orcia con il suo nuovo Cru in anteprima è stata l’occasione per rievocare la consueta sfida tra il principe veronese e il grande vino toscano, un classico delle nostre serate di gusto e piacere ma anche per cimentarci in cucina speziata e ricca di spunti per l’ abbinamento.

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Brunello Montalcino Nastagio 2013 Col d’Orcia

Il cru Nastagio di Col d’Orcia è appena nato e ha già fatto parlare di sé imponendosi come un Brunello di nuova concezione ma di classica austerità . Uve molto ricche e intense richiedono un anno di barrique non nuove cui seguono due anni di botte grande per forgiarne il carattare e far emergere un territorio particolare ricco di intensità e grazia.

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Maso Warth Lagrein 2018 Moser Vigneti delle Dolomiti IGT

Uno dei vitigni più particolari e ricercati del Trentino e Alto Adige in una versione giovanissima appena lanciato sul mercato . Questo Lagrein figlia di un’annata molto interessante è scuro, speziato accattivante oscuro ma solare carnoso ed energico. Le uve sono coltivate sui terreni collinari della tenuta Maso Villa Warth e offrono un bel mix di acidità e intensità aromatica.

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Bolgheri Rosso DOC Tenuta Meraviglia 2016

Prima annata per il rosso di Tenuta Meraviglia e subito uno squillo e l’idea dell’impronta del vino rosso fresco importante e ricco al naso ma dotato di beva agile e spigliata. Lamponi e ribes rosso, refoli balsamici, alloro e mirto e tocco di marasca preludono ad un bel sorso che ha un impatto molto più lieve di quanto il naso faccia presagire.

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Maso Warth Riesling 2017 Moser Vigneti delle Dolomiti IGT

Tra le uve più complicate da gestire per avere risultati di eleganza e complessità simili alla Mosella, al Rheingau o all’Alsazia, in Trentino ha alcune zone dove si trova a suo agio. Questo 2015 dal Maso Warth ha bella acidità, dolcezza e un discreto estratto. Note di albicocca, zenzero, tocchi di miele e l’inizio di note idrocarburiche tipiche dell’evoluzione del vitigno. Sorso piacevole con struttura notevole in grado di reggere molte preparazioni di carni bianche.

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Moser Brut Nature 2012 Trentodoc

Cominciano ad esserci molte prove della grandezza della 2012 in Europa per le bollicine e non fa eccezione questo ultima uscita per Moser. Un millesimato Trentodoc da sole uve chardonnay provenienti da vigneti a pergola tra Maso Warth (casa Moser), anfiteatro di vigneti posto ad un altitudine di 350 metri di quota che si affaccia sul comune di Trento, e uve dalle Val di Cembra, con una altitudine che va dai 500 fino ai 650 metri.

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Rosato di Bolgheri 2017 Tenuta Meraviglia

I rosati sono la moda del momento ma a Bolgheri sono anche storia…Se qualche decennio fa era il sangiovese l’uva utilizzata oggi lo sono i vitigni del Rodano e bordolesi con una guadagno in termini di tenuta e succulenza. Tenuta Meraviglia ne fa una versione intrigante dal rosa intenso e deciso che ricorda i rosati di Lirac e Tavel a partire da syrah con saldo di merlot.

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