Ammettiamo subito che non siamo così assidui nella cucina di caccia nelle proposte di ogni giorni in trattoria ma ci piace e la rispettiamo e cerchiamo di onorarla ogni volta possibile nelle nostre serate di degustazione. La serata Amarone Brunello con protagonisti le cantine Aldrighetti e Col d’Orcia con il suo nuovo Cru in anteprima è stata l’occasione per rievocare la consueta sfida tra il principe veronese e il grande vino toscano, un classico delle nostre serate di gusto e piacere ma anche per cimentarci in cucina speziata e ricca di spunti per l’ abbinamento.
cena
Brunello Montalcino Nastagio 2013 Col d’Orcia
Il cru Nastagio di Col d’Orcia è appena nato e ha già fatto parlare di sé imponendosi come un Brunello di nuova concezione ma di classica austerità . Uve molto ricche e intense richiedono un anno di barrique non nuove cui seguono due anni di botte grande per forgiarne il carattare e far emergere un territorio particolare ricco di intensità e grazia.
SVB Sauvignon Blanc Umbria IGT 2018 Tenuta Le Corgne
Il vino principe della scommessa di Andrea Formilli Fendi in Umbria è proprio il sauvignon blanc e la espressione più pure e ricche del Sancerre in Loira. Con questo 2018 si può registrare il primo piccolo capolavoro di terroir e cantina con un vino energico aromatico che balza fuori dal bicchiere ma con i suoi tratti sapidi e balsamici ancora prima che con le sue note di bosso e rametto di pomodoro. Emergono bene anice e menta poi erbe aromatiche, frutta bianca, la dolcezza di una pesca saturnina e florale ricco di sambuco e gelsomino notturno.
Tenuta Le Corgne Rosso Umbria IGT 2015
Un rosso targato 2015 , un rosso d’ingresso alla Tenuta che però sfodera una gioventù e un ritmo notevoli e ricchi. Naso importane di frutta di bosco, rose, viola, tabacco, fragole e pepe nero con tratti di caramello e balsamico in cui sangivoese e merlot e pinot nero duettano bene che sono l’apripista di una bocca sorprendete per freschezza.
Tenuta Le Corgne Rosato Umbria IGT 2018
La moda del momento non poteva non essere tenuta in considerazione e in effetti l’espressione di sangiovese pinot nero e merlot a queste altitudini (si arriva con i vigneti quasi a 700 mt) fa molto per evidenziare le loro note più leggere e fresche.
Maso Warth Lagrein 2018 Moser Vigneti delle Dolomiti IGT
Uno dei vitigni più particolari e ricercati del Trentino e Alto Adige in una versione giovanissima appena lanciato sul mercato . Questo Lagrein figlia di un’annata molto interessante è scuro, speziato accattivante oscuro ma solare carnoso ed energico. Le uve sono coltivate sui terreni collinari della tenuta Maso Villa Warth e offrono un bel mix di acidità e intensità aromatica.
Bolgheri Rosso DOC Tenuta Meraviglia 2016
Prima annata per il rosso di Tenuta Meraviglia e subito uno squillo e l’idea dell’impronta del vino rosso fresco importante e ricco al naso ma dotato di beva agile e spigliata. Lamponi e ribes rosso, refoli balsamici, alloro e mirto e tocco di marasca preludono ad un bel sorso che ha un impatto molto più lieve di quanto il naso faccia presagire.
Maso Warth Riesling 2017 Moser Vigneti delle Dolomiti IGT
Tra le uve più complicate da gestire per avere risultati di eleganza e complessità simili alla Mosella, al Rheingau o all’Alsazia, in Trentino ha alcune zone dove si trova a suo agio. Questo 2015 dal Maso Warth ha bella acidità, dolcezza e un discreto estratto. Note di albicocca, zenzero, tocchi di miele e l’inizio di note idrocarburiche tipiche dell’evoluzione del vitigno. Sorso piacevole con struttura notevole in grado di reggere molte preparazioni di carni bianche.
Moser Brut Nature 2012 Trentodoc
Cominciano ad esserci molte prove della grandezza della 2012 in Europa per le bollicine e non fa eccezione questo ultima uscita per Moser. Un millesimato Trentodoc da sole uve chardonnay provenienti da vigneti a pergola tra Maso Warth (casa Moser), anfiteatro di vigneti posto ad un altitudine di 350 metri di quota che si affaccia sul comune di Trento, e uve dalle Val di Cembra, con una altitudine che va dai 500 fino ai 650 metri.
Rosato di Bolgheri 2017 Tenuta Meraviglia
I rosati sono la moda del momento ma a Bolgheri sono anche storia…Se qualche decennio fa era il sangiovese l’uva utilizzata oggi lo sono i vitigni del Rodano e bordolesi con una guadagno in termini di tenuta e succulenza. Tenuta Meraviglia ne fa una versione intrigante dal rosa intenso e deciso che ricorda i rosati di Lirac e Tavel a partire da syrah con saldo di merlot.