Da un climat a nord del paese di Pommard ecco un vino molto particolare perché nasce (caso più unico che raro) da una esposizione sud-ovest (invece che la classica est di tutta la Borgogna) e da un terreno molto ripido impervio con pochissima argilla (massimo 40cm su ciottoli e calcare). Aggiungeteci una discreta ventosità e la sapienza di chi lo coltiva ed ecco un vino mai banale che scopre un lato di Pommard piacevole anche da giovane (complice anche l’annata).
castagne
Cuvèe de la Combe Chartron et Trebuchet Chardonnay Bourgogne 2019
Un grande negòce di Borgogna del gruppo Grand Chais de France raccoglie in questa cuvèe ambiziosa uve chardonnay di Bourgogne da un territorio molto vasto ma soprattutto incentrato dai due comuni di Chassagne e Puligny quindi è ovvio che in questa “cuvèe” i risultati di soddisfazione siano particolarmente alti.
Chassagne Montrachet 1er cru Les Embazèe Chartron et Trebuchet 2017
Da sempre la patria degli chardonnay più assolati e sapidi, Chassagne Montrachet lo ribadisce con questa annata particolare di un cru tra i più meridionali del suo territorio, un vigneto ripido di terra rossa e ciottoli, ideale per imprimere carattere ai vini. Note di arancio candito e lieve tropicale mango e ananas, poi vaniglia, pepe e croccantino, ginestra, pesca in confettura e arancio, gesso e sale misto a iodio.
Domaine du Bois de L’Oise Morgon AOC 2020
Spazio e onore al gamay e al Beaujolais che finalmente oggi pare essersi scrollato di dosso l’immagine ingombrante e nociva del “nouveau” degli anni 80 e 90. Oggi questo vitigno in zone di elezione come Morgon dà luogo a vini intensi e pimpanti con note selvatiche di more di rovo, visciole, floreali rossi e carnosi, piccantezza aromatica di pepe nero, spezia.
Cremànt de Bourgogne Extra Brut 2018 Chartron et Trebuchet
Ecco un metodo classico dalla piacevolezza immediata per via di un un dosaggio particolare fatto solo per l’Italia (ovvero particolarmente ridotto quasi zero ). Il naso racconta di agrumato ben definito e leggero floreale misto a noccioline e lieviti mentre il sorso svela uno chardonnay incalzante e piacevolissimo con anice, menta, croccantezza, piacevolmente sapido e profondo con lunghezza e saporosità intrigante, quasi al livello di molti champagne di ingresso ma alla metà del prezzo.
Sabato 6 Novembre La Borgogna torna in Trattoria!
Torna un appuntamento che non ci facciamo mai mancare… Oltre al venerdi 5 novembre sera (già soldout da mesi) andiamo in tavola anche sabato 6 novembre con l’evento speciale Borgogna Mon Amour. Oggi si sa che con pinot nero e chardonnay non è facile bere bene a prezzi interessanti ma non continuiamo a provarci… Ecco a voi una serata (o una pranzo) che rievoca piatti e sapori di Beaune e dintorni con 5 vini che non dimenticherete e un menu speciale alla francese del nostro Paolo Gori.
Chianti Classico Fonterutoli 2016 Marchesi Mazzei
Un classico dei Chianti Classico come stile e impostazione che dai ruggenti anni 90 e 2000 con legno e speziatura importante ha saputo cambiare stile senza mai tradire la sua eleganza e personalità. Oggi ha il consueto bellissimo colore rubino e un frutto nitido e squillante di ciliegia e ribes rosso misto a lamponi e viola per poi spuntare su tabacco dolce e alloro ma è in bocca che si avverte davvero il cambio di ritmo.
Concerto IGT Toscana 2015 Marchesi Mazzei
Un ritorno di un caro amico, vino di punta che ha fatto la gloria del vino toscano quando nessuno credeva alla sua longevità classe ed eleganza. Nel 1981 nacque con intuizione di Giulio Gambelli unendo sangiovese e cabernet sullo stile del Tignanello di Antinori e da allora fino al 1994 ha raccolto allori premi e contribuito a definire il ruolo della Toscane tra i fine wine mondiali.
Mix 36 Igt Toscana 2015 Marchesi Mazzei
Il vino più cerebrale, complesso e immaginifico che Marchesi Mazzei (e forse qualsiasi azienda toscana di vino in genere) mai abbia mai concepito è proprio questo folle e bellissimo assemblaggio di 36 diversi biotipi di Sangiovese compiantata in un unico vigneto sperimentale.
Chianti Classico Castello di Fonterutoli Magnum 2010
Un’annata diventata già mito per gli appassionati di vino toscano la 2010 che qui si allarga e abbraccia a dismisura il palato con una versione magnum di applausi per il Chianti Classico Castello di Fonterutoli, il “Grand vin” aziendale dove confluiscono le migliori uve aziendali dal 1995, anno in cui venne interrotta la produzione del mitico Concerto.