L’esatto punto di demarcazione tra la piacevolezza e freschezza di beva di un Valpolicella con la complessità di un Amarone, un vino cui la tecnica dona profumi e intensità senza sovrastarne il carattere. Il Ripasso 2016 di Aldrighetti in Valpolicella sfodera un naso molto ricco e invitante di visciole, spezzatura tra pepe e rabarbaro, note di pepe e menta per poi confluire in un sorso dolce e piccante senza eccessi di struttura.
cacciagione
Rosso di Montalcino 2016 in Magnum Col d’Orcia
La classe e la purezza del sangiovese di Montalcino in una annata di grazia come la 2016 si esaltano in questa magnum di rosso che mette in evidenza i caratteri agrumati e freschi del sangiovese con una spaziatura leggera che integra il frutto in maniera entusiasmante.
Recioto della Valpolicella DOCG 2016 Classico Aldrighetti
Il vino principe e storico della Valpolicella è sempre una bella prova per le cantine che lo producono e Aldrighetti con Mattia alla direzione decide di optare per una vendemmia a Settembre, manualmente con selezione dei migliori grappoli da persone qualificate cui seguono 4 mesi di appassimento e vinificazione in serbatoio di acciaio per 15-20 giorni con temperatura controllata per poi proseguire con un affinamento in vasche di acciaio per circa un’ anno e almeno 6 mesi di bottiglia.
Brunello Montalcino 2014 Col d’Orcia
Annata particolare ma che ha finito per mettere in evidenza la bravura dei produttori ilcinesi che hanno fornito una prova di “grace under pressure” come definito dal Consorzio stesso. Pioggia e durata grande del tempo di maturazione hanno caratterizzato la vendemmia ma sul versante di Col d’Orcia, quello che guarda a sud, ma la riduzione del numero di bottiglie ha finito con l’esaltare il femminile e il dolce del vino con una resa stupenda in bottiglia.
La cacciagione nella cucina di Burde
Ammettiamo subito che non siamo così assidui nella cucina di caccia nelle proposte di ogni giorni in trattoria ma ci piace e la rispettiamo e cerchiamo di onorarla ogni volta possibile nelle nostre serate di degustazione. La serata Amarone Brunello con protagonisti le cantine Aldrighetti e Col d’Orcia con il suo nuovo Cru in anteprima è stata l’occasione per rievocare la consueta sfida tra il principe veronese e il grande vino toscano, un classico delle nostre serate di gusto e piacere ma anche per cimentarci in cucina speziata e ricca di spunti per l’ abbinamento.
Brunello Montalcino Nastagio 2013 Col d’Orcia
Il cru Nastagio di Col d’Orcia è appena nato e ha già fatto parlare di sé imponendosi come un Brunello di nuova concezione ma di classica austerità . Uve molto ricche e intense richiedono un anno di barrique non nuove cui seguono due anni di botte grande per forgiarne il carattare e far emergere un territorio particolare ricco di intensità e grazia.
Total White: il Lume di Luigi Taglienti e le sue “tavole”
Forse lo chef più in forma del momento, non poteva mancare in un numero speciale di Business People dedicato al “bianco” e alla luce un momento di incontro con Luigi Taglienti e il suo Lume che è stato capace in brevissimo tempo di ritagliarsi uno spazio importante nella scena della ristorazione milanese. Il suo locale è uno sfolgorante bianco accecante, un Lume che fa splendere una ex periferia dimessa di Milano e una struttura post industriale dedicata alla ceramica che rinasce come ristorante di classe assoluta.
Profumi di Lamole, Lepre e Cinghiale con Paolo Socci e Chianti Classico di Fattoria di Lamole venerdi 16 gennaio
Una serata speciale con la partecipazione di Paolo Socci e la sua tenuta nel Chianti Classico, Fattoria di Lamole, una verticale del Vigna Grospoli Gran Selezione e soprattutto una visione di insieme dei suoi vini per capire uno dei terroir più straordinari del mondo, le terrazze di Lamole! Il tutto in una cena spettacolare da Burde con menu di Paolo Gori e tanti vini da provare a tavola… (altro…)
Ricetta del civiero di selvaggina
Serata complessa e ricca di spunti con la cecina di origine pisana in apertura (con annessa storia legata alla sconfitta della Meloria) e con un ampio uso di farina di castagne che è perfetta per combinarsi grazie alla sua granulometria spessa con il sugo di anatra. Ma grande protagonista era senza dubbio il civiero di selvaggina, piatto sopravvissuto ai banchetti medioevali e giunto fino a noi. (altro…)
La Caccia a tavola, l’Artusi e le ricette di Paolo Gori, e chi dice che la cacciagione è pesante?
Un menu (qui tutte le foto) che poteva spaventare i meno audaci ma se Artusi dedicava così tante pagine e ricette alla cacciagione un motivo ci sarà pur stato e oggi per goderne appieno senza appesantirsi basta seguire qualche piccola nota di alleggerimento e si riesce ad arrivare a fine di una cena senza pesantezze. Mercoledì scorso per l’Artusi Week a Firenze in un ideale gemellaggio con la Romagna presente Federcaccia Toscana Raffaele Mannelli, responsabile Qualificazione e valorizzazione del sistema distributivo e turistico della Regione Toscana che insieme a Leonardo Romanelli hanno condotto gli ospiti in un percorso tra ricette e cultura gastronomica della nostra regione. (altro…)