Terrazzo di Villa Bardini, Claudio Calussi ci racconta Banfi e dell’impegno per il Sangiovese, spesso accusato di essere sempre e solo di facciata mentre in realtà molti fatti dicono che hanno ragione. Il Belnero e il Poggio alle Mura ci raccontano storie diverse di una stessa realtà ilcinese sempre da riscoprire. (altro…)
cabernet
Brunello di Montalcino Stella di Campalto 2005 Podere San Giuseppe
Esempio eclatante di terroir che annulla il vitigno nel senso di Fregoni? Naso unico al mondo ovvero lavanda irisi e viola e fiori secchi misti a frutta sotto spirito con sensazioni di anice finocchio e qualche spezia esotica come cardamomo, sottofondo di tabacco e liquirizia: quadro solo possibile a montalcino e con il sangiovese. (altro…)
Tutti gli assaggi di MareDiVino a Livorno: il grande laboratorio della Costa Toscana
Prima edizione coraggiosa per MareDivino ma già di grande respiro e a tuttoggi l’unica occasione per abbracciare tutti i vini della costa livornese da Bolgheri fino all’Elba con Val di Cornia e Bibbona di contorno. Zona multiforme e variegata dove la fanno da padrone gli internazionali Cabernet Merlot e Syrah tra i rossi con presenza sempre più grande però di Sangiovese (specie in Val di Cornia) e dominio del Vermentino tra i bianchi. Unica zona del Granducato con grande presenza di vini dolci, aleatico su tutti e non solo dall’Elba. Organizzazione e servizio Fisar, assolutamente inappuntabile e grande location nella Fortezza Vecchia al porto, fresca, ben raggiungibile e fascinosa di sera. (altro…)
Le difese Tenuta San Guido IGT Toscana 2008
Vino d’ingresso a San Guido, cabernet in prevalenza su sangiovese, un supertuscan al contrario d’altri tempi. NAso quasi esclusivo “cab” con cassis, mora, mirtillo, pepe leggero, floreale rosso. (altro…)
Sassicaia Tenuta San Guido Bolgheri DOC Sassicaia 2006
Una di quelle annate che ti riconciliano con il Sass (se mai uno se ne era allontanato) e che speri di trovare per farne capire la grandezza mediterraniea. (altro…)
Rosso di Montefalco Arnaldo Caprai DOC 2007
Il vino di tutti i giorni o quasi, di un colore ipnotico e pieno, un naso dove la florealità del sangiovese (70%) viene fuori e si mescola alla carnosità del merlot (15%) e la pungente e risoluta presenza del sagrantino (altro 15%). Un vino dal naso composito e interessante ma che è incredibile in bocca per piacevolezza e capacità di dissetare. (altro…)
Il Rum e Pera dei Recioto della Valpolicella, David Sterza
Prendete un vino come il Pagoda, ammesso che lo abbiate mai assaggiato ed è difficile (manco 3 barrique all’anno). Syrah Merlot e Cabernet della Valpolicella (orrore !) passiti, 2 anni di rovere nuovo americano. La ricetta per una bomba da 17 gradi, una sfida e quasi uno scherzo enologico direte, ma nel suo voler essere quasi una caricatura mette in evidenza una prima cosa banale ovvero di quanto merlot e syrah ci sia in moltissimi Amarone non confessi e secondo che l’appassimento è un’arma a doppio taglio. Oppure a doppio godimento. (altro…)
Il panel di Burde da Wine Spectator: almeno su Diadema la pensiamo allo stesso modo!
Complimenti al panel di degustatori di Burde ritrovatisi in una quasi famosa orizzontale di SuperTuscan alla cieca lo scorso Aprile. Vi ricordate cos’era successo? (altro…)
Il Terroir dal Cabernet: Gravello Librandi Val di Neto IGT 2005: la Calabria in un bicchiere
Non dico che ogni anno vengo quaggiù per assaggiare una bottiglia però ecco quando capita non riesco a resistere. Meglio di tanti pseudo Cirò già abbondatemente tagliati con il Cabernet o il Syrah (cioè prima che venga cambiato il disciplinare, alla ilcinese per intenderci) il Gravello ha sempre avuto una personalità impressionante, un costo iperaccessibile e un fascino tutto suo. (altro…)