burde

Gabriele Mazzeschi Canaiolo IGT Toscana 2019 Anfora

L’antica varietà toscana migliorativa o complementare del sangiovese (per colore e profondità di frutto), viene interpretata da Gabriele Mazzeschi in anfora ad esaltarne il lato sbarazzino e semplice di beva. Il passaggio in anfora non ne acuisce le rotondità ma lo rende un rosso da bersi anche fresco che rende giustizia al canaiolo con profumi di fragola di bosco e ribes rosso, mela rossa e ciliegia con tocchi di tabacco, sandalo e amarene.

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La storia di Burde in video

Zio Giuliano guarda nella videocamera e comincia il suo racconto “La storia di Burde comincia con Burde e non può essere altrimenti” e prosegue per minuti a rievocare la sua vita, quella di nostro babbo Mario sempre sul viale dei ricordi vivissimi di una vita in Trattoria a Peretola. “Burde è la mia casa, la mia famiglia” prosegue Andrea e poi la considerazione di Paolo Gori che siamo “la prima generazione che non abita in trattoria ma che continua a viverla“. Quasi quindici minuti di approfondimento ed emozioni con il cuore in mano che Oscar Covini ha filmato la scorsa estate per il suo nuovo videoprogetto Tuscany Story.  Siamo davvero riconoscenti, fieri e orgogliosi del filmato che Oscar ci ha voluto dedicare per inaugurare questo canale dove potremo vedere altri racconti toscani di famiglia, luoghi, persone, locali, accadimenti.

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Giacomo Baraldo il Bossolo Toscana Sangiovese 2016

L’esperienza internazionale di Giacomo Baraldo si traduce in un grande lavoro di territorio sul sangiovese nella sua San Casciano dei Bagni. La 2016 è perfetta per esaltare la materia e il frutto del vitigno insieme alla freschezza e piacevolezza del millesimo. Porpora e ricco, ciliegia, amarena, lavanda, speziatura naturale del sangiovese, tabacco e frutto maturo in confettura come fragola .

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Gabriele Mazzeschi Vermentino IGT Toscana 2019 Anfora

Gabriele è enologo e sperimentatore nella sua Val di Chiana e il vermentino è un oggetto sempre meno raro anche nell’entroterra toscano dove però non ha potenza e intensità che raggiunge sulla costa. Ecco che l’anfora diviene contenitori interessante e utile per irrobustirlo allungandone la permanenza su bucce ed estrazione senza toccarne acidità e finezza.

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Giacomo Baraldo “18.5k” Pinot Noir New Zealand 2018

Dall’esperienza di Giacomo Baraldo in Waipara (isola sud della Nuova Zelanda) nasce questo Pinot nero territoriale grintoso e dolcissimo all’esordio nel bicchiere. Note di frutta di bosco rossa e nera cangianti e intriganti che rapiscono immediatamente insieme a felci sottobosco e foglie autunnali sempre punteggiato di spaziatura dolce e ricca.

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Elena Casadei Trebbiano Igt Toscana 2019 Le Anfore

L’antica varietà bianca toscana per eccellenza, il trebbiano, viene continuamente e progressivamente riscoperta da molti vignaioli e aziende in cerca del grande vino bianco toscano. Oltre a nuove giaciture e luoghi di impianto migliori per i vigneti si studiano i migliori metodi di vinificazione e dopo la stagione della barrique che non ha lasciato grandi ricordi ecco che è l’anfora ad essere oggetto di attenzioni, per lo meno da parte di Elena Casadei e del suo gruppo di lavoro.

Questo Trebbiano coltivato nella fresca Rufina passa 120 giorni a contatto con le bucce prima di finire il suo percorso in anfora per altri 4 mesi. Il risultato è dorato ma non ossidato, ricco di note gialle di fiore di campo e ginestra, pesca succosa , mela annurca e cotogna, tocchi di miele e zafferano e frutta candita. Al sorso si rivela spigliato con tocchi di opulenza senza mai sfociare nella noia o pesantezza, anzi unendo in maniera notevole il carico di frutto con una spina acido sapida ben conservata dal passaggio in anfora. Ottimo su Crostino ai fegatini ed erba porcellana di Paolo Gori.

Giacomo Baraldo “l’Affacciatoio” Vino Bianco 2018

Il lavoro in Borgogna sullo chardonnay permette a Giacomo Baraldo nella sua San Casciano dei Bagni di affrontare la delicata sfida del bianco più famoso del mondo. Lo fa in punta di piedi ma con eleganza e decisione usando metodi ossidativi in legno sempre bilanciati dalle fecce a proteggere dagli eccessi. La maturazione graduale del vino in legno rilascia note fruttate e floreale delicati ma intriganti e persistenti, sfumature agrumate e tanta sapidità al palato mista a note fumèe.

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Giacomo Baraldo il Pergola” 2018 Toscana Bianco (grechetto Macerato)

Il grechetto altrimenti detto “pulcinculo” rappresenta una straordinaria varietà bianca del centro Italia e da ogni anno vita a straordinari bianchi e vin santi. La sua buccia e la capacità di appassirsi senza essere rovinata da muffe viene sfruttata da Giacomo in due sensi: da una parte con una macerazione stile Carso per estrarre note aromatiche e intensità di gusto e dall’altra facendo attaccare i grappoli dalla muffa nobile.

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Venerdi 25 settembre l’Anfora, il vino e la Guancia al Gin di Paolo Gori in trattoria!

Il prossimo venerdi spazio al tema del momento ovvero il connubbio “Anfora e Vino” e le qualità in termini di sviluppo di profumi e sensazioni dell’affinamento in questo contenitore arcaico e modernissimo. Affronteremo quindi un tema attuale e dirompente che sta cambiando forse per sempre il modo di pensare un vino al tempo del cambiamento climatico e del gusto naturale. Elena Casadei e Gabriele Mazzeschi saranno a confronto con i loro vini in una serata di gusto e approfondimento per capire se l’anfora è davvero destinata a cambiare come produrremo e degusteremo il vino nel futuro. Una serata per capirlo insieme tra Rùfina, Suvereto e Val di Chiana!

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Venerdi 18 settembre Giacomo Baraldo Vigneron dei due mondi Nuova Zelanda e Toscana in trattoria!

Ripartono le nostre degustazioni del venerdi con una serata per incontrare (in piena vendemmia) Giacomo Baraldo , un giovane Vigneron al lavoro tra i due mondi della Nuova Zelanda e il Pinot Nero e nell’altro semestre intento a seguire il sangiovese da San Casciano dei Bagni. Sarà con noi con una cena gustosa stagionale e golosissima preparata da Paolo Gori e scopriremo insieme cosa significa interpretare il territorio…

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