Un vino sorprendente e dal colore ambrato piccante con note che rammentano un Sorbara vinoso e finissimo ma che va oltre andando a coprire sensazioni nel palato raramente toccate da un rosato. Melograno, zenzero, lamponi e fragola rossa appena matura lo caratterizzano al naso prima di completarsi su note speziate tra lavanda, tabacco vetiver e sandalo. Sorso che riprende la vinosità dell’esordio olfattivo completandola con una nota quasi tannica che accentua la notevole freschezza.
burde
Champagne Michel Genet Nature Blanc de BLancs
La maison Genet (RM) nasce negli anni ’60 e affianca da allora l’attività di recoltant conferitori a quella di produttori in proprio di champagne (70mila le bottiglie prodotte) da 8,5 ettari sui 10,5 totali di vigneto. La sede dell’azienda è a Choully quindi è ovvio che particolare attenzione sia allo chardonnay. Nel caso di questa cuvèe abbiamo appunto un 100% chardonnay grand cru dalle frazioni Pisseloups e Pelle a Four a Choully con una ripartizione del 65% della 2018 e 32% della 2019. Viene tirato nel marzo del 2020 per poi maturare due anni prima del degorgement. Nessuno zucchero aggiunto ma svolge malolattica su lieviti autoctoni, dopo la vinificazione separata delle parcelle e poi assemblaggio.
Rocca di Montegrossi Chianti Classico Gran Selezione Vigneto San Marcellino 2017
Marco Ricasoli Firidolfi con il suo consueto garbo e stile presenta la meraviglia del San MArcellino un vino che nasce da due vigneti ed esprime benissimo la ricchezza e la sontuosità che i vini di Monti in Chianti portano con s’è. Questo 2017 è porpora deciso alla vista con note di sangue, ferro, pomodoro confit ma soprattutto una sontuosa ciliegia imperiosa e ricchezza di trame speziate tra il sandalo e la cannella passando da alloro e note di macchia mediterranera. La bocca è morbida, succosa, elegante, piena, decisa saporita lunga con una materia e una saporosità cangianti, estratto sapore e girotondo di spezie finissime, finisce con un lungo futuro e applausi.
Tenuta Ripalta – “Sirio” 2021 – Toscana Canaiolo IGT
A Montespertoli l’associazione dei Viticoltori appena costituita punta forte sugli autoctoni e non poteva mancare una interpretazione del colorino. In etichetta la costellazione del cane che da tradizione appare in cielo quando si coglie(va) questo vitigno. Giulia Conti di Tenuta Ripalta ci racconta come nasce questo vino intrigante, dolce, piacevole e intenso al naso con note di frutta in confettura, refoli balsamici e piccantezza assortita.
Tenuta Coeli Aula – “Cerasus” 2021 – Toscana Ciliegiolo IGT
Lapo Meucci racconta il suo ciliegiolo in purezza nella tenuta di Coeli Aula, tutta attorno ad una bellissima pieve nella zona di Montespertoli. Ancora non è chiaro se questo vitigno sia un antenato progenitore del sangiovese oppure una sua progenie.
Venerdi 18 novembre la Rèvolution di Montespertoli in trattoria!
La Rèvolution di Montespertoli arriva in Trattoria il prossimo venerdi 18 novembre! Dopo l’evento di lancio per la stampa è ora il momento di approfondire a tavola uno dei terroir a noi più vicini ma meno esplorati. Montespertoli è uno dei comuni più vitati della Toscana, con una tradizione millenaria in ambito vitivinicolo. Grazie alla presenza di otto vini con altrettanti produttori esploreremo la vocazione dal bianco alla bollicina passando per Chianti e rosa del territorio con un menu ad ho di Paolo GOri.
Il Colombaio di Cencio Chianti Classico Monticello 2020
Fresco, diretto, immediato e con una gustosità particolare che deriva dal macigno del suolo in cui crescono le viti. Il Colombaio di Cencio Monticello esprime in maniera precisa e accurata il lato di Gaiole più impervio ed etereo ed è un vino con poche concessioni alla ruffianeria. E’ invece vigoroso, fresco con frutto sottile ma profondo, accattivante ma mai svenevole, fresco e piccante, adatto a moltissime occasioni.
Castello di Meleto Chianti Classico Gran Selezione “Poggiarso” 2018
Michele Contartese racconta il progetto di Castello di Meleto e soprattutto la meraviglia di trovarsi e girare tra i cru dell’azienda, tutti estremamente caratterizzati. Poggiarso è l’ultimo ad arrivare sul mercato e tra i vigneti è la più arida e la più fredda tra le tenute. Le pendenze sono alte e l’altitudine sfiora i 530 m slm. Il Sangiovese trova qui condizioni climatiche estreme, che determinano una scarsa produzione ma alta qualità dei vini e dei profumi grazie alle forti escursioni termiche tra giorno e notte, soprattutto in estate.
Venerdi 28 ottobre La Romagna della Sangiovesa in trattoria! Piada, cappelletti e pollastri
Appena premiata con la chiocciola e i tre gamberi, la più famosa e storica osteria di Romagna viene ospitata in trattoria per festeggiare la loro favola di impresa integrata di ristorazione, una realtà più unica che rara che alleva e coltiva tutto quanto cucina! Grazie alla collaborazione con il nostro Paolo Gori avremo in tavola contaminazioni tosco-romagnole nei piatti e nei bicchieri. Nella stessa serata verrà presentato il nuovo libro di Giorgio Melandri “La Sangiovesa, La Romagna di Trent’anni di cucina“.
Capannelle Chianti Classico Gran Selezione 2016
Manuele Verdelli racconta storia e stile di Capannelle, l’azienda più vicina al borgo di Gaiole e che accoglie dall’alto ogni visitatore della città. La Gran Selezione è l’ultimo vino nato in azienda e raccoglie in parte l’eredtà della Riserva ma esprimento garbo e grazia di un sangiovese in quota tra ribes rosso, frutta di bosco scura, rose marocchine e cenni di macchia mediterranea. Il sorso ha sostanza e polpa ma il tannino e la bella freschezza dell’annata lo rendono sorprendentemente lieve e arioso.