Il Vermentino ormai in Toscana ha trovato la sua dimensione magica ed è diventato piuttosto semplice per fortuna imbattersi in vini molto piacevoli e accattivanti. Più raramente si trovano vini come questo di Bulichella dove il senso di territorio è così palpabile e intenso con le sensazioni marine iodate e gessose che si sposano al delicato tropicale, all’arancio, al mandarino e alla pesca.
bulichella
Bulichella Coldipietrerosse DOC Suvereto Val di Cornia 2013
Annata più fresca per il Coldipietrerosse di Bulichella a Suvereto con maturazione buona ma progressiva che oggi si riflette in note di prugne molto intensa e ricca, sensazione di giovinezza e volume molto bella, liquirizia, carrube, sandalo, note rosse e speziate molto calde, idea di mediterraneo molto ben presente.
Bulichella Sol Sera 2018 Igt Costa Toscana Rosato
In Val di Cornia cominciano a nascere (anche lì…) ottimi vini rosa e il merito è sempre del syrah, il vitigno da cui sono nati negli ultimi anni alcuni tra i migliori vini rosa toscani. A Bulichella questo rosa nasce sull’esperienza provenzale e il suo senso di leggerezza e piacevolezza imbattibile questa esperienza in rosa syrah fatta di note di rosa, melograno, cipria, fragolina appena accennata ma nel complesso niente di stucchevole perchè il contorno è di erbe aromatiche e note pepate.
Bulichella Coldipietrerosse DOCG Suvereto Val di Cornia 2015
Il passaggio di questo vino importante di Bulichella nella mani di Luca d’Attoma coincide con una vendemmia bellissima ricca abbondante ma soprattutto capace di dare vini dall’equilibrio eccezionale. Cambia anche il blend dove entra il merlot insieme a cabernet sauvignon e petit verdot e si sente il suo apporto in termini di rotondità e intensità di fruttato con tracce di caramello ma non c’è irrobustimento del vino che anzi è più lieve e delicato di altre annata.
Venerdi 27 settembre iniziano le nostre serate degustazione! Val di Cornia con Bulichella e Maialino al Lentisco
Macchion dei Lupi Il Profeta 2009 Toscana IGT Merlot e Maremma
Merlot è la sfida cui pochi si defilano e in Val di Cornia il nome da battere o uguagliare è Tua Rita. Carlo Parenti ci prova da subito ed ottiene personalità e grazia con pochi compromessi. Lamponi ribes e caramello ma anche bocca che mette da parte le mollezze per ricercare un equilibrio impossibile da raggiungere ma solo perché le vigne sono giovani e scalpitanti. (altro…)
Macchion dei Lupi Esperienze IGT Toscana 2009
Su terreni minerali e lavici, ha una nota fumè che lo percorre tutto, lasciando però emergere inchiostrato di nero dell’anice, del rabarbaro, frutta di bosco piena e completa. Bocca d’effetto, succulenta ma con un equilibrio fatto di terreno ed estrazione. Sinuoso e penetrante con un buon frutto carnoso tra ribes nero e mirtillo, un filo di mirto e prugna. Bocca equilibrata e di beva molto facile, finale non lunghissimo ma integro. (altro…)
La Bulichella Tuscanio Bianco 2010 Vermentino
Delicato floreale e pimpante, sottile senza mai slargarsi e sempre coerente con l’idea di Vermentino serio, rifuggendo il più possibile il modello bolgherese. Stefano Bonaguidi realizza un bianco toscano credibile pulito e notevolmente efficace nel ricreare la magia della campagna del suveretano con note mediterranee e di salsedine che integrano frutta, agrumi e tanto floreale caldo e rilassante. (altro…)
La Bulichella Sfiziale Aleatico 2010 vino dolce passito Val di Cornia
Una concezione alternativa di questo vitigno, non un vero e proprio passito ma una versione più fresca e diretta ottenuta solo da mosto fiore senza usare le bucce. Tanto il colore c’è già e soprattutto ogni virgola di profumo incantevole che rapisce l’anima appena si avvicina il bicchiere. La bellezza di questo vino è che non ha tannino nè lati amari, è solo frutto ricco scuro e carnoso e in bocca pare quasi secco tanto è ben bilanciato. (altro…)
I Mandorli Vigna alla Sughera – Sangiovese Val di Cornia 2008
Di una grazia e una lievità profonde con floreale da sangiovese e sottobosco di tabacco che riflettono un rapporto idilliaco tra territorio e vino, ben esplorato in questo seminale post di Intravino. Un rapporto agli inizi ma già solido che promette amore eterno con la mineralità e il sottobosco che cambiano in continuazione e regalano emozioni sull’ottovolante a chi abbia voglia di seguire le peripezie di questo sangiovese di collina, mai troppo caldo e mai troppo reticente. (altro…)