Intensità aromatica proverbiale e tanto frutto (pesca, albicocca, arancio) che si unisco a note floreali accattivanti di frangipane e tiglio, sempre sorretto sullo sfondo da belle note di canfora e timo, il Lugana non si smentisce per la sua fama di vino dalla facile presa ma anche dalla bella tenuta al palato. Le Fornaci è una piccola chicca nella produzione Tommasi ed è vino perfetto per il mare e il lago ma anche dove serve sapidità per sgrassare e tanta aromaticità per ravvivare e duettare con aromi del piatto. Da noi ottimo su crostino con olio nuovo, fagioli e lardo di cinta senese Renieri.
Uve Turbiana 100% da Vigneti di proprietà a Sirmione coltivati a guyot con alta densità di impianto.
brunello
Tommasi Amarone della Valpolicella Classico 2018
La storica etichetta di casa Tommasi con questa 2018 prosegue il percorso di asciugatura del sorso e della sua secchezza con carico zuccherino ridotto al minimo e capace di rendere questo Amarone particolarmente bevibile e piacevole. Note di amarena, mon cheri, ciliegia candita e frutta scura di bosco lo caratterizzano da subito con rimandi speziati di sandalo, vetiver e aloe che si rincorrono a completarlo al naso. Sorso deciso e di carattere ma mai eccessivo, con il balsamico a sfinare i 15 gradi di alcol comunque difficilmente rilevabili alla beva.
Campogiovanni Brunello di Montalcino DOCG 2016
Annata di grazia e dei record per punteggi e piacevolezze, questo 2016 versante sud incarna perfettamente i crismi dell’annata con la sua intensità tannica ma anche struggente dolcezza. Naso di frutta fresca nitida lamponi ribes rosso, ciligia amarena e poi corredo speziato finissimo di mallo di noce e carrube, sandalo e tabacco dolce.
Il quercione Campogiovanni Brunello di Montalcino Riserva DOCG 2013
Solenne e intenso, questa selezione rarissima dal vigneto di Campogiovanni di San Felice a Montalcino del 2013 prende il nome dal Quercione attorno a cui si trovano questi pochi filari che godono di un microclima particolare e più temperato rispetto agli altri.
Venerdi 12 e sabato 13 novembre Amarone Brunello in trattoria!
Torna la sfida all’ultimo bicchiere tra il grande toscano e il sontuoso vino veronese che ha cambiato la geografia del grande vino italiano interrompendo il duopolio Toscana-Piemonte. Metteremo alla prova San Felice e Masi tra le annate “monstre” 2015 e 2016 su un menu complesso e ricco di Paolo Gori…e voi deciderete il vincitore!
Baron’Ugo Igt 2016 Toscana Monteraponi
Il sangiovese di razza raddese mostra i muscoli e la piacevolezza in un connubio entusiasmante con questa 2016, forse la migliore delle edizioni tutte comunque maiuscole del Baron’Ugo di Michele Braganti. Quasi completamente 100% sangiovese tranne qualche grappolo di cannolo e colorino, ha un colore ricco ma sempre netto e trasparente con riverberi violacei e lampi azzurri di freschezza. Al naso è grintoso, agrumato e con un frutto rosso in confettura e di frutta di bosco fresca.
Brunello di Montalcino 2016 Baricci
Un vino entusiasmante che sfrutta a pieno le meraviglie della 2016 per un vino profondamente identificato con il versante nord di Montalcino dove giaccione le vigne da cui nasce. Naso mentolato e scolpito nella pietra, ribes rosso e pepe nero, grande succo di mirtillo e visciole, sorso che incalza e dispiega il suo ritmo in maniera convincente, finale sontuoso e denso, materico ma sempre arieggiato dalla freschezza giusta.
Brunello di Montalcino 2016 Le Ragnaie
Questo 2016 de Le Ragnaie è un compendio tra versante nord e sud con il passo del Lume Spento a dividere le vigne di Riccardo Campinoti ed è perfetto per esemplificare la bellezza di lavorare unendo più vigne a Montalcino. Il 2016 etichetta bianca di Riccardo è stiloso dolce ma piccante, pepe nero, mirtillo e ribes.
Brunello di Montalcino 2016 Le Chiuse
Davide Bonucci introduce il Brunello di Lorenzo Magnelli, sempre più protagonista della denominazione dopo che per anni ha fornito le uve per la riserva della famiglia Biondi Santi (con cui è imparentato da parte della madre). Ma non c’è traccia del legame ormai perché Lorenzo grazie all’età delle sue vigne e la posizione baciata dal nuovo clima ogni anno produce da almeno un decennio i Brunello più intriganti del panorama ilcinesi. Questa 2016 è la migliore finora e detta nuovi standard per la cantina.
Pergole Torte 2017 Igt Toscana
L’etichetta iconica quest’anno sceglie una delle più azzeccate rappresentazioni di sempre, un caschetto anni’30 che (s)copre un volto inconsueto e ribaldo così come il vino dalla grande polpa scura e ribes nero e mirtillo. Scorre rabbioso intenso e croccante con punte di complessa dolcezza tra tabacco del nicaragua e ambra, viole candite e un sottofondo ferroso a completare .