Ecco una bollicina prodotta esclusivamente per Meteri dal Rodano! Simone Vizzari ci racconta come è nto “Mirage A Bulles” da Cote Cairn, un metodo classico con clairette, aligotè, muscat.
bourgogne
Domaine Rougeot Les Lameroses Bourgogne Côte d’Or 2021
Marc Rougeot è un artista capace di dar lustro e personalità ad ogni parcella che vinifica e questo Lameroses da Meursault è uno degli esempi più raffinati che possiamo assaggiare oggi. A occhi chiusi fareste infatti molta fatica a capire se un bianco e rosso, obbiettivamente le sensazioni fruttate e floreali non sono tanto viola o rosa classiche del pinot nero ma quasi più tiglio o gelsomino e lo stesso le note fruttate con l’arancio più in evidenza di lamponi e ribes rosso.
George Descombes Saint Amour AOC 2020
Un Saint Amour che vi farà riconciliare con il gamay (e San Valentino…) e tutto il Beujolais tutto questo di Descombes! Naso con nota carnosa e floreale di viola e rosa che si sposa benissimo con l’Amour della AOC. Frutto dolce e carezzevole rosso e nero cui si aggiungono note piccanti (macis e falso pepe), e leggerissimo selvatico e vegetale invitante. Nel sorso è vivo e pimpante con una pulsazione particolare che si esprime al naso con questa nota scura fruttata con già una percepibile bellissima acidità. (altro…)
Domaine du Chancelier Bourgogne Hautes Cotes De Beaune Vieilles Vignes “Les Chevrieres” 2021
La storia di Elsa e Cédric Ehrhart con il Domaine Du Chancelier è una sacra missione di esaltazione del territorio anche quando questo cambia in maniera drammatica per il climate change. Ecco perchè tanta attenzione viene posta ad un HCB (Haute Cote de Beaune), vigne ad altezze e giaciture ritenute inadatte a vini di qualità anche solo dieci anni fa. Oggi invece ecco questo piccolo gioiello da annata fortunata con note tropicali mango papaja e poi arancio candito e albicocca. Una sottile linea affumicata sottolinea ed scontorna il frutto e il floreale giallo mentre piano piano emergono note saline e di curry, pepe bianco e frutta secca, lieve burrosità appena percepibile.
J. Guillot Bourgogne Rouge Les Crays Pinot Noir 2022
Julien Guillot è uno dei nomi più caldi della nuova Borgogna del vino e lo incarna alla perfezione con il suo stile improntato alla naturalità, uso dei raspi, lieviti indigeni e grande rispetto del territorio. questo Les Crays viene dal Maconnais, terra a lungo neglette per i grandi vini e che si sta prendendo grandi rivincite tanto che si parla di futuri premier cru e village in questa AOC. (altro…)
Venerdì 26 Gennaio Borgogna new wave in trattoria!
Marguerite Carillon Pommard 1erCru 2017 La Platière
Da un climat a nord del paese di Pommard ecco un vino molto particolare perché nasce (caso più unico che raro) da una esposizione sud-ovest (invece che la classica est di tutta la Borgogna) e da un terreno molto ripido impervio con pochissima argilla (massimo 40cm su ciottoli e calcare). Aggiungeteci una discreta ventosità e la sapienza di chi lo coltiva ed ecco un vino mai banale che scopre un lato di Pommard piacevole anche da giovane (complice anche l’annata).
Cuvèe de la Combe Chartron et Trebuchet Chardonnay Bourgogne 2019
Un grande negòce di Borgogna del gruppo Grand Chais de France raccoglie in questa cuvèe ambiziosa uve chardonnay di Bourgogne da un territorio molto vasto ma soprattutto incentrato dai due comuni di Chassagne e Puligny quindi è ovvio che in questa “cuvèe” i risultati di soddisfazione siano particolarmente alti.
Chassagne Montrachet 1er cru Les Embazèe Chartron et Trebuchet 2017
Da sempre la patria degli chardonnay più assolati e sapidi, Chassagne Montrachet lo ribadisce con questa annata particolare di un cru tra i più meridionali del suo territorio, un vigneto ripido di terra rossa e ciottoli, ideale per imprimere carattere ai vini. Note di arancio candito e lieve tropicale mango e ananas, poi vaniglia, pepe e croccantino, ginestra, pesca in confettura e arancio, gesso e sale misto a iodio.
Domaine du Bois de L’Oise Morgon AOC 2020
Spazio e onore al gamay e al Beaujolais che finalmente oggi pare essersi scrollato di dosso l’immagine ingombrante e nociva del “nouveau” degli anni 80 e 90. Oggi questo vitigno in zone di elezione come Morgon dà luogo a vini intensi e pimpanti con note selvatiche di more di rovo, visciole, floreali rossi e carnosi, piccantezza aromatica di pepe nero, spezia.