Prosegue la nostra estate in Valdarno dove il clima, il vento e la campagna ci permettono di respirare e trovare un bel po’ di refrigerio alla calura fiorentina di queste settimane di grande caldo. Come ogni anno il menu di Palagina a cura del nostro Eros Ghezzo si evolve e cambia in linea con la stagione ed ecco che piatti più ricchi conditi e corposi lasciano il posto a proposte più fresche e intriganti con questo clima. Dalla tartare con pecorino e fichi alla farinata di ceci al bergamotto fino alle tagliata di manzo e il pollo del Valdarno alla griglia passando per gli gnocchetti ai fiori e ai dischi volanti con bottarga di Orbetello e melanzane, è un vero tripudio di meraviglie che la nostra Toscana ci offre senza dimenticare mai i nostri piatti iconici senza tempo e senza stagione come i crostini e il peposo…Intanto godetevi foto e video, Vi aspettiamo per provarlo!
bottarga
Champagne Geoffroy Empreinte 1er Cru 2015 100% pinot noir
La seconda annata completamente pinot nero per questo champagne ne suggella lo status di uno dei migliori blanc de noirs della regione almeno per chi ama lo stile fresco ed elegante sopra ogni aspetto. Colore chiaro dorato rosa appena accennato, note di mandarino, ribes rosso, fragola appena matura poi bergamotto, noccioline, zafferano pepe resina e cumino lo staccano da altri bdn più rossi e vinosi come toni. Anche il sorso ha grande freschezza ed è incalzante per acidità e nettezza fino a donare piacevolezza e ritmo molto duro su energie del millesimo di grande tensione.
Champagne Jamart Rosè Brut
Vino sorprendete e dalla beva pronta e scattante, ruffiana e fruttata ma non banale se abbinata a carni anche speziate. Questo rosa di Jamart è un assemblaggio di 68% Meunie, 17% Chardonnay e 15% Pinot Noir vinificato in rosso, dosato a 9 g/l dopo 24 mesi sui lieviti per preservarne intensità fruttata e vinosa. Naso leggero ma piccante, lamponi ribes rosso, melograno e arancio rosso poi fragola, tabacco, pepe nero e rimandi mentolati al palato dove duetta bene con piatti anche importanti e sa fare il suo dovere anche su dessert alla frutta se lasciato scaldare appena. In trattoria fenomenale su Crespelle pecorino e bottarga di tonno rosso di Paolo Gori con umami sinergico con la bottarga davvero fenomenale.
Champagne Claude Cazals Cuvèe Vive Grand Cru (sb. 2021)
Un vero vino grand cru e un vero champagne capace di non deludere mai chi cerca le emozioni di un grande blanc de blancs questa Cuvèe Vive di Claude Cazals. Sboccatura recente (giugno 2021, base vino 2013 più tanto vin de reserve) che offre un incantevole naso di arancio giallo e mandarino, un’idea di ananas e mango poi tanto gesso e mineralità. Ingresso nel palato con struttura e piacevolezza con rotondità regalata dall’affinamento sui lieviti molto pronunciato.
Champagne Lebeau Batiste Brut Tradition
Piglio sbarazzino ma anche una certa idea di ricchezza per uno champagne che nasce da tutti i giorni e le occasioni ma manifesta anche altre aspirazioni questo Brut Tradition. La Maison Lebeau-Batiste è una piccola Maison delle Cotes d’Epernay con sede a Chavot-Courcourt, gestita dalla stessa famiglia dal XIII secolo.
L’umami sinergico dello Champagne in trattoria
La serata Champagne di Natale 2021 in Trattoria da Burde ci ha consentito di parlare del fenomeno dell’umami sinergico per spiegare la riuscita di molti abbinamenti con lo Champagne. Su Intravino trovate tutta la parte teorica mentre in pratica in tavola Paolo Gori ha messo in campo alcune preparazioni ideali per sfruttare questo fenomeno e far risultare più saporiti e intensi le sfumature dei piatti in abbinamento con gli champagne selezionati da Andrea Gori. I piatti sono stati Porrata in crosta, Passatelli In brodo di bosco, Crespelle pecorino e bottarga di tonno rosso, Pancia di verro alla melata di foresta e cime di rapa alla colatura alici, e infine Dolce di formaggio e salsa panforte.
Champagne Th Petit Grand Cru d’Ambonnay Millésime 2012
La grandiosità della 2012 in champagne si rivela bottiglia dopo bottiglia. Stavolta è il turno di questo Millésime 2012 di Th. Petit a partire da 80% Pinot Noir e 20% Chardonnay dalla zona di Ambonnay. Dopo 60 mesi sui lieviti questo champagne è capace di stupire e meravigliare per la sua complessità e la sua freschezza croccante e materica.
Champagne Th. Petit Rosè Grand Cru d’Ambonnay
Ecco un grande rosa di Champagne che nasce nel cuore pulsante del pinot noir sulla Montagne de Reims in quel di Ambonnay. La maison Th. Petit è fortemente legata a questo grand cru cui rende omaggio con questo rosè composto da50%Chardonnay , 36% pinot nero, 14% di vino rosso Coteaux Champenoise Ambonnay Rouge con un totale di 62% di vini di riserva, il tutto ad affinare minimo 24 mesi sui lieviti. Un vino solare carnoso con ribes rosso e nero, melograno, tabacco, pepe nero, fragole in confettura e spaziatura a tratti orientaleggiante completata da un bell’agrume rosso e del bergamotto, perfetto su carni come il roastbeef alla salsa di tonno rosso preparato da Paolo Gori.
Champagne Boulard Bauquaire Brut Tradition
Un vino di ingresso che mostra la classe e la piacevolezza ricercata pervicacemente da questa maison di Trepail sulla Montagne de Reims. Christiane e Christophe Boulard (con la figlia Charlene presente in sala in trattoria a presentare i prodotti) rappresentano l’ottava generazione, sono Récoltants-Manipulants e fanno parte dell’associazione Vignerons Indépendant. Questo Champagne Boulard Bauquaire Brut è ricco e dorato, mela golden, note grigliata e di pasticceria su sfondo di agrumi pepe bianco, tiglio e sambuco. In bocca è acceso vitale e saporito con una lunghezza non banale abbinata a piacevolezza e ritmo a dare un vino succoso che non stanca mai per aperitivo o in abbinamenti saporiti.
Champagne Boulard Bauquaire Vielles Vignes Bdb 100%
Il vigneto da cui nasce il Vielles Vignes è una parcella di 3500 piante di Trepail da cui si ricavano quasi lo stesso numero di bottiglie, piantato coraggiosamente nel 1943 ancora in piena II Guerra Mondiale come simbolo della fiducia nel futuro. Boulard Bauquaire è una piccola ma promettente realtà, che fa del rispetto del terroir la propria bandiera e questo vino lo dimostra in maniera lampante creando un’atmosfera nel bicchiere a dir poco unica.