borgogna

Bourgogne blanc Vézelay Elegante 2015 ­ 2015 Domaine La Crojx Montjoie

Azienda recente ma con le idee chiarissime, il Domaine La Croix Montjoie è nasce nel 2009 con Sophie e Matthieu Woillez, agronomi ed enologi, e prende il nome dalla croce situata al crocevia di Vézelay e Tharoiseau, tra lo Chablis e Beaune in una sorta di prologo della Borgogna più classica. I vigneti a Vezelay sorgono non lontano dalla chiesa di Santa Maria Maddalena, patrimonio UNESCO e classica tappa del cammino di Santiago. In totale sono 10 gli ettari di proprietà di chardonnay e tutti nel comune di Tharoiseau su una proprietà che riprende la fattoria del vecchio castello omonimo.

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Davide Moreau Bourgogne Rouge 2015

Un giovane talento Davide Moreau che dopo una serie di belle esperienze in altre cantine, nel suo domaine di famiglia è già in grado di far vedere cosa vale con i suoi vini di Santenay con il vino di ingresso che beneficia della grande annata e soddisfa appieno con la sua eleganza. Giancarlo Marino ce lo racconta con il suo inimitabile stile e profonda conoscenza della materia.

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Mercurey blanc 1er cru En Sazenay 2015 Domaine Tupinier Bautista

Manu Batista è già un grande di Mercurey e dal 2016 opera nella nuova cantina scavata nella roccia. Erede di una famiglia viticoltrice dal 1770 ha le idee chiare per il suo futuro di qualità. Questo En Sazenay nasce da suolo sabbioso argilloso e vigne di età media 50 anni per un totale di poco meno di un ettaro. 5mila bottiglie che nascono dopo 11 mesi di passaggio in barrique e regala note intense dorate e ricche che prefigurano il bellissimo naso con una componente gessosa e affumicate che esalta le componenti fresche di pesca e quasi tropicali che emergono in bocca o quando il vino prende qualche grado di temperatura nel bicchiere.

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Domaine Chevillon – Nuits St. Georges 1er Cru Les Cailles 2014

Un première cru di notevole importanza per Domaine Chevillon tra i tanti vinificati separatamente nel Domaine a Nuit St Georges. In particolare Les Cailles (il cui nome deriva dalla radice di “sasso” e non di quaglia come si potrebbe pensare) e  si trova a metà strada tra Corton e St Georges. Denis e Bertrand al comando del Domaine da qualche anno vinificano uve per più di 13 ettari nel comune e sono capaci di dar voce alle diverse sfumature nella AOC. Non fa eccezione questo Les Cailles, tra i tre vigneti migliori della denominazione, che con i suoi terreni ricchi di argille rosse, su rocce calcaree di età antica, dona ai vini che qui nascono potenza ed estrazione ma sempre e soprattutto finezza .

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David Moreau – Santenay rouge Cuvee “S” 2015

Un giovane di belle speranze che sta diventando una grande realtà borgognotta degno erede della tradizione di famiglia, ecco chi è oggi David Moreau diplomatosi solo nel 2009 ma già in grado di muoversi alla grande tra i filari di pinot nero e chardonnay per le proficue esperienze fatte in giro per famosi domaine della Borgogna e del Rodano, Romanèe Conti compreso. Grande rispetto per la vigna e l’uomo e l’ambiente, grappoli perfetti e selezionati che arrivano in cantina e macerazioni controllate continuamente per una estrazione sempre millimetrica. Questo Santenay “S” è dedicato ai nonni nasce dalla parcella storica al centro del villaggio ovvero Les Cornières, in pratica un premiere cru.

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Domaine Chevillon – Nuits St. Georges 1er Cru Les Chaignots 2014

Famoso per i suoi vini ricchi concentrati e dal piglio selvatico ma sempre ammantato di eleganza, i vini di Nuits St. Georges sono sempre ad un passo dal rango di Grand Cru ma spesso rispetto a questo risultano ancora più accessibili e godibili. Il Domaine Chevillon esplora con i suoi vini gran parte di questa village dagli inizi del 1900. Oggi sono Denis e Bertrand che sono in cabina di regia del Domaine che vinifica uve per più di 13 ettari. Questo Les Chaignots proviene dalla zona nord del vigneto di Nuit St Georges con esposizione classica est, altezza 280 mt e da quasi 6 ettari di superficie con una pendenza media dell’14% molto impervio.

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La ricetta della scottiglia di carne bianca in Toscana con Paolo Gori

Inizio primavera con ricordi di Inverno ed ecco la scottiglia alla Toscana con pollo, faraona, maiale  e vitella con una nota piccante che richiama le origini casentinesi dei questo piatto. Un cacciucco di terra che esalta vini bianchi dalla potenza notevole come i grandi Borgogna ma non solo. (altro…)

Venerdi 13 aprile la Grande Borgogna Bianca in Trattoria! Con scottiglia e lasagne di ceci e baccalà…

Come la tradizione borgognotta vuole, dopo i grandi rossi arrivano i grandi bianchi! Venerdi 13 aprile prossimo avremo in trattoria l’attesa serata dedicata alla Grande Borgogna Bianca di Degustate di Giancarlo Marino, un oceano di Chardonnay pronto a incantarvi con le note dei vini bianchi più sapidi taglienti e rocciosi del mondo, un modello inimitabile per i grandi bianchi di ogni latitudine e zona vinicola. Una serata utile per capire cosa berremo nei prossimi mesi caldi dell’anno e per scoprire le ricette di Paolo Gori che ha pensato per esaltare questi vini. 

Menu della serata
Torta di agli
Zuppa di erbette e ricotta
Lasagne di ceci e baccalà
Scottiglia Bianca
Flamusse
 
Vini in degustazione
Bourgogne blanc Vézelay Elegante 2015 ­ 2015 Domaine La Crojx Montjoie
Mercurey blanc 1er cru En Sazenay 2015 ­ 2015 Domaine Tupinier Bautista
Givry Blanc 1er Cru Crauzot 2015 ­ 2015 Domaine Ragot
Chassagne Montrachet 1er Cru La Maltroye 2015 ­ 2015 Domaine Heitz Lochardet
Corton Charlemagne GC 2015 ­ 2015 Domaine Rollin Père et Fils
 
Menu completo e vini 65 euro, info e prenotazioni 055317206 oppure via mail info@daburde.it

Domaine Ragot – Givry rouge 1er cru La Grand Berge 2015

Dal 1760 a Mercurey poi passati con la sede a Givry un centinaio di anni dopo, il Domaine Ragot passa dal fondatore Gabriel Ragot fino all’ultima generazione con Nicolas e il padre Jean Paul a lavorare insieme sulle orme della tradizione famigliare. Vigneti solo su Givry, il vino preferito di re Enrico IV 1553-1610, per un totale di 9 ettari di cui i tre quarti hanno più di quarant’anni di età. La Grande Berge deriva da 2 ettari con età media sui 30 anni con suolo calcareo derivante dalla rottura delle argille giurassiche e limo argillose. Per la sua vinificazione si impiegano quindici giorni di macerazione con macerazione a freddo per i 6 giorni prima della fermentazione.

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Marc Roy – Gevrey Chambertin Vielles Vignes 2015

Un piccolo domaine a gestione femminile dal 2003 quando Alexandrine Roy, energica motociclista e circondata da gatti ben pasciuti, sale nella cabina di comando del Domaine alla sua quarta generazione. Energia e passione si sentono nei vari vini del domaine e i risultati si sentono grazie soprattutto all’estrema selezione in vigna e in cantina dei grappoli. Fermentazioni brevi e poi 12 mesi di legno di cui solo 20-30% nuovo. Siamo nell’appelation più famosa e ricca di tutta la Borgogna con 9 grand cru tutti attorno al mito Chambertin ma si può dire che ogni grappoli in questo comune non sia banale. Per questo vino, in pratica un premier cru quasi “grand” aziendale che riassume i vari climat del village, troviamo il risultato di grappoli provenienti da 10 diversi lieux-dits (tra cui La Justice, Les Crais, Murot, Seuvrée e Carougeot) distribuiti in tutto il village, vigne tra i 50 e i 70 anni d’età.

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