Non solo i grandi nomi che l’hanno resa famosa a ma a Bolgheri dove ormai si è scritto di tutto di più in occasione dei 25 anni della DOC ci sono tante realtà che magari non conoscete ma che stanno lavorando per far sì che siano grandiosi anche i prossimi 25 . Su Business People di Ottobre in edicola proviamo a scoprirli insieme!
bolgheri
Bolgheri Rosso DOC Tenuta Meraviglia 2016
Prima annata per il rosso di Tenuta Meraviglia e subito uno squillo e l’idea dell’impronta del vino rosso fresco importante e ricco al naso ma dotato di beva agile e spigliata. Lamponi e ribes rosso, refoli balsamici, alloro e mirto e tocco di marasca preludono ad un bel sorso che ha un impatto molto più lieve di quanto il naso faccia presagire.
Tenuta San Guido Guidalberto IGT Toscana 2016
Ecco un vino che non vuole essere il fratello minore di nessuno e che traccia una strada sempre più convinta e distante dal Sassicaia suo compagno di scuderia. Il merlot (raccolto a settembre inoltrato) e il grande cabernet della 2016 ci regalano una versione elegantissima e con inizio quasi floreale ma con note di mora di rovo, bergamotto, macchia mediterranea, sandalo e verbena che si fanno bene stada.
Rosato di Bolgheri 2017 Tenuta Meraviglia
I rosati sono la moda del momento ma a Bolgheri sono anche storia…Se qualche decennio fa era il sangiovese l’uva utilizzata oggi lo sono i vitigni del Rodano e bordolesi con una guadagno in termini di tenuta e succulenza. Tenuta Meraviglia ne fa una versione intrigante dal rosa intenso e deciso che ricorda i rosati di Lirac e Tavel a partire da syrah con saldo di merlot.
Bolgheri Superiore Tenuta le Colonne 2015
Scuro imperioso e ricchissimo anche nel naso, il primo nato “superiore” in casa Le Colonne a Bolgheri mette subito le cose in chiaro con note pepate spezzate e un tappeto di frutta di bosco tra more di rovo, ribes nero, cassis, cardamomo e tostature eleganti da grande cabernet fran (in prevalenza nell’uvaggio che vede anche cabernet sauvignon e petit verdot).
Tenuta San Guido Le Difese Igt Toscana 2016
L’annata lieve ed elegante porta una scossa in tutta Bolgheri e anche l’Igt di ingresso di Tenuta San Guido perde qualche cupezza solita per acquistare un carattere più sbarazzino e gioioso. Il risultato è un naso dove il sangiovese esce benissimo con la sua viola e amarena a sommarsi al fruttato di cabernet e note balsamiche appena accennate.
Sassicaia 2016 Bolgheri Doc Superiore Sassicaia Tenuta San Guido
Dunque la perfezione a Bolgheri esiste.
Vermentino Bolgheri 2017 Tenuta Meraviglia
Una ventata di freschezza intensità e rigore mediterraneo per un vitigno che ama il mare e a Bolgheri si è sempre trovato benissimo. Questa prima uscita per l’ambizioso vermentino di casa Tenuta Meraviglia mostra già la stoffa del fuoriclasse perché note sgrumate e piccanti più muschio bianco, timo menta e robinia sono solo l’inizio di un concerto di frutta estiva benissimo tratteggiata.
Sassicaia dai trionfi della 2015 all’apoteosi del 2016, un percorso di successo su Business People
Su Business People di Febbraio in edicola trovate un’analisi e una cronistoria delle tappe che hanno portato il Sassicaia da vino da tavola del Marchesi Incisa a protagonista di culto delle DOC italiane ed emblema del nostro Belpaese nel mondo. Del resto la storia del Sassicaia è emblematica e fondamentale per capire la storia moderna del vino Italiano e la sua rivalutazione agli occhi del mondo della critica internazionale e l’ultimo eclatante successo, ovvero la conquista del primo posto della prestigiosa Top 100 di Wine Spectator ha forse sancito l’ingresso nei grandi vini della terra in maniera definitiva. Un trionfo da poco bissato dai 100/100 tributati da Monica Larner per Robert Parker alla 2016 che sta per uscire.