bistecca

Drappier Champagne Carte d’Or

Un classico della Champagne con una formula collaudatissima che fa emergere il carattere sudista della maison Drappier. Questo Carte d’Or è infatti quasi un blanc de noi con 80% di pinot nero, 10-% chardonnay e il resto meunier. Alla vista è dorato, carico, ricco ma non debordante, naso di mela matura e in versione tarte tatin più pepe nero, chiodo di garofano poi ovviamente frutta rossa lamponi, fragole, ribes e poi mandarino e pompelmo rosa. Bellissimo il corredo speziato , tostato appena e di pasticceria con note cremose alla vaniglia che anticipano un palato che scatena la golosità.

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Drappier Champagne Millèsime Exception 2013

Annata strana e particolare non millesimata certo da tutti in Champagne ma nel microclima della Aube e con l’aiuto dello chardonnay il risultato di questo Millesime è di piacevolezza e intensità notevolissime ed eccezionale per accompagnare la nostra bistecca alla fiorentina. Naso floreale di ginestra e fiore di pesco, nota di frutta di bosco, fragole in confettura, nota di cedro e anche candito,agrume molto ricco. Bocca in cui dosaggio basso si avverte ma l’equilibrio è pregevole dopo questi anni di bottiglia, chardonnay esce bene con note tropicali e calde quasi mentre pinot nero tiene la barra dritta della struttura e della piacevolezza, finale lungo pepato e con la giusta spezia ma anche corpo necessario a non sfigurare sulla carne rossa.

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Cucinare per lo Champagne con Paolo Gori: abbinare la Bistecca alla Fiorentina

Dopo un’altra edizione del nostro format Bistecca e Champagne che nel corso degli anni ha visto confrontarsi diverse maison con il piatto icona della cucina fiorentina oggi, Paolo Gori ci racconta come scegliere alcune ricette perfette per esaltare le cuvèe di Champagne a tavola. La cucina toscana si rivela perfetta ma anche le ricette tradizionali italiane riescono molto bene nell’impresa come dimostra la carbonara con gota di cinta senese con lo Champagne Rosè de Saignèe (da salasso) o la torta salata con le pere e pecorino. La minestra di orzo porri e bietole è stata abbinata con un Blanc de Blancs non eccessivamente tagliente (ma comunque poco dosato come il BdB di Drappier con  un tocco di pinot bianco).

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Venerdi 7 e sabato 8 febbraio a PRANZO torna Bistecca & Champagne!

Per “colpa” della grande richiesta e lista d’attesa per venerdi 7 febbraio a cena, abbiamo deciso di replicare il giorno dopo a pranzo sabato 8 febbraio con “Bistecca e Champagne” la sfida di abbinamento più succulenta del panorama fiorentino in una splendida serata di piacere e studio insieme alla Maison Drappier.

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La fiorentina non è la bistecca (e perchè non ci piace il filetto)

Non capita spesso di poter parlare a ruota libera di uno dei piatti più famosi della nostra cucina, un piatto che molto probabilmente a torto è diventato la bandiera della cucina fiorentina e toscana nel mondo generando non pochi equivoci e problemi di interpretazione. La Bistecca alla Fiorentina divide e conquista da anni ma non è mai stata al centro dell’attenzione come negli ultimi anni e questa intervista di Esquire realizzata da Federico di Vita a Paolo Gori ci permette di dire la nostra in maniera approfondita.

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Venerdi 31 Maggio Bistecca e Champagne Summer Edition in trattoria!

Questa Primavera strana ci ha scombussolato tutti e per dare una sterzata a questo finale di stagione e propiziare una grande estate abbiamo deciso che avremo un’altra attesa serata Champagne con voi e precisamente venerdi 31 maggio  con la prima edizione estiva di Bistecca e Champagne!

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Champagne Roger Coulon Heritage 1er cru

La cuvèe più complessa prestigiosa e visionaria di Eric Coulon di Champagne Roger Coulon da Vrigny è proprio questo multimillesimato (in questo l’umida e complessa 2005 e la ricca e abbondante 2006) che dopo 11 anni sui lieviti vede la luce nel bicchiere. A partire da vecchie vigne di Chardonnay e Meunier dalla particella “Champs de Vallier” una vinificazione in legno nelle vecchie botti del nonno rimesse a nuovo danno luce ad un vino ricco e immaginifico dove le note di evoluzione e speziatura si fondono perfettamente su note fruttate di fico, albicocca, carrube, fragole, mirtillo e poi noce di cola, bergamotto alloro e macchia mediterranea.

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Champagne Roger Coulon Heri Hodie 1er cru

Lo champagne di ingresso della maison Roger Coulon, intitolata dal nipote Eric al padre prematuramente scomparso e portata avanti insieme al nonno, è emblematico per la maison stessa e la sua volontà di portare avanti il lato territoriale e artigianale e vinoso della regione. In prima pagina e in etichetta il territorio di Vrigny, Pargny e Coulomne di provenienza delle uve con i vigneti evidenziati in oro. Siamo ai piedi della montagne de Reims ma la predominanza è un munire sublime da una solare ventennale, una base per la cuvèe che assomma stile eleganza e vinzosità e un frutto bellissimo e terso che da una impronta decisa al naso e al sorso e anche al colore quasi rosato e oro rosso.

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La glera, Valdobbiadene e il Bellenda Prosecco Metodo Classico Brut Rive di Carpesica 2016

Ecco un luminoso esempio delle possibilità della glera questo Prosecco superiore metodo classico che nasce dalle Rive di Carpesica, uno dei cru in cui è suddiviso il piccolo grande mondo del Conegliano Valdobbiadene. La famiglia Bellenda con questo prodotto rende omaggio ai primi 100 anni di storia del prosecco ovvero prima dell’autoclave e lo fa presentando un vino suggestivo fine ma non scontato che cresce con la temperatura con note di frangipane, albicocca, pera williams, canditi, agrumi, nocciole tostate e pasticceria .

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Bistecca e Champagne Roger Coulon venerdi 25 gennaio da Burde!

Torna la mitica serata di folle abbinamento Bistecca e Champagne stavolta con i vini di Roger Coulon importati in esclusiva da Bellenda. Eric e Isabelle Coulon sono i proprietari di questa piccola ma sofisticata maison famigliare con proprietà di grandi vigneti sulla Montagne de Reims. La lavorazione delle uve prevede che in funzione dell’annata decidiamo quali mosti, se di Pinot Nero, Meunier o Chardonnay, vengano messi a riposare in fusti di legno, alcuni molto vecchi, anche di generazioni che permettono una ossidazione controllata. Lieviti indigeni presenti sulle uve e ridotto uso di solfiti li rendono complessi e di una freschezza sublime.

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