Una serata tra amici ma non solo, un momento di riflessione pre-estate e pre-vendemmia tra giornalisti, enotecari, professori universitari (Claudio Nuti dell’Università di Pisa, microbiologo) la neo presidentessa Slow Food Toscana Raffaella Grana e vignaioli che condividono il pensiero di Cosimo Maria Masini, ovvero l’uomo al centro della natura, in armonia con questa. E anche solo avvicinandosi alla tenuta,ci si comincia già a crederci un poco. (altro…)
biodinamico
Brunello di Montalcino Stella di Campalto 2005 Podere San Giuseppe
Esempio eclatante di terroir che annulla il vitigno nel senso di Fregoni? Naso unico al mondo ovvero lavanda irisi e viola e fiori secchi misti a frutta sotto spirito con sensazioni di anice finocchio e qualche spezia esotica come cardamomo, sottofondo di tabacco e liquirizia: quadro solo possibile a montalcino e con il sangiovese. (altro…)
Di cosa parliamo quando parliamo di biodinamica: uomo, spirito, natura e perchè ci riguarda tutti
Un noto produttore stimatissimo e pluripreniato sempre più vicino alla conversione completa della sua famosissima azienda mi avvicina verso il termine del convegno e mi dice “La responsabilità maggiore è su di voi comunicatori, siete voi che dovete far sì che queste idee contribuiscano a cambiare il mondo”. Quali idee? Nel mio piccolo, provo a riportarvi le parole toccanti e bellissime di Sergio Maria Francardo, Medico Antroposofo che riesce a ipnotizzare la platea per mezzora senza quasi mai nomiare la vite e il vino… (altro…)
Biodinamica a Cerreto Guidi: Fregoni e il Terroir, Fabio Picchi e la zappa, Luca Maroni e l’integrità del vino frutto, l’atteso confronto sui costi
Seconda edizione del Convegno di Cerreto Guidi sulla Viticoltura Biodinamica e l’impressione netta è che qualcosa si sia davvero messo in moto. E non stiamo parlando della qualità dei vini quanto del livello di maturazione e di cultura del mondo vitivinicolo italiano che guarda con orgoglio al prorpio vigneto e comincia ad essere capace a immaginare approcci personali, e non più solo derivati dalla Francia e soprattutto si sta finalmente passando in molti posti dalla teoria alla pratica con aziende spesso insospettabili che convertono le proprie colture e sperimetano, giungengo a conclusioni spesso spiazzanti e stimolanti. (altro…)
La sfida bio nelle bollicine, in Piazza Pitti (Firenze) venerdì 23 alle 18: Barone Pizzini inaugura il caffè Pananti
Appassionati d’arte e chiunque voglia passare un aperitivo più culturale del solito unendo un paio di chicche in assaggio: chiunque rientri in queste categorie è convocato oggi alle 18 in Piazza Pitti per l’apertura del nuovo Caffè della Galleria Pananti, con i vini di Barone Pizzini, noto per essere l’unica realtà bio della Franciacorta che ha recentemente cominciato a produrre vini nella zona del Verdicchio, molto particolari ma da provare senz’altro. (altro…)
Cesanese del Piglio la Visciola Priore 2009: meglio biodinamico o tradizionale?
Su Intravino se ne discute da ieri abbastanza vivacemente… Come più volte ripetuto, da biologo non pongo molta fiducia nei vari corni di vacca ripieni di urina sotto i vigneti, mentre come sommelier devo fidarmi e lavorare con quello che ho nel bicchiere, indipendentemente da dove provenga. Ecco che avere a disposizione tre cru analoghi per terreno e clima, con vigneti della stessa età e condotti dalla stessa mano in vigna e in cantina e a tre diversi stadi di applicazione del metodo biodinamico non era un’occasione da mancare. Stiamo parlando di Cesanese del Piglio, sconosciuto purtroppo ai più, ma non è questo il punto, e vediamo perchè. (altro…)
Abbazia Santa Anastasia Sicilia IGT 2007 Cabernet Sauvignon Senso Inverso
Cabernet Mediterraneo e la latitudine si sente con un naso dolce e ricco con note di frutta di bosco fresca e matura, mai troppo marmellatoso. Note di macchia mediterranea, mirto, spezie. In bocca è vivo e vivace, sorprendentemente leggero e molto più simile ad un siciiliano dell’etna che ad uno dei tanti nero d’avola morbidi a giro per l’isola. Davvero una bella sorpresa.
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Masiero Verdugo 2007 IGT Veneto Trissino Merlot
Affiora una nota dolce di mora spazzolata di cipria e pare quasi una Grenache del sud Rodano, poi caramello e mirtillo, caramella inglese, resina di pino, speziatura calda e fitta. Bocca fresca e salina, finale di fragola di bosco e di mela rossa, acidità ottima, corpo medio e leggero. Notevole merlot, irriconoscibile: è un complimento…
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Daino Bianco Fattoria Castellina IGT Toscana 2006
Grande cesto di frutta di bosco, ribes, cassis, nota cruda di ciccia, di marmellata di uvaspina, mineralità propromenpente, note di resina di pino. . Bocca pienissima, acidità e tannino molto fitti e ben equilbrati da u alcol imponente . Ma nell’insieme il vino risulta godibile pur nella sua impressionante verve. Carico e impetuoso, lascia la bocca però asciutta e vogliosa di altro bicchiere.
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