Una parcella di sangiovese troppo bella per non essere imbottigliata a parte, un esempio interessante di una zona sconosciuta ai più, siamo a Scandicci, due passi da Firenze a San Martino della Palma con particolare ricchezza di galestro. (altro…)
annata
Sangiovese 100%: Sangioveto 2001 Badia a Coltibuono IGT Toscana
Il supertuscan di casa (che però ogni anno sfodera anche una delle migliori riserve del Chianti Classico) ha sempre rappresentanto l’eccellenza del Sangiovese di Gaiole e quindi eleganza suprema con note floreali incantevoli e fruttato intenso e fresco. (altro…)
Sangiovese 100%: Fontalloro IGT Toscana 2000 Felsina Berardenga
L’essenza stessa della Berardenga distillata, questo il ruolo che il Fontalloro si è ritagliato negli anni. Non fa eccezione questo 2000 che legge l’annata non strepitosa in maniera corretta senza subire il caldo e cuocere i profumi. Al naso l’eleganza detta legge per esempio. (altro…)
Rocca delle Macie tra presente, futuro e…la Riserva Chianti Classico 1997 (in doppia magnum)
Rocca delle Macìe è forse uno dei nomi che tutti conoscono nel Chianti Classico, principalmente per via della ubiquità della produzione, che in effetti è possibile trovare ovunque in Italia in negozi di ogni tipo. All’interno della gamma (esplorabile nel sito appena rifatto, dotato anche di un blog Rockablog) si intuisce una doppia anima, una volta alla tradizione chiantigiana e al sangiovese, e l’altra che esplora nuovi orizzonti con però un gusto “Castellina” (in Chianti) che ritorna prepotente in molti vini aziendali. (altro…)
Louis Roederer Vintage Brut Rosé (Millésimé) 2005
Un riferimento tra i rosè millesimati per Louis Roederer, la grande maison con il più alto rapporto (2/3) tra vigneti di proprietà (ben 214) e quelli in affitto. Si staglia subito con il suo colore scarichissimo al limite dell’ossidato, salmone chiaro. Rivela note di melograno, lampone e ribes ma soprattutto pepe rosa, gesso e pan briosciato, note quasi balsamiche di alloro e menta. (altro…)
Jean Paul DeVille Carte Noire Champagne
Il pinot nero sale in cattedra già dal colore e del resto qui siamo in piena montagne de Reims. NAso affilato e appuntito di roccia con note agrumate e fruttata molto variegate. Fragola, rosa,, mela cotogna e pan briosciato si alternano al naso mentre in bocca il frutto è deciso e lascia molto soddisfatti. (altro…)
Elyane de Biron Comtes de Dampierre Champagne Brut
Da Comtes de Dampierre, una cuvèe esemplare per la Champagne con il suo 40% Pinot Meunier, 30% Pinot Nero e 30 Chardonnay. Colore vivido e chiaro, naso essenziale ma completo con rimandi nel floreale classico del meunier addolcito dal bel tropicale dello chardonnay e chiuso dal fruttato pieno e rotondo di un pinot nero non finissimo. (altro…)
Perrier Jouet Grand Brut Champagne
Da 59 diversi vini base, una cuvèe assemblata d’istinto ogni anno da Hervè Deschamps, soltato il settimo chev de cave della maison Perrier Jouet dal 1811, l’anno della cometa in cui venne fondata una delle maison più celebri. Del resto tenere sotto controllo tutte le variabili dei 60 ettari grand cru di proprietà e gli innumerevoli conferitori non sarebbe scientificamente molto percorribile… (altro…)
Gosset Brabant Champagne Reserve GC (in magnum)
Coltivatori da centinaia di anni ma RM solo dal 1930, ecco un esempio mirabile di come la biodinamica e l’amore per la terra sappia rendere piena giustizia ai grand cru. 80% di pinot nero da Ay e un 20% di chardonnay da Choully disegnano un campo di fiori nettissimi di acacia, tiglio e biancospino su un tappeto minerale terroso e sanguigno classico di Ay. (altro…)
Cuvèe Petraea Francis Boulard XCVII-MMVI: manuale pratico per la Solera nello Champagne
La cuvèe perpetua, il mito del metodo Soleras applicato allo Champagne. Istituita dal 1997 (come riporta in numero romano il XCVII in etichetta), un compendio di 9 annate nei vigneti di Francis Boulard ma più che un riassunto di varie annate è un compendio di terroir e di sublimazione di uno stile. (altro…)