Il pinot nero ha trovato nell’Oltrepo’ Pavese la sua casa in Italia con la più grande superficie coltivata dopo la Borgogna. Gran parte va nelle bollicine ma ci sono dei cru particolari che regalano emozioni diverse in alcune zone.
andrea gori
La Vernaccia di San Gimignano porta a #Vinitaly2017 la sua Rocca multimediale
La Vernaccia di San Gimignano e la Rocca multimediale, un progetto che vi porta tra i filari e il Medioevo luminoso di questa meravigliosa città. la Rocca vi aspetta in Toscana ma ci sono tutti i presupposti perchè possa essere replicata e ricostruita virtualmente dovunque si voglia sperimentare la sua magia , ce la raccontano Letizia Cesani e Stefano Campatelli in questo video.
Il vino perfetto per la bistecca sta a Montepulciano! Giorgio della Seta e il suo Nobile a #Vinitaly2017
A Vinitaly parliamo con Giorgio della Seta e la sua storia a Montepulciano che parte da lontano e oggi si rivela con una delle migliori gamme di vini che si possa trovare in zona. Assaggiamo il notevole e azzeccatissimo rosso di Montepulciano 2015 e la doppietta 2013 tra Annata e Riserva che escono in eleganza e finezza con il tannino perfetto della bistecca alla fiorentina.
Cantine Bellini, Rùfina ma non solo! Ecco il nuovo Chianti Classico a #vinitaly2017
Andrea Masi, la nuova generazione dei Bellini alla Rufina si presenta a Vinitaly con il nuovo Chianti Classico con uve da Castellina in Chianti che affianca il mito Rufina Pozzo Riserva e introduce “Il Dominante” con tocchi di maremma che allargano gli orizzonti del sangiovese con toni più ricchi e fruttati grazie alle uve internazionali.
Botti di roverella per il sangiovese in sperimentazione al Castello di Gabbiano #vinitaly2017
Con Federico Cerelli enologo assaggiamo la riserva del Chianti Classico molto più fine e leggera del solito , l’esperimento del colorino come “selezione” piccante e ricco e infine la sontuosità dolce del Bellezza Gran Selezione pronto a sperimentare le botti di roverella che si sta rivelando ottima per dare un tocco di pepe bianco originale ma ben integrato al sangiovese.
Lo stile di Vicchiomaggio in tre vini simbolo dal Chianti Classico al FSM #vinitaly2017
Con John Matta pariamo del suo riferimento di Chianti Classico ovvero la Gran Selezione “La Prima” che ha avuto un grande successo , poi del Ripa delle mandorle che regala un tocco British alla Toscana e il FSM ormai storico Merlot in purezza ovviamente costoso come sempre se vuoi fare grande questo vitigno così facile in apparenza da coltivare ma bisognoso di infinite cure se ne vuoi fare un grande vino.
Gagliole e i nuovi 2015, Chianti Classico Riserva in Anteprima e… #vinitaly2017
La nuova realtà a cavallo tra Chianti Classico di PAnzano e di Castellina svela i suoi tre vini 2015 in anteprima a Verona: un grande e immediato Classico , una sontuosa e promettentissima riserva di struttura ed eleganza e un baby supertuscan che usa al meglio il merlot e il territorio.
Un volo sulla Toscana con Frescobaldi da Pomino a Montalcino passando per la Rùfina di Nipozzano #vinitaly2017
Tre grandi cru incarnati in tre vini simbolo per Frescobaldi dallo storico e coraggioso cru di Pomino dove Leonia Frescobaldi piantò per prima lo chardonnay fino alla classe di Montalcino dove il Brunello è un assemblaggio di territori e zone diverse passando per la casa madre di Nipozzano alla Rufina dove il Mormoreto ha fatto il grande passo storico di passare al Sangiovese più vitigni internazionali per raccontare ancora meglio uno straordinario terroir di vino.
I cru di Famiglia Cecchi a #Vinitaly2017 Chianti Classico, Morellino, Sagrantino
Con Leonardo Raspini passiamo in rassegna l’impegno della Famiglia Cecchi in Toscana e Umbria con il Primocolle Chianti Classico (ossia Villa Cerna con le vigne nella prima collina a Castellina in Chianti) , l’audace riserva Poggio al Leone di Val delle Rose in Maremma e il Sagrantino di Montefalco della Tenuta Alzatura.
Passaggiare a Montalcino con il trekking a Tenute Silvio Nardi #vinitaly2017
Un itinerario alla portata di tutti con Emilia Nardi che ci porta a scoprire la sua tenuta a piedi con sentieri meravigliosi e le giuste pause ristoro. Un’idea nuova per apprezzare una zona di Montalcino selvaggia e incontaminata e apprezzare ancora meglio i vini della cantina.