andrea gori

Gabbro IGT Toscana 2015 Montepeloso

Ecco lapiccola chicca rara e preziosa nel progetto di vino mediterraneo di Fabio Chiarellotto in quel di Suvereto, Val di Cornia con Montepeloso, che tra i suoi vigneti ha trovato spazio per due piccoli lotti per il cabernet. Questo cabernet sauvignon in purezza è l’eccezione che conferma la regola nella produzione di Montepeloso solitamente impostata su vitigni del mediterraneo e non sui bordolesi. Ciononostante su questi suoli particolari e antichi il terroir esprime le note più ammalianti delicate e allo stesso tempo sontuose dell’uva bordolese per eccellenza.

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Davide Moreau Bourgogne Rouge 2015

Un giovane talento Davide Moreau che dopo una serie di belle esperienze in altre cantine, nel suo domaine di famiglia è già in grado di far vedere cosa vale con i suoi vini di Santenay con il vino di ingresso che beneficia della grande annata e soddisfa appieno con la sua eleganza. Giancarlo Marino ce lo racconta con il suo inimitabile stile e profonda conoscenza della materia.

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A Quo 2014 IGT Toscana Montepeloso

Un azzeccato blend di uve toscane storiche con un minimo di tocchi mediterranei anche francesi con sangiovese 30%, montepulciano 30%, cabernet 20%, marselan 10%, alicante 10% rappresenta l’ingresso perfetto nella Val di Cornia di Fabio Chiarellotto con Montepeloso. A Quo è il vino di ingresso ma ha già tutti gli elementi per capire la sensibilità dell’azienda per il frutto nitido e distinto di frutta di bosco ciliegie e fragole e soprattutto per la macchia mediterranea, lo spigo toscano, lavanda, alloro, mirto e tocchi speziati giocati in leggerezza. (altro…)

Mercurey blanc 1er cru En Sazenay 2015 Domaine Tupinier Bautista

Manu Batista è già un grande di Mercurey e dal 2016 opera nella nuova cantina scavata nella roccia. Erede di una famiglia viticoltrice dal 1770 ha le idee chiare per il suo futuro di qualità. Questo En Sazenay nasce da suolo sabbioso argilloso e vigne di età media 50 anni per un totale di poco meno di un ettaro. 5mila bottiglie che nascono dopo 11 mesi di passaggio in barrique e regala note intense dorate e ricche che prefigurano il bellissimo naso con una componente gessosa e affumicate che esalta le componenti fresche di pesca e quasi tropicali che emergono in bocca o quando il vino prende qualche grado di temperatura nel bicchiere.

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Brandini Barolo DOCG 2012 La Morra Biologico

Un classico e intramontabile Barolo de La Morra, tradizionale assemblaggio che riesce a mettere in evidenza il carattere fruttato rotondo e saporito dei Barolo di questo comune. La famiglia Brandini è tra le poche e tra le prime a proporre un Barolo biologico e la fragranza e la piacevolezza del frutto sembrano in effetti avere una marcia in più con una continua sottolineatura del bel fruttato di bosco, confettura di fragole e lamponi e le note balsamiche di incenso rose e lavanda a rincorrersi nel naso.

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Domaine Chevillon – Nuits St. Georges 1er Cru Les Cailles 2014

Un première cru di notevole importanza per Domaine Chevillon tra i tanti vinificati separatamente nel Domaine a Nuit St Georges. In particolare Les Cailles (il cui nome deriva dalla radice di “sasso” e non di quaglia come si potrebbe pensare) e  si trova a metà strada tra Corton e St Georges. Denis e Bertrand al comando del Domaine da qualche anno vinificano uve per più di 13 ettari nel comune e sono capaci di dar voce alle diverse sfumature nella AOC. Non fa eccezione questo Les Cailles, tra i tre vigneti migliori della denominazione, che con i suoi terreni ricchi di argille rosse, su rocce calcaree di età antica, dona ai vini che qui nascono potenza ed estrazione ma sempre e soprattutto finezza .

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David Moreau – Santenay rouge Cuvee “S” 2015

Un giovane di belle speranze che sta diventando una grande realtà borgognotta degno erede della tradizione di famiglia, ecco chi è oggi David Moreau diplomatosi solo nel 2009 ma già in grado di muoversi alla grande tra i filari di pinot nero e chardonnay per le proficue esperienze fatte in giro per famosi domaine della Borgogna e del Rodano, Romanèe Conti compreso. Grande rispetto per la vigna e l’uomo e l’ambiente, grappoli perfetti e selezionati che arrivano in cantina e macerazioni controllate continuamente per una estrazione sempre millimetrica. Questo Santenay “S” è dedicato ai nonni nasce dalla parcella storica al centro del villaggio ovvero Les Cornières, in pratica un premiere cru.

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Brandini Barbera d’Alba DOC Superiore Rocche del Santo 2016

Tra i vigneti di proprietà della famiglia Brandini c’è anche un ettaro scarso a Barbera che viene dedicato a questa Barbara d’Alba Superiore che prende il nome dal toponimo Rocca del Santo. Il vino è ricco e intenso come si confa alla tipologia e il profumo fruttato di bosco è intenso e cangiante con una bella nota ricca di spezzatura naturale che va dalla vaniglia al pepe passando per note mediterranee di macchia e tocchi balsamici.

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Domaine Chevillon – Nuits St. Georges 1er Cru Les Chaignots 2014

Famoso per i suoi vini ricchi concentrati e dal piglio selvatico ma sempre ammantato di eleganza, i vini di Nuits St. Georges sono sempre ad un passo dal rango di Grand Cru ma spesso rispetto a questo risultano ancora più accessibili e godibili. Il Domaine Chevillon esplora con i suoi vini gran parte di questa village dagli inizi del 1900. Oggi sono Denis e Bertrand che sono in cabina di regia del Domaine che vinifica uve per più di 13 ettari. Questo Les Chaignots proviene dalla zona nord del vigneto di Nuit St Georges con esposizione classica est, altezza 280 mt e da quasi 6 ettari di superficie con una pendenza media dell’14% molto impervio.

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La ricetta della scottiglia di carne bianca in Toscana con Paolo Gori

Inizio primavera con ricordi di Inverno ed ecco la scottiglia alla Toscana con pollo, faraona, maiale  e vitella con una nota piccante che richiama le origini casentinesi dei questo piatto. Un cacciucco di terra che esalta vini bianchi dalla potenza notevole come i grandi Borgogna ma non solo. (altro…)