Il rosso in anfora di Antonio Arrighi prende forma e definizione sempre maggiori con questa 2016 in anfora per pochi mesi per evitare note amare e troppo intensamente tanniche. L’anfora come sempre esalta il varietale e quindi intense note di viola, visciola, pepe, frutta di bosco, ribes nero e rosso e poi sandalo, tabacco e tocchi di cardamomo. Bocca con tannino più lieve di quanto si possa pensare e slancio verticale importante e saporito. Da belle carni di sostanza e anche se sull’isola si trova solo coniglio, ci si adatta benissimo!
andrea gori
Venerdi 9 novembre in trattoria va in scena Clemente, Vino e Convivio con Zeffiro Ciuffoletti e le novelle del Chianti Classico Grevepesa
Sondrete – Passito Bianco di Toscana IGT 2006 La Regola
Non sono molti gli esempi di “vin santo” o simili sulla costa ma gli esempi che si incontrano hanno sempre qualcosa da raccontare come questo Sondrete de La Regola a Riparbella Val di Cecina. Le uve sono le classiche Trebbiano, Malvasia e Colombana affidate ai caratelli murati per 10 anni e il risultato è scurissimo denso e raffinato con note dal mallo di noce alla carrube passando per frutta come dattero e albicocca secca, sottobosco fungino, humus e pepe, sandalo e refoli balsamici di cardamomo.
Hermia IGT Toscana Bianco – 2016 Viogner Antonio Arrighi
Già notevole in una precedente incarnazione in barrique, il viogner elbano si esalta in maniera eccezionale con l’anfora con Antonio Arrighi che riesce a preservarne il varietale in maniera mirabile senza stravolgerne l’essenza. Questo vino dedicato all’antenato di Antonio viticoltore all’Elba (Hermia è il nome trovato su un anfora vinaria recentemente ritrovato in un sito archeologico greco) ha naso di albicocca e susine mature, erbe aromatiche, sambuco, timo, menta e note sapide evidente che si mantengono al palato dove la particolare acidità del viogner bassa ma martellate si fa sentire e diverte specie se si azzecca l’abbinamento come con il supplì al nero di seppia di Paolo Gori.
Venerdì 26 ottobre in trattoria Fonterutoli e il Chianti Classico di Castellina con la guancia al sangiovese di Paolo Gori
L’eleganza mascolina e la classe dei vini dei MArchesi Mazzei in Fonterutoli dal 1435, vini affascinanti che nascono da un microclima e suoli molto particolari e condotti con cura maniacale in tutte le sue parcelle e cloni di sangiovesi. Approfondiremo la conoscenza dei sangiovese di Fonterutoli con i loro Chianti Classico, il Mix36, la Gran Selezione 2008 in magnum e il ritorno di un vecchio amico, il Concerto di Giulio Gambelli con un menu di Paolo Gori a tutta Toscana…
Gabriele Mazzeschi Syrah Il Commendatore 2016 IGT Toscana
Nuova annata per un outsider del syrah che si è guadagnato già rispetto e considerazione nel settore per la grandissima prova dell’annata 2015. Questa 2016 è croccante fresca e sapida come annata comanda e nel bicchiere ha note che ricordano molto il Rodano tra tocchi erbacei eleganti, pepe, mirtillo e ribes nero ma anche un tono di rusticità ben dosato che evoca spaziature esotiche.
Vinea Domini Sangiovese IGT 2015 La Leccia
Classico sangiovese di vecchia scuola toscana con un bel tannino piccante che stuzzica e diverte in un’annata con bella concentrazione. Speziature e note piccanti, fiori e frutta sotto spirito lamponi e di bosco, menta, fragole in confettura tabacco e sandalo lo distinguono nella beva bella e solida.
Silosò Elba Aleatico Passito 2017 Antonio Arrighi
La meraviglia aromatica dell’aleatico si esalta come sempre nelle mani di Antoio Arrighi che lo tratta con rispetto e intensità necessarie a sottolineare i tratti mediterranei e profondamente fruttati di prugne, visciole, fiori, fragole in confettura e alloro. Bocca dolce ma dove il tannino fa la sua parte insieme alla bella sapidità a farne un vino da bere da solo in qualsiasi momento della giornata e non solo con i dolci come la famosa o famigerata schiaccia ubriaca dell’Elba, presentata in versione casereccia da Paolo Gori nel corso della serata.
Tra i castelli della Loira e i suoi vini
Un viaggio particolare e alternativo è quello che troverete in edicola su Business People di Ottobre! Lontano dai riflettori di Borgogna e Bordeaux, la Loira è al momento forse la regione più completa e intrigante dell’intera Francia vinicola. Da grandi bianchi da uve singolari e meno conosciute fino a sorprendenti rossi da uve insolite e succulenti rosati fino alle bollicine e ai vini dolci percorrere il fiume visitando i famosi “Chateau” non è mai stato così enoicamente divertente come oggi.