andrea gori

I segreti della carne Calvana

La meraviglia della carne di razza Calvana del salumificio Mannori è stata apprezzata nei tagli di carne predisposte per il gran bollito misto della Trattoria da Burde lo scorso venerdì ma non è l’unico impiego dove la Calvana da il suo meglio. Sue Ellen ci racconta l’attività di famiglia e le particolarità della carne calvana che ogni giorno potete assaggiare nel peposo in trattoria.

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Champagne Mandois Brut Zero

Uno splendido e pimpante, nitido e cristallino dosaggio zero che trova nel tempo (6 anni sui lieviti!) la quadra per una equilibrio perfetto questa nuova cuvèe di Claude Mandois a Pierry (non lontano da Epernay). Assemblaggio 50% Pinot Nero, 50% Chardonnay con doppia pressatura, fermentazione alcolica e malolattica e appunto affinamento in bottiglia per minimo 6 anni. Il vino è sontuoso con una freschezza limpida e cristallina dove emergono mandarini, kunmquat e tanti rimandi speziati e dolci che al palato grazie allo zero dosaggio si animano in un vortice di piacevolezze assortite.

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Farnito Vinsanto del Chianti Doc 1999 Carpineto

Dopo qualcosa come 17 anni in caratello, probabilmente il tempo più lungo per un vin santo in commercio adesso, esce il 1999 Vin Santo del Chianti di Carpineto, frutto di un prezioso e certosino assemblaggio di uve malvasia e trebbiano maturate e affinate in caratelli sparsi tra Montalcino, Dudda (Chianti Classico) e Montepulciano, terra importantissima e famosa per la tipologia.

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Campodora 2017 Romagna DOCG Albana Secco Podere del Nespoli 1929

Dalle Colline Forlivesi un vino che sfrutta il medio impasto calcareo del terreno per realizzare un’albana gradevolissima, piccante sapida e dal bellissimo impatto nel bicchiere. Floreale di sambuco, acacia e di frutta gialla come pesca, albicocca e mandarini. Al palato è molto ricco ma la nota tannica lieve lo equilibra e lo rende scattante.

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Champagne Roger Coulon Reserve de l’Hommée

Con uve dalle particelle più vecchie delle vigne di Vrigny, Coulomnes de la Monagne e Pargny le Reims ecco il prodotto che ha convinto Umberto Bellenda a importare questa peculiare maison. Vino speciale a partire dal nome che richiama l’antica unità di misura di superficie “l’uomata” ovvero la porzione di vigneto che un uomo può lavorare in una giornata di lavoro.

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Penfolds Bin150 Maranga Barossa Valley 2015

All’interno dell’impero Penfolds il BIN (Batch Identification Number) 150 indica uno dei cru più importanti aziendali ovvero Maranaga nella Barossa Valley, la zona più antica della viticoltura australiana. I suoli son molto antichi nella zona nord over di Barossa con condizioni climatiche aride e terreni rossi che danno struttura importante ai vini. Questo Bin nasce nel 2008 per poter far esprimere il grande frutto di questa zona.

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Fiorile Fondo San Giuseppe Albana di Romagna Secco 2017

Stefano Bariani ci racconta del suo bianco di punta sempre richiestissimo dal mercato che se ne contende le bottiglie ad ogni uscita. Questa Albana si inserisce nella filosofia aziendale improntata al massimo rigore di espressione ma anche nell’applicazione dei dettami biologici e di legame con la natura. Siamo a Brisighella, a 400 metri sul livello del mare. I terreni sono limo argillosi, calcarei, con scheletro marnoso e ricchi in sostanza organica.

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Giovedi 24 gennaio God Save the Wine nel salone delle feste del St Regis! il 2019 inizia alla grande…

Ormai non inizia un anno senza che possiamo con orgoglio annunciare la nostra festa inaugurale al St Regis! Uno degli alberghi più sontuosi raffinati e golosi d’Italia vi attende con una serata raffinata e lussuosa nei calici e nei piatti con i due # ufficiali da utilizzare nelle vostre conversazioni social ovvero #gstw e #godsavethewine . Il calice di inizio del 2019è fissato quindi per le ore 19,31 di giovedi 24 gennaio con un menù firmato da Valeria Piccini – due stelle Michelin, Da Caino a Montemerano e Gentian Shehi – una stella Michelin, Winter Garden by Caino a Firenze.
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Lauro – Bianco Costa Toscana IGT 2015 La Regola

La sfida italiana al grande bianco si sta giocando su più fronti e se in Friuli e Alto Adige si punta su autoctoni e varietà di punta internazionali qui in Val di Cecina si prova a insister sull’outsider Viognier che con una piccola percentuale di Chardonnay compone questo intrigante Lauro de La Regola.

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Monmarthe Extra Brut Coup de Coeur

Ecco un extra-brut che fa un grandioso uso delle uve première cru di montagna attorno a Ludes ricreando un vino di carattere e intensità che non rinuncia ad una bella dose di dolcezza sempre e solo sussurrata. Questo Coup de Coeur è davvero una prova di bravura a partire da 50% Pinot Nero, 50% Chardonnay da terreni in prevalenza calcareo gessoso che danno alle uve rigore freschezza armonizzate grazie ai tre millesimi coinvolti nella cuvèe (2012-2011-2010) con le loro sfumature di ricchezza e acidità.

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