Al sud estremo di Montespertoli sui 300 mt si trova Podere Ghisone dove Luca Nesi produce questa bella versione di Chianti Riserva capace di sedurre con le sue note di amarena, mon cheri, pepe rosa. Sorso di bella importanza e struttura con tannino mai amaro anzi che spinge e pulisce bene se abbinato con piatti dalla grassezza importante.
andrea gori
Barolo Vigna La Delizia Fontanafredda Lazzarito 2019 DOCG
Con questo Barolo ci troviamo a Serralunga e in particolare questa è una menzione di vigna all’interno della MGA Lazzarito. La caratteristica più importante di questo vino è la prorompente intensità del naso in cui emergono note di incenso alloro ma anche richiami mediterranei di elicriso insieme alle note classiche del nebbiolo di Serralunga come l’anguria, la viola candita, la rosa ci sono delle sensazioni fruttate che ricordano il frutto scuro, il sottobosco, il ribes nero mirtillo, more e tanta spezia come cardamomo, l’anice stellato la verbena, una fresca nota vegetale che rimarca molto la freschezza complessiva. L’annata è la 2019 ed è annata grandiosa , bellissima anche più pronta rispetto alla classica annata di Serralunga in genere non facile da bersi così giovane.
Massi di Mandorlaia Morellino di Scansano Riserva 2019 Conte Guicciardini
I conti Guicciardini producono vino in Toscana dal 1199 ma in Maremma sono arrivati solo alla fine degli anni ’90 con grandi investimenti e una lavorazione del terreno che ha visto appunto affiorare una grande quantità di “massi”. La collina di 26 è un declivio con esposizione ottimale verso Sud/Sud-ovest a un’ altitudine fra i 320 e i 200 m s.l.m. I terreni sono compatti e calcarei (“terrengrosso”) nella parte a monte, mentre sono piu’ leggeri, sabbio-limosi (“terrenello”) piu’ a valle creando situazioni positivamente complementari per la qualità dei vini.
Giovedi 2 Febbraio Fuori di Taste #1 Pizza Revolution con Stefano Canosci!
Venerdi 3 Febbraio Fuori di Taste #2 con i formaggi del Palagiaccio e i vini del Mugello!
Ca del Baio Barbaresco Vallegrande DOCG 2019
Naso importante e ricco come si conta ad una grande annata come la 2019 tra note assolata e scure di more, mirtilli, ribes nero subito corredati da carrube e mallo di noce. Lato speziato ben presente e grande la scadenza di pepe e belle tostature che riescono però solo a malapena a sentirsi dato il grandioso frutto espresso. Sorso dal grip splendido e raffinato, esuberante per giovinezza ma preciso per definizione, un vino che darà belle soddisfazioni e che è stato festa sui tagli di bollito misto più impegnativi e saporiti.
Fattoria La Leccia – “Cantagrillo” 2020 – Toscana Trebbiano IGT
Un vino particolare, un bianco con la “testa da rosso” come dice Lorenzo Bagnoli de La Leccia che ce lo introduce. Da uve trebbiano rosa (con piegatura del tralcio prima della vendemmia manuale che porta concentrazione) e uso sia di legno (barrique) che acciaio, ha colore carico e ricco e profumi di canditi, floreale giallo, pesca e refoli mediterranei e balsamici davvero piacevoli.
Battiferro Il Grillesino Morellino di Scansano Riserva 2018
Azienda importante quella di Roberta Cenci e Saverio Notari ovvero il Grillesino perché da sempre affianca alla vendita del Morellino quella di grandi vini blasonati da tutta Europa con un occhio e un bel pezzo di cuore rivolto alla Maremma. Questa riserva nasce da un uso attento di legno in affinamento e proprio le note di tostatura e spezia dal bel rovere caratterizzano il naso insieme a frutta di bosco, pepe e un floreale di lavanda. Tannino di notevole livello e intensità lo completano al palato rendendolo un ottimo vino da abbinamenti sulla tavola maremmana e italiana in genere.
La Sala Chianti Classico Riserva DOCG 2018
L’etichetta più gastronomica de La Sala è sicuramente questo Chianti Classico Riserva da sangiovese 90% e cabernet sauvignon 10% da vari vigneti disposti tra i 200 e i 310 metri sul livello del mare su suolo calcareo di galestro di Alberese e argilla rossa.
Adelmo Gutturnio Frizzante DOC Enrico Loschi 2022
Ai tempi dei romani il Gutturnium era il nome di una coppa d’argento rinvenuta alla fine del 1800 sui Colli Piacentini che i commensali condividevano durante il banchetto e non potrebbe esserci nome migliore per un vino come questo di Loschi Vini. Composto da croatina e barbera, frizzante senza essere aggressivo ma cremoso e invitante , ha note profonde di amarena, liquirizia, mirtillo e ribes più qualsi talco e vaniglia a comporre un naso invitante e suadente.