Martino Manetti racconta nel video catturato durante la verticale in Trattoria come nasce Montevertine di Montevertine. Un vino spesso difficile da inquadrare stretto come è tra l’immediatezza del Pian del Ciampolo e la sontuosità elegante di Pergole Torte. IN realtà si tratta del vino fondante dell’azienda perchè rappresenta l’evoluzione del Chianti Classico originariamente prodotto dal 1972 fino al 1982 quando è diventato Montevertine Riserva, impropriamente etichettato così ovviamente da Sergio Manetti. E’ quindi il vino tradizionale prodotto ininterrotamente nella fattoria fin dall’inizio, cambiato negli anni perchè dapprima era fatto da vigneti più vicini alla fattoria poi piano piano vigne più giovani o di seconda selezione del Pergole.
andrea gori
George Descombes Saint Amour AOC 2020
Un Saint Amour che vi farà riconciliare con il gamay (e San Valentino…) e tutto il Beujolais tutto questo di Descombes! Naso con nota carnosa e floreale di viola e rosa che si sposa benissimo con l’Amour della AOC. Frutto dolce e carezzevole rosso e nero cui si aggiungono note piccanti (macis e falso pepe), e leggerissimo selvatico e vegetale invitante. Nel sorso è vivo e pimpante con una pulsazione particolare che si esprime al naso con questa nota scura fruttata con già una percepibile bellissima acidità. (altro…)
La mia Nuda Nizza DOCG 2021 Montalbera
L’ingresso nella Champions League delle Barbera da parte di Montalbera con questo LA Mia Nuda è decisamente centrato e deciso. Opulenza e carnosità accompagnano il naso dopo un colore ipnotico blu ceruleo che rapisce lo sguardo. Naso tra frutta di bosco, spaziatura e pepe nero , cassis, lavanda e balsamico tra eucalipto e alloro senza tralasciare le belle note tostate di legno ben scelto.
Champagne RSRV Mumm Cuvèe 4.5
Ricco dorato e carnoso goloso al naso ma sempre vivo in freschezza e agilità, la nuova cuvèe 4.5 tutta da uve Grand Cru di Mumm prende il nome dai 4 anni sui lieviti e i 5 territori grand Cru da cui provengono le uve. Si parte dal Pinot Noir, raccolto a Verzenay, Aÿ e Bouzy e lo si completa con look Chardonnay di Cramant e Avize. Colore intenso e ricco con sfumature dorate verdognole a sottolineare acidità e ricchezza di estrazione che poi emergono prepotenti nel naso complesso e ricco capace di comprendere frutta rossa di bosco, fragole , more mirtilli e tanto agrumato e una sfumatura gessosa intrigante e piena. Miele di tiglio, canfora, anice, lievito e pan briosciato finiscono di completare un sorso di una ricchezza con pochi eguali nel campo delle cuvèe non millesimate di “ingresso”.
Venerdi 9 febbraio Montevertine in verticale 2002-2019
Finalmente ci siamo, Montevertine in verticale! Andiamo alla scoperta della “riserva” di casa Manetti con Martino che ci condurrà nell’assaggio di annate storiche di questa etichetta che abbisogna del giusto temp per esprimersi al meglio. In abbinamento un menu gustoso e ricco a cura di Paolo Gori che ci permetterà di esaltarne tutte le sfumature. Assaggeremo 2002, 2008, 2013, 2014, 2016 e la splendida 2019!
Pakravan Papi Campo del Pari Igt Toscana 2015 Merlot
L’esaltazione del merlot sulla Costa Toscana è stata fatta a Bolgheri ma prosegue anche a Riparbella con esiti notevoli come dimostra l’equilibrio e la compattezza di questo campione di razza da parte di Pakravan Papi. L’annata 2015 la ricordiamo per ricchezza e intensità ma qui c’è la componente microclimatica di Riparbella a fare la differenza che regalano note belle fruttate rosse e nere di frutta di bosco poi tocchi pepati e balsamici, cumino e menta.
Domaine du Chancelier Bourgogne Hautes Cotes De Beaune Vieilles Vignes “Les Chevrieres” 2021
La storia di Elsa e Cédric Ehrhart con il Domaine Du Chancelier è una sacra missione di esaltazione del territorio anche quando questo cambia in maniera drammatica per il climate change. Ecco perchè tanta attenzione viene posta ad un HCB (Haute Cote de Beaune), vigne ad altezze e giaciture ritenute inadatte a vini di qualità anche solo dieci anni fa. Oggi invece ecco questo piccolo gioiello da annata fortunata con note tropicali mango papaja e poi arancio candito e albicocca. Una sottile linea affumicata sottolinea ed scontorna il frutto e il floreale giallo mentre piano piano emergono note saline e di curry, pepe bianco e frutta secca, lieve burrosità appena percepibile.
Passito di Ruchè VINO DA UVE STRAMATURE Montalbera
Ecco il Ruchè che riepiloga la storia e la tipicità di questo vitigno a lungo relegato in versione dolce per via della sua esuberanza zuccherina. Il passito da uve stramature di Montalbera ha un naso caleidoscopico tipico dei vini da uve passite ma con la bella nervosità di quelli a bacca rossa. Note intense di amarene, ciliegia, fico nero, albicocche, cannella e vaniglia che si sommano a pepe, rosa candita, arancio rosso e cardamomo.
Le Ragnaie Brunello di Montalcino 2010
Siamo sul Passo del Lume Spento, spartiacque tra i due climi di Montalcino e due versanti molto diversi tra loro e qui nasce dall’assemblaggio di vari Cru di Riccardo Campinoti questo vino dotato di costanza e grazia negli anni davvero impressionanti. Le Ragnaie ha fresco moderno e naturale senza eccessi con uso lieve di volatile, qui bellissimo nots di bergamotto e arancio rosso, mix di frutto rossa e nera, poi timo, mentuccia e macchia mediterranea di impronta versante sud.
J. Guillot Bourgogne Rouge Les Crays Pinot Noir 2022
Julien Guillot è uno dei nomi più caldi della nuova Borgogna del vino e lo incarna alla perfezione con il suo stile improntato alla naturalità, uso dei raspi, lieviti indigeni e grande rispetto del territorio. questo Les Crays viene dal Maconnais, terra a lungo neglette per i grandi vini e che si sta prendendo grandi rivincite tanto che si parla di futuri premier cru e village in questa AOC. (altro…)