La maison Cattier produce vino dal 1635 e oggi è una realtà spumantistica che può contare su ben 33 ettari di proprietà sulla Montagne de Reims. Il loro brut premier cru è vino solare carnoso diretto e squillante con una bella preponderanza anche visiva di meunier e pinot nero e un tocco di chardonnay a dare un tocco di bellissimo agrumato arancio e tiglio floreale.
ambassadeur du champagne
Champagne Cattier Clos du Moulin 2008-2009-2012
Da uno dei più celebri Clos della Champagne ecco il gioiello della Maison Cattier acquistato nel 1951 da Jean-Jacques Cattier e da sempre vinificato unendo tre millesimi di cui il più giovane è presente al 50% e 25% ciascuno delle altre due. Poco più di 20mila bottiglie per espriremere il carattere dello chardonnay e del pinot nero estraendo il meglio dai millesimi 2008, 2009 e 2012 ovvero tanta acidità e freschezza (2008 e 2012) e frutto intenso e caldo (2009).
Champagne Piper Heidsieck Vintage 2008
Vino di eleganza e classe assolute che rendono giustizia perfettamente ad un grandioso millesimo come la 2008. Questo Vintage 2008 (a breve sarà avvicendato dal 2012) è un 55% di pinot noir e il 45% di chardonnay ottenuti da 18 Grand e Premier Cru e rimane sui lieviti 8 anni con un dosaggio che sorprende a 10gr/lt. Sorprende perché ce lo aspetteremmo (visto il gusto attuale ben più secco) più morbido e invece ha una tensione spettacolare e avvolgente.
Champagne Piper Heidsieck Rosè Sauvage
Ecco un rosé d’assemblage ma con colore intenso e scuro, molto claret, quasi da rosso appunto, tonalità pronunciate che colpiscono e in effetti anche il naso è un’esplosione di frutta rossa, un vino audace che risulta fortemente vinoso, con nota evoluta molto forte. Ma nello Champagne rosa davvero “sauvage” di Piper Heidsieck la vinosità in bocca in realtà non c’è: i frutti rossi sono trasportati da agrumi e mandarino verso note più fresche, è audace perché non gioca solo sull’eleganza ma anche su potenza e vinosità, si ha l’impressione davvero di masticare ribes insieme a un frutto più acidulo e speziato, zafferano, pepe, affumicato, qualcosa che fa pensare a cucina e abbinamenti importanti.
Champagne Piper Heidsieck Brut Essentiel (base 2012)
L’etichetta più esaustiva mai presentata da Piper Heidsieck sui suoi Champagne racchiude le informazioni necessarie e godersi questa piccola grande chicca di bevuta champenoise. Un accurato blend di oltre 100 vini condotto da Séverine Frerson-Gomez , che dal 2001 segue i blend alla Maison e dal 2012 è diventata capo enologo erede di Regis Camus.
Chateau La verrerie Rosè Luberon AOC 2017
Ecco un vino ideale per svelare la magia della PRovenza (e zone limitrofe come questo Luberon) e quello che è capace di realizzare nel bicchiere sia sulle spiagge della Costa Azzurra che a tavola in trattoria in una piovosa primavera. La base ampelografica poggia su grenache (72%) e cinsault (13%) e per un 15% su altre varietà locali come syrah e mourvedre e picpoul tutte vinificate separatamente e poi assemblate.
Venerdi 17 maggio Provenza e Champagne in rosa con Piccione e Ratatouille con Piper Heidsieck e Chateau La verrerie
Champagne Roger Coulon Heritage 1er cru
La cuvèe più complessa prestigiosa e visionaria di Eric Coulon di Champagne Roger Coulon da Vrigny è proprio questo multimillesimato (in questo l’umida e complessa 2005 e la ricca e abbondante 2006) che dopo 11 anni sui lieviti vede la luce nel bicchiere. A partire da vecchie vigne di Chardonnay e Meunier dalla particella “Champs de Vallier” una vinificazione in legno nelle vecchie botti del nonno rimesse a nuovo danno luce ad un vino ricco e immaginifico dove le note di evoluzione e speziatura si fondono perfettamente su note fruttate di fico, albicocca, carrube, fragole, mirtillo e poi noce di cola, bergamotto alloro e macchia mediterranea.
Champagne Roger Coulon Heri Hodie 1er cru
Lo champagne di ingresso della maison Roger Coulon, intitolata dal nipote Eric al padre prematuramente scomparso e portata avanti insieme al nonno, è emblematico per la maison stessa e la sua volontà di portare avanti il lato territoriale e artigianale e vinoso della regione. In prima pagina e in etichetta il territorio di Vrigny, Pargny e Coulomne di provenienza delle uve con i vigneti evidenziati in oro. Siamo ai piedi della montagne de Reims ma la predominanza è un munire sublime da una solare ventennale, una base per la cuvèe che assomma stile eleganza e vinzosità e un frutto bellissimo e terso che da una impronta decisa al naso e al sorso e anche al colore quasi rosato e oro rosso.
La glera, Valdobbiadene e il Bellenda Prosecco Metodo Classico Brut Rive di Carpesica 2016
Ecco un luminoso esempio delle possibilità della glera questo Prosecco superiore metodo classico che nasce dalle Rive di Carpesica, uno dei cru in cui è suddiviso il piccolo grande mondo del Conegliano Valdobbiadene. La famiglia Bellenda con questo prodotto rende omaggio ai primi 100 anni di storia del prosecco ovvero prima dell’autoclave e lo fa presentando un vino suggestivo fine ma non scontato che cresce con la temperatura con note di frangipane, albicocca, pera williams, canditi, agrumi, nocciole tostate e pasticceria .