In occasione del 15° Compleanno di Eataly siamo ben felici di collaborare con Eataly Firenze ad organizzare una serata dedicata alle grandi annate del merlot in purezza L’Apparita di Castello di Ama. Sarà una grande verticale 2007-2013- 2017 , guidata dal sottoscritto Andrea Gori anche perchè il menu degustazione pensato dal Sous Chef Emanuele Polidori è davvero speciale… (altro…)
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Anteprima | Anche Castello di Ama su iPhone…il nuovo terroir del vino italiano è aperto!
Neanche il tempo di rallegrarsi del grande successo dell’applicazione DegustaVino di Frescobaldi, la prima wine-app di un’azienda Italiana, ecco che anche la flagship del Chianti Classico, Castello di Ama in degustazione in questi giorni a New York nel grande Wine Experiene di WS, si getta nell’arena digitale presentando un’applicazione scaricabile dai primi di novembre sull’Apple Store.
Che cosa dobbiamo aspettarci? (altro…)
Ama Interactive: il primo percorso del vino interattivo su YouTube
40 video, 6 ore di lavoro, 5 vini in degustazione. una giornata al Castello di Ama di cui già ieri avete letto qualcosa. Ma anche la degustazione presentata ieri su Intravino è in realtà una delle possibili conclusioni del vostro viaggio virtuale nel’azienda chiantigiana. Scoprendo le aree cliccabili e passeggiando con i video attraverso la tenuta, i vigneti, la cantina e il borgo, potrete visitare tutta la Galleria Continua messa su da Marco e Lorenza e assaggiar e i loro vini. Un pò come “Doom” o “Halo” o come il vecchio Dragon’s Lair, solo che stavolta visitate un castello decisamente meno pericoloso.
Buon Viaggio! (altro…)
La rivoluzione rossa del Castello di Ama: una galleria continua di arte e vino
Niente politica, please. solo la magia e la purezza di un luogo del nostro Chianti Classico che è riuscito a portare in alto il nome e il prestigio del Chianti Classico ricorrendo a passione, tecnica ed arte. La stessa arte che oggi è il modo di comunicare di Marco Pallanti e Lorenza Sebasti.
Arte moderna, concettuale, da vivere e da respirare, spesso ai limiti della performing art ma che alla fine del percorso (qui tutte le foto) ti fa capire i vini del Castello molto meglio di qualsiasi guida, sommelier o esperto di turno. E ti insinua pure il dubbio che magari forse anche il vino, una forma d’arte lo è. (altro…)