Siamo abituati a immaginare la viticoltura su dolci colline e pendii appena accennati quando non in pianura con i suoi filari dritti e regolari ma la maggior parte dei vini più affascinanti del pianeta nasce in condizioni molto più estreme e complicate per la coltivazione. Su Business People di Luglio 2018 troverete altezze vertiginose, clima al limite delle possibilità di vegetazione, venti e concentrazioni vertiginose di sali e sostanze minerali, pendenze che sfidano la fisica e campi ricavati da terrazze costruite nei secoli dalla caparbietà umana: il mondo della viticoltura eroica è variegato e affascinante e nella maggior parte dei casi ripaga ogni sforzo perché fa nascere vini dotati di carattere e intensità uniche e irripetibili portando all’esasperazione il concetto di terroir, l’insieme delle condizioni climatiche geologiche e umane che rendono possibile la nascita di un determinato vino.
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Voltumna Zeno Toscana IGT 2015
Il vino più conosciuto di Voltumna è questo “Zeno”, nato nel 2010 per voler unire sangiovese e pinot nero vinificati separatamente. Ma il risultato non era molto convincente e quindi Marzio ha pensato di invece di operare un taglio a livello di vino di cominciare ben da prima a unire le due varietà in maniera sinergica. Utilizzando la differenza di età di maturazione delle due uve si decide di vendemmiare il pinot nero nel suo momento (in genere fine agosto, quasi un mese prima del sangiovese). A fine fermentazione del pinot nero si raccoglie sangiovese in leggero anticipo su maturazione completa e lo si fa partire nel pinot nero a fine fermentazione.
Voltumna RiservaQ IGT toscana 2012
Il sangiovese “Querciolo” affinato una anno di più in legno e bottiglia in purezza rappresenta la sfida più importante di Voltumna su questa varietà fondamentale. Per trovare la massima espressione territoriale si porta maturazione del sangiovese fino alla prima settimana di ottobre, è sangiovese che cresce in luogo particolare umido in zona detta “buca” con molte nebbie e muffe nobili che spesso crescono sugli acini. Per questo vino non viene fatta selezione lieviti interni ma si cerca di far partire fermentazione del Querciolo con lieviti di buccia, molto più variegati di quelli in cantina i quali lieviti vengono fermati con zolfini e solforosa somministrata prima che parta fermentazione spontanea.
Voltumna Pinot Nero IGT Toscana 2013
La voglia di pinot nero è sempre stata grande a Voltumna e infatti le vigne sono del 2005. L’idea per questa etichetta, che è il pinot nero più importante sopra il Silene, espressione più semplice, è di realizzare un pinot nero gastronomico e di struttura usando vinificazione in acciaio e poi passaggio in legno. Inizialmente l’idea era di rimanere più leggeri ma un provvidenziale incidente di vinificazione ha fatto finire dei raspi nella fermentazione che hanno prodotto una bella struttura senza pesantezza e tannini legnosi, soprattutto perché rispetto alla Borgogna qui il raspo significa e matura in maniera completa.
Voltumna Pinot Grigio IGT Toscana 2015
L’annata calda mette alla prova Marzio e Voltumna su questo vino e questa uva così importanti per l’Italia del vino nel mondo. Il consueto stilema del pinot grigio viene del tutto abbandonato con una vinificazione molto semplice ma senza estremismo tecnico. Non è mai stato dato troppa rilevanza al bianco in Toscana in genere. Vinificazione in acciaio, poca macerazione ma uva molto matura grazie a biodinamica garantisce succo e saporosità.
Voltumna “Marcello” Rifermentazione Ancestrale 2014 Sangiovese e pinot nero
Marcello è nato perché 2014 è stato freddo e umido e trovandoci alle pendici dell’appenninon sotto il Falterona abbiamo risentito molto del freddo. Avevamo sangiovese bloccati che non maturava e un po’ per scommessa e un po’ per far cassa abbiamo provato a vinificare in bianco il sangiovese e rifermentazione in bottiglia del mosto congelato. Invece di usare zuccheri e lieviti per far ripartire fermentazione usiamo mosto appunto scongelato a primavera che fa ripartire la seconda fermentazione in bottiglia.
L’isola del Giglio sui Lungarni per una sera con Francesco Carfagna al God Save The Wine 18 Ottobre Palazzo Capponi
L’Isola del Giglio non è solo un titolo nelle pagine di cronaca, anche se la “bella addormentata sull’isola” è sempre lì a ricordarcelo. Sull’isola ci vivono uomini che, con il loro lavoro, contribuiscono alla rinascita di un patrimonio secolare che rischiavamo di perdere per incuria e abbandono: la vite e il vino. Uno di questi è Francesco Carfagna che conoscerete il prossimo 18 ottobre a Palazzo Capponi per il prossimo evento GSTW. (altro…)
God Save The Wine Tre Parole per dirlo la festa è sui Lungarni, Palazzo Capponi giovedì 18 Ottobre
Dopo l’Estate e le spiagge , il festival God Save the Wine torna a Firenze per il suo terzo anno di vita e presentare al suo pubblico il manifesto della Terza via del vino oggi nello spettacolare Palazzo Capponi su Lungarno Guicciardini (manifesto che ha incuriosito Repubblica lo scorso sabato). Gustare il vino come se ogni bicchiere fosse il primo della vostra vita e l’ultimo calice della serata, qualcosa che va affrontato con semplicità e passione senza guru e sacerdoti, un vino che vogliamo imparare ad esprimere e condividere in tre parole. (altro…)