Ci vorrebbe davvero un bel censimento completo per questo tema sempre più “profondo” e importante ovvero la capacità di dare grandi vini che hanno le vecchie vigne portate avanti con cura e metodo. E’ ormai fuori discussione che la ricchezza e la profondità di un vino dipendono da chi lo produce ma anche e soprattutto da dove nasce e dall’età delle vigne che con il tempo si approfondano nel suolo raggiungendo un equilibrio speciale con un luogo. Su Business People di Maggio in edicola raccontiamo e discutiamo sul fatto che l’Italia ha un patrimonio enorme di vecchi vigneti che rivelano il vero terroir e il vero gusto del territorio con vigneti che andrebbero tutelati come monumenti perchè portano con se e fanno rivivere le storie e le scelte di vita e di gusto di chi li ha piantati e spesso di intere comunità e culture.
alessandro boido
Moscato d’Asti Ca’ d’Gal Sant’Ilario 2016
Tra i vini più gustosi immediati e intriganti si possano trovare oggi, il Moscato d’Asti meriterebbe una rivalutazione enorme della sua qualità per merito anche e soprattutto di aziende come quella di Alessandro Boido che con i suoi cru e vinificazioni attentissime ottiene vini come questo.