Una denominazione che sta crescendo moltissimo quella dell’Alta Langa per merito dei grandi ma anche dei piccoli produttori che ci stanno investendo energie e qualità di lavoro. Così anche Brandini, piccola azienda con base a La Morra investe nell’Alta LAnga con questo Brut 2011 che dopo 48 mesi sui lieviti e un po’ di bottiglia arriva nei bicchieri dorato ricco e carico nel colore ma con noso fresco e fragrante di fiori, zenzero, sambuco, gelsomino, agrumi e bellissime note di nocciole tostate e panificazione.
agnolotti
Brandini Barolo DOCG 2012 La Morra Biologico
Un classico e intramontabile Barolo de La Morra, tradizionale assemblaggio che riesce a mettere in evidenza il carattere fruttato rotondo e saporito dei Barolo di questo comune. La famiglia Brandini è tra le poche e tra le prime a proporre un Barolo biologico e la fragranza e la piacevolezza del frutto sembrano in effetti avere una marcia in più con una continua sottolineatura del bel fruttato di bosco, confettura di fragole e lamponi e le note balsamiche di incenso rose e lavanda a rincorrersi nel naso.
Brandini Barbera d’Alba DOC Superiore Rocche del Santo 2016
Tra i vigneti di proprietà della famiglia Brandini c’è anche un ettaro scarso a Barbera che viene dedicato a questa Barbara d’Alba Superiore che prende il nome dal toponimo Rocca del Santo. Il vino è ricco e intenso come si confa alla tipologia e il profumo fruttato di bosco è intenso e cangiante con una bella nota ricca di spezzatura naturale che va dalla vaniglia al pepe passando per note mediterranee di macchia e tocchi balsamici.
Brandini Le Margherite Langhe DOC Arneis 2016 Biologico
Il caro vecchio “arnese” piemontese bianco sta crescendo moltissimo nella considerazione di appassionati e sta diventando uno dei bianchi più ricercati d’Italia suscitando reazioni sempre più positive. Ben diverso dal vicino Roero Arneis, l’Arneis nelle Langhe ma meno acidità incalzante ma uguale capacità di sedurre con note floreali fruttate e speziatura delicata, tra iris, biancospino, anice e tocco di vaniglia ed erbe aromatiche.
Borgogno e il “Coccodè” applicato a Barolo | E il salto della quaglia da DOCG a NoName
Non si può fare a meno di pensare alla teoria del Coccodè visitando l’azienda di Andrea Farinetti, il più giovane dei figli di Oscar per come da cantina si sia sollevata in pochissimo tempo a, quasi, monumento vivente ad uno dei vini più prestigiosi del mondo. Anche fingendo di non essere stati intrigati e rapiti dalla visita sensoriale in cantina con 9 diversi vini alla cieca, spesso sorprendenti, quello che ci rimane in testa tornandosene mestamente via dal Piemonte bellissimo di questo autunno è l’ascensore in vetro con cui si accede alla bellissima terrazza posta al centro dell’universo del BArolo. (altro…)