Non solo per i patiti della tipologia, che in effetti spesso mi lascia indiffente. Qquesta “la9” de L’Olmaia a doppia luppolatura, con quattro diverse tipologie da tutto il mondo si presenta già particolare dal colore molto vivace e invitante. Poi il naso di caramello e un filo amarognolo che spiazza al primo sorso che per contrasto vira subito sul dolce. il giochino continua anche nei sorsi successivi e rende la cosa interessante.
abbinamento
Castello di Vicchiomaggio Chianti Classico DOCG 2008
Tradizionale nell’uvaggio, sangiovese 90 colorino e canaiolo per il restante 10%, poi botte grande, è tipico chianti grevigiano al naso con una viola presente ma inglobata in una frutta di amarena e fragola molto corposi. (altro…)
Birra e Formaggi. Si. Può. Fare! Partiamo dal marzolino…
Non che ci fossero molti dubbi ma ieri sera è stata comunque una bella serata intensa, godereccia e formativa allo stesso tempo grazie all’impegno di Marco Pasquini dei Birranti, la grande attenzione del pubblico Slow Food Firenze (ma non solo) e la passione di Moreno Ercolani del Birrifico L’Olmaia. Non era facile servire 70 persone in contemporanea con 14 formaggi, 7 birre e 5 portate ma con l’impegno di tutti è stata davvero una bella festa. (altro…)
Abbinamenti esotici: una Barbera con lo shabu shabu, perchè no? In edicola su Business People scoprite il resto…
Sempre più italiani si concedono serate un po’ fuori dagli schemi e non solo al ristorante. I ristoranti cinesi sono ormai forse una moda passata ma in compenso ovunque spuntano cucine giapponesi, coreane, thailandesi e mediorientali e persino africane. Anche se spesso addomesticati, una varietà di gusti e sapori lontani dai nostri, così come distanti sono gli abbinamenti che si possono ipotizzare…ma non è detto che si rivelino male, anzi! (altro…)
Riso con il Lampredotto
Piano piano cominciamo a svelare (in realtà sono quasi tutte ricette tradizionalissime) le ricette con le frattaglie che abbiamo utilizzato nella cena con Leonardo Romanelli di venerdì scorso. Cominciamo dalla frattaglia più nota e che più spesso, suo malgrado, si è guadagnata l’onore delle copertine di recente…il lampredotto! (altro…)
Sottosera Barbera dell’Oltrepò Pavese 2007 Az. Agr. Andi Fausto Montù Beccaria
Dall’etichetta in poi (per non parlare del sito web astronomico) ti rendi conto che non è un prodotto comune, anzi. Al naso ti sorprende lì per lì con questa leggera volatile che punge appena, poi lo assaggi per vedere se è tutto ok e ti arriva questa mazzata di profumi quasi da Recioto della Valpolicella, un centrato di cassis e tabacco con nota dolce che scappa quasi dal bicchiere. (altro…)
Moscadello di Montalcino Florus DOC 2008 Castello Banfi
In grande rilancio il Moscadello negli ultimi anni con varie proposte sempre più mirate. Banfi ha cambiato anche troppe volte stile al suo Florus che ricordavamo frizzante neanche 4 anni fa, erede di un grandioso progetto accantonato di colonizzazione del mondo a suon di spumanti made in Montalcino. Però l’esperienza accumulata si rivela preziosa e il Florus oggi è un Moscadello godibilissimo e fresco quanto basta a reggere senza problemi anche le frittelle tradizionali di San Giuseppe, con il riso e la borragine (altro…)
Joseph Perrier Cuvèe Royale Brut SA
Classico Champagne d’apertura ma non per questo facile o banale. Assemblaggio classico con 35% Chardonnay 35% Pinot Noir e 30% Pinot Meunier. Naso molto floreale e seducente con accenni di tiglio, robinia e frutta a polpa bianca. Bella mineralità gessosa che esce dal bicchiere con spruzzate di agrumi e note tropicali ben definite. Bocca cremosa e carezzevole, neanche troppo deciso e bel finale aranciato. (altro…)
Capriolo in umido con salsa alla Mirra: la ricetta
In un bicchiere rosso granato uscito fuori da una polverosa bottiglia di sagrantino ho trovato un profumo di giorni di festa: la mirra. Quando con Marco abbiamo deciso di organizzare una serata con i suoi Sagrantino mi sono messo a cercare un modo di fare una qualsiasi cosa alla mirra: il terzo dono dei re Magi, il più misterioso e gravoso. Mirra sta per amaro, come amara avrebbe dovuto essere la fine del Re dei Re e il suo gusto è veramente amaro e questo in cucina è un grosso problema. Ecco perché il capriolo, la cui carne è estremamente dolce. (altro…)
Torta d’agli, la ricetta
C’era un tempo in cui non c’erano molti pregiudizi verso l’aglio. (altro…)